14. Me la vedo io!

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E' Lunedì e sono sveglia e carica.
Mi lavo, mi vesto, faccio colazione e via sull'autobus.
"Buongiorno a tutti!" urlo appena salita a bordo all'unisono con mio fratello.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Con noi tutti gli altri.

"Dormito bene, piccina?" mi chiede Manuel, dopo aver battuto il cinque con Ale
"Sono fresca e riposata. Vi batteremo ancora, stanne certo" dico
"Si! Così ti voglio sorella!" esulta Lya
"È tutto da vedere!"dice Manuel
"E vedrai!" rido.

Il mio spirito combattivo però non serve a molto, visto la prova che ci attende.
Andremo in campagna a sfidarci nel completamento di un labirinto.

I labirinti in questione sono ricavati in un campo di mais. C'è ne sono diversi, sparsi nell'area designata e di diverse complessità e dimensione.
Noi, divisi nei soliti gruppi maschi e femmine, entreremo nello stesso momento nei due labirinti vicini e affronteremo enigmi in stile Escape room.

"I primi che concludono il percorso saranno i vincitori. E dovrete essere tutti al completo, mi raccomando. Non lasciate compagni indietro o non vale. Dovrete fare gioco di squadra e andare d'accordo: non sarà facile visto che siete in molti" dice Federica.

"I capitani saranno dotati di trasmettitori per poter comunicare con noi all'esterno nel caso abbiate bisogno d'aiuto, di qualsiasi tipo" dice Matteo
"Io e Federica pattuglieremo il labirinto delle ragazze. Matteo e Roberto quello dei ragazzi" informa Camilla.

"Capitani, venite qui" chiama Roberto con in mano due ricevitori.
Daniele si fa subito avanti, io blocco Marika con una mano sulla spalla "Vado io, se per te va bene" dico.

Lei mi fa un sorriso e con gesto regale si inchina e mi fa passare.
Ignoro lo sguardo di Cristel e mi piazzo di fronte a Daniele, con la meno tesa. Lui la afferra e mi sorride.
Roberto ci passa i ricevitori e mi fa l'occhiolino poi ci dà il via ed entriamo nel labirinto.

Le alte e verdi piante ondeggiano piano e frusciano al vento caldo.
"Ragazze, restiamo unite e facciamo squadra. Ricordiamoci sempre cosa c'è in palio" dico, alzando la voce affinché mi sentano tutte.
Alcune incitano ed esultano, altre sono indifferenti.
Cristel mi guarda male. La ignoro.

Appena entriamo, troviamo un grande cartello che ci indica la strada da seguire

INIZIO

c'è scritto a grandi lettere verdi.

"Siamo in troppe e non tutte sono veramente interessate" dice Marika al mio fianco mentre procediamo.
"L' importante è che quelle di noi che hanno voglia di farlo si divertano" dico
"Si, giusto! Mettiamocela tutta!" incita Lya.

Camminiamo e chiacchierando e ridendo, arriviamo ad un bivio. Ci troviamo di fronte ad un personaggio, vestito con abiti tipici dell'India.
All'inizio di ciascuna delle due strade ci sono due colonne con degli strani e irriconoscibili animali sopra e dei fogli attaccati con delle indicazioni, immagino.

Salutiamo quel personaggio e quando cala il silenzio, legge ad alta voce da un foglio, che poi ci consegna per una rilettura attenta:

"CI SONO DUE ANIMALI MITICI CHE INDICANO LA STRADA. I KALIK E I KALEK. NELLA COLONNA CON LA SCULTURA DI UN KALIK TROVI SEMPRE UNA SCRITTA VERA E UNA FALSA. IN QUELLA CON UN KALEK LE SCRITTE SONO SEMPRE O ENTRAMBE VERE O ENTRAMBE FALSE"

Ci fa segno con la mano di avvicinarci alle colonne per leggere gli indizi posti su di esse.
Nella colonna del passaggio a destra, leggo sul foglio a voce alta
"ALMENO UNO È UN KALEK" e poi "DEI DUE UNO SOLO È UN KALIK"

Nella colonna a sinistra Sofia legge
"I DUE ANIMALI SONO UGUALI" e poi
"LA STRADA GIUSTA È A SINISTRA"

Rimaniamo in silenzio.
Mi avvicino a Sofia con il mio foglio e Marika si avvicina con il foglio che ha letto l'indiano.
"Resteremo qui dentro per sempre, vero?" chiede Marika

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