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Mi diressi nella mia stanza per poi soffermarmi davanti all'enorme specchio che era davanti al mio letto.

mi guardai attentamente.

ero alta, magra, i miei capelli neri erano rimasti mentre, i miei occhi azzurri erano stati sostituiti da un buco nero da cui fuori usciva sangue nero.

presi una cornice con una mia foto.

non mi accorgevo di quant'ero bella prima di togliermi la vita con quella calibro 38.

ero come adesso, solo con gli occhi azzurri celeste, molte meno cicatrici, e senza il buco alla tempia.

mi scostai i capelli e mi guardai la parte della testa bucata.

rimisi a posto la foto e mi sedetti sulle scale.

prima di morire ero bella, avevo molti amici, una famiglia che mi amava, pure un fidanzato.

per il dolore che io pensavo che esistesse, mentre era tutto nella mia testa, mi sono auto punita.

ora sono questo mostro solo perché credo che Dio mi voglia insegnare che ho un'altra possibilità.

non so come, ma io so che se qualcuno mi farà ribattere il cuore, io potrò rivivere e tornare come prima.


ci vuole solo quella cosa schifosa, che fa felici due persone, che avevo...


l'amore.

a dire il vero non sò neanche più cosa sia la felicità.

ho solo un vuoto incolmabile.


"aha oe feii?" riniziai a cantare la litania.

nella lingua del Tahiti significa "perchè sei geloso?".

lo dicevo perchè volevo sapere di cosa erano gelose le vittime che uccidevo.

volevo sapere perchè l'essere umano doveva essere geloso di cose che non gli appartengono.

io ero gelosa ma non sapevo di cosa, forse dei morti.

forse dei vivi.


ero incantata davanti alla finestra, volevo uscire, ma non potevo.

tutti mi potevano vedere e toccare.


ero in un maleficio di cui non sarei mai uscita.

ci voleva solo un gesto d'amore.

un fottutissimo gesto d'amore dalla persona amata.


Love of DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora