Non ti serve la perfezione, perché sei già perfetto così <[RUSAMEEEEE]>

Cap. II

Pov Russia:

America aveva accettato di venire a casa mia e con questo avrei 1 scoperto perché Mexico li ha parlato così 2 la possibilità di dichiararmi.

<dopo scuola>

Pov Russia:

Stavo aspettando America che uscisse dalla scuola per poi andare a casa mia. Suonò la campanella e America uscì com'era entrato in classe: cupo e triste ma quando mi viee mi fece un sorriso stupendo.
"Hey Rusky"
"Hey Ame, dunque andiamo? Però tuo padre lo sa?"
"Certo che lo sa"
"Ok"

[Casa di Russia]

Pov America:

La casa di Russia era a due piani con le scale in legno, finestre grandi e luminose, pavimenti in legno e tutto bello.
"Allora io prendo della vodka, vuoi qualcosa?"
"Una coca cola grazie"
Dopo un minuto era venuto con le bevande e mi iniziò a parlare
"Ascolta Ame, io ti volevo chiedere una cosa"
"Certo dimmi"
Mi fissò per un momento arrossendo e poi continuò
"Ehm ecco io volevo sapere perché stamattina quando Mexico ha fatto quella domanda eri diventato cupo"
Non sapevo cosa rispondere: era l'unico amico che avevo e li averi potuto parlare della mia vita di merda che avevo da anni e così cominciai a parlare
"Io nella vita ho dovuto fare sempre le cose per gli altri e non a me stesso. Mi chiamano ~capitalista~ perché dopo che ho avuto la indipendenza, tutti hanno iniziato prendermi in giro perché ero il più popolare e più potente,  ma a me non piace esserlo, quindi li ognoro come se fossero niente"

Pov Russia:

Ero davvero dispiaciuto per lui che abbia avuto una vita come questa. Avevo una voglia tremenda di dirgli tutto ciò che era giusto, ma poi lui continuò
"Quindi ho iniziato ad essere come mi vedevano gli altri, per farli felici ed a essere sempre... p-p-erfetto per t-te" iniziò ad essere tutto rosso e di ciò anch'io. Morivo dalla voglia di baciarlo, non riuscivo ad restere dovevo farlo e poi era l'unica possibilità che avevo per dichiararmi. Quindi lo feci.
Iniziai ad accarezzarli i capelli e le guance e lentamente mi avvicinai sempre di più al lui per baciarlo e gli dissi ciò che dovevo
"Non ti serve la perfezione perché sei già perfetto così"
E lo baciai.
Eravamo rimasti a guardarci negli occhi, io non riuscivo a vederli perché aveva gli occhiali da sole addosso e così se li tolse: Erano stupendi.