Il resto della settimana Cristel decide di cambiare strategia e, sia che siamo al Campus sia che siamo in piazzetta o al parco la sera, non si allontana mai da Daniele ma continua a lanciarmi occhiatacce da lontano quando lo ritiene necessario.
E non capisco perché: lui lo vedo tranquillo e sorridente, segno che non gli da' noia la sua assidua presenza. Dovrebbe farle piacere no?
Potrebbe anche smetterla di tormentarmi!Mercoledì siamo tornati in piscina e ci hanno insegnato a fare i tuffi dal trampolino. È complicato: bisogna calcolare il momento giusto, piegare bene le gambe, regolare la spinta, pensare alle braccia e alla testa.
Nel pomeriggio invece sono venuti a trovarci un gruppo di writers.
Ci hanno parlato della storia del graffitismo e hanno portato dei quadri enormi per farci vedere i loro lavori e delle tele bianche con gli spray per farci provare.
Mi piace disegnare e anche se non sono brava come Ambra, me la cavo abbastanza.
Ma con gli spray non ho esperienza e decido di fare qualcosa di semplice. Direziono il mio sguardo su Lya e Manu e allora spruzzo tutta la tela di rosa shockking e con il giallo ci disegno sopra uno smile, con gli occhi a cuore. Il cerchio della faccia non è perfetto ma il risultato finale mi piace."Bello piccola Ginny. Sei innamorata?" chiede Giulio che è dietro di me
"Si!" rispondo, lieta di essere riuscita a comunicare quello che volevo.
Li amo, decisamente!Un colpo e un imprecazione a voce bassa mi fanno sussultare. Mi volto. Daniele, dietro di me anche lui, ha fatto cadere la bomboletta sul suo stesso piede.
Giulio se la ride "E immagino che quella L è quella M in piccolo nei cuori stiano per Lya e Manu, giusto?" aggiunge
"Ovvio" confermo
"Tutto bene, amico?" chiede Giulio a Daniele, che conferma di si e ridono come due cretini, non so per cosa.Marco, il ragazzo super carino che fa parte di quella banda di writers, mi fa i complimenti e si ferma a chiacchierare con me, provandoci sfacciatamente.
Sto al gioco volentieri e ci scambiamo il 'segui' su instagram.
Ha vent'anni e frequenta l'accademia delle belle arti.
Capelli lunghi che sfiorano appena le spalle, profondi occhi neri e un sorriso accattivante lo caratterizzano."Ti piacciono gli artisti, piccola Ginny? " mi chiede Daniele appena Marco si allontana.
"Si, può darsi" ribatto.
"Non fidarti di quelli, piccola Ginny, sono sempre strafatti e non sono seri" dice Giulio"La smetterete mai di aggiungere 'piccola' prima del mio nome?" dico.
Dai tempi dell'asilo che mi chiamano così tutti e due.
"Mai!" dicono loro all'unisono e scoppiano a ridere.*
Giovedì al centro sportivo, ci siamo divisi nei vari sport.
Ho scelto pallavolo; Lya corsa (è bravissima a correre, io invece lo detesto), Manuel ha scelto il basket insieme a Giulio e Daniele, che stranamente non hanno optato per il calcio.Nel pomeriggio, laboratorio di Coding e robotica creativa con i lego.
È stata una figata super divertente che occuperà anche i due pomeriggi successivi.
Daniele in particolare, ha trovato la cosa molto interessante e l'ho beccato a chiedere informazioni a Carlo, il responsabile del corso."Ti sei davvero appassionato" ho detto, guardandolo leggere attentamente un opuscolo che Carlo gli ha passato
"Si! Mi piacerebbe saperne di più" dice con gli occhi che brillano "Lo trovi stupido?"ha chiesto poi
"Affatto! Penso che sia forte" gli sorrido."Hei, venite a vedere la partita stasera? Anche se non gioca Giulio?" mi chiede, fermandomi per un braccio.
Giulio si è storto la caviglia giocando a basket e deve stare a riposo per un pò.
"Penso di si"
"Bene" sorride.*
Mi preparo per la serata canticchiando. Scelgo una minigonna e un top e lego i capelli in due trecce, lavorando piano come mi ha insegnato la mamma di Lya.
"Sei felice stasera" asserisce mia madre, spiando dalla porta di camera mia
"Si"
"È successo qualcosa di bello?" chiede
"Niente di particolare. Solo dei bei giorni"
"Bene! Lya, Manu e Giulio sono fuori che ti aspettano" mi informa.
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Summer Camp
Teen FictionGinny non vede l'ora che arrivi l'estate per dedicarsi al 'dolce far niente' ma i suoi genitori, in combutta con tutti quelli dei suoi amici, hanno in mente altro.