Cap. I

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Pov Russia:

Erano le 06:00 e naturalmente dovevo alzarmi per quella cazzo di scuola. I miei fratelli erano via, quindi ero da solo a casa per 2 mesi, una gioia nel mio cuore.
Mi affrettati per vestirmi e mangiare per poi andare a scuola.
Scuola. L'unica cosa che odiavo di più al mondo. Però la scuola era bella perché c'era America, non il più popolare della scuola, da quel che ho capito. Lui era l'unico con cui avevo fatto amicizia e di cui mi innamorai subito di lui. Non se li piaccio ma avrà un vario motivo se mi ha chiesto di fare amicizia.
Comunque stavo proprio passando davanti a casa sua quando lo vidi uscire fuori dalla porta: come sempre aveva i pantaloni militari con la maglia "NATO" e i suoi occhiali sui occhi: ero tanto curioso di sapere cosa aveva sotto gli occhiali. Uscì dalla porta e mi vide. Ero tutto rosso e anche lui...
Quindi avevo una possibilità

Pov America:

Stavo uscendo ora di casa, dopo una discussione con mio padre, per andare a scuola e vidi davanti proprio lui.
Come al solito indossava il suo cappello, era cupo e mi guardava con quei occhi di ghiaccio di cui li amavo troppo. Appena lo vidi arrossare, arrossì anch'io alla sua vista e quindi iniziai io con la conversazione
"Hey Rusky, cosa ti porta qui?"
"Ehm ciao Ame, volevo proprio chiederti se volevi andarea scuola con me, giusto per passeggiare insieme" era tutto rosso ed era cosiii carinoo che mi venne la voglia di baciarlo.
"Certo perché no?"

Pov Russia:

Aveva accettato. Andai con lui a scuola quando all'entrata vidi il gruppo più odioso della scuola (non erano bulli ma erano proprio dei casinisti). Cioè Mexico, Portogallo, Marocco e Mongolia.
Appena videro me e America, Mexico parlò ad America
"Ciao capitalista di merda, come va la giornata e con tuo padre?"
"Bene grazie per avermelo chiesto Mexico" ero diventato cupo e triste ed entrò subito in classe. Perché lo chiamavano così e che c'entra suo padre? Dovevo saperlo. Prima o poi naturalmente. Mi dispiaceva tanto per lui e mi stavo anche preoccupando per America.

Pov America:

Vidi Mexico e il resto del gruppo andare via dopo aver detto quelle parole divenni cupo e mi diressi in classe, nel frattempo vidi Russia che si stava preoccupando per me. Era così carino. Mi insegui chiedendomi proprio a quello che stavo pensando sulla mia vita di merda.
"Hey Ame, io mi chiedevo se volevi venire oggi a casa mia dopo la scuola, se ti va naturalmente per parlare di quello che è successo poco fa magari tu posso aiutare " me lo aveva proprio chiesto. Io nn potevo rifiutare una possibilità come questa e dunque dissi sì. Ero alle stelle. Sarei andato a casa di Russia e mi sarei finalmente trovato il momento giusto per dichiararmi.
"Ma non ci sono i tuoi fratellia casa?"
"Nah tanto loro sono via per due mesi quindi posso fare quel che mi pare"
"Allora vengo grazie Russia"









MI DISP PER AME MA ME NE FARÒ UNA RAGIONE

Non ti serve la perfezione, perché sei già perfetto così <[RUSAMEEEEE]>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora