Giulia
Sono contenta che Nicole abbia sistemato le cose con Jack, ma non riesco a non pensare al fatto che mentre un amore si crea, il mio si distrugge.
Sarà difficile vederci a Milano e sono più che sicura che Thomas si dimenticherà di me; anche se mi ha detto il contrario, non credo che sia vero.
All'Università sarà circondato da ragazze adoranti e avrà molti impegni... per quanto voglia, non posso negare che Thomas sarà il ragazzo a cui moltissime aspireranno, dato il suo aspetto a dir poco stupendo.
Non sto esagerando, ho visto tutte le ragazze che anche al lido lo guardano con gli occhi a cuoricino sospirando, e sono tante.
Probabilmente lui neanche lo sa di tutte queste ragazze, ma io le vedo, e il dubbio, per quanto minimo, c'è sempre.Sono nella mia camera a disegnare freneticamente bozzetti, sperando di calmarmi, ma non succede.
Tre tocchi decisi alla porta mi distraggono e vado direttamente ad aprire, pensando sia Nicole o Arianna... invece è Thomas.《Ehi》lo saluto con voce flebile.
《Posso entrare?》domanda gentilmente.
Lui e le sue buone maniere!
Un'altra delle tante cose che mi ha fatto innamorare di lui.
Fossi stata io sarei piombata nella stanza come un uragano.
Ho molto da imparare da Thomas.《Certo》annuisco.
Mi sembra anche strano che debbano esserci questi dubbi.
Avrei mai potuto dirgli di no?《Mi sorprende che mio padre non abbia fatto storie vedendo un ragazzo entrare in casa sua per vedere la figlia》commento cercando di sdrammatizzare.
《In realtà mi ha intercettato in corridoio e mi ha fatto svariate domande su chi sono, cosa voglio, da dove vengo... gli ho risposto che sono un tuo amico e che dovevamo studiare per gli esami che avremo ad inizio settembre》spiega con un sorriso impertinente.
《E se l'è bevuta?》domando strabuzzando gli occhi.
《Pare di sì》risponde scrollando le spalle.
《Comunque sarei venuta in spiaggia tra poco, non c'era bisogno di venire a casa》dico ridacchiando.
Mi fa sorridere il fatto che sia venuto direttamente a casa mia, mi fa sentire desiderata. È una bella sensazione.《Non riuscivo ad aspettare per vederti》si giustifica come se non mi avesse appena dato voce ad una dichiarazione per cui potrei svenire a terra di peso. Ma non lo faccio perché sono una persona di sani princìpi che non si lascia abbindolare da semplici parole... o almeno credevo di esserlo.
Faccio finta di ignorare il rossore che senza dubbio mi ha tinto le guance e cerco di tenermi ben ancorata alla realtà perché, anche se non ho assolutamente voglia di farlo, dovrò prima o poi domandargli come ha intenzione di proseguire la "storia".
Non mi piace chiamarla relazione, è troppo semplice e riduttivo. La nostra è proprio una storia, se d'amore non lo so; magari è solo una storia con dentro tante cose: odio, rabbia, amicizia, amore passione e chi più ne ha più ne metta.
Non è un semplice 'amore', forse è solo una storia, con dentro anche l'amore.《Thomas, è da un po' che volevo parlarti di una cosa》esordisco torcendomi le mani per smaltire l'ansia in qualche modo.
《Dimmi tutto》
《Tra qualche giorno dovremo ripartire, tornare a Milano, l'estate finirà e tu ti dimenticherai di me e...》
《Frena, frena, frena》mi blocca mettendo una mano avanti, per poi portarla sulle mie che si stavano torturando a vicenda.
Probabilmente l'ha fatto apposta per evitare che mi scorticassi la pelle da sola.
《Credi davvero che io possa dimenticarti? Giulia, tu hai portato il sole nella mia vita fatta di nuvole grige e pioggia.
Mi hai insegnato a cercare le stelle quando è buio e a cercare l'arcobaleno dopo il temporale.
Non potrei mai dimenticare tutto questo. Non potrei mai dimenticare te》
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Un'estate di te
RomanceEstate. La stagione che tutti gli adolescenti aspettano per un anno intero, la stagione che dona un motivo per alzarsi durante le fredde mattinate scolastiche. Tutti quanti attendono impazienti di poter andare al mare il prima possibile. Giulia Rina...