Capitolo 81

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Quando mi svegliai il sole era ormai già alto nel cielo, ciò stava a significare che fossero  le dieci passate; mi stiracchiai con calma per poi alzarmi e con passo lento scendere le scale trascinando i piedi nudi sul marmo producendo così un rumorino fastidioso e congelandomi i piedi.

Una volta arrivato in cucina intravidi Waliyha portarsi le mani sul viso sussurrando un flebile "e ora come glie lo diciamo?" mentre Doniya le accarezzava i capelli; tossii per attirare l'attenzione su di me per poi con la poca voglia che mi rimaneva avvicinarmi al tavolo dove si trovavano le due ragazze

-Che succede bellezze?- chiesi stropicciandomi un occhio e sedendomi

Non ricevetti risposta così lo chiesi una seconda volta ottenendo lo stesso risultato tranne per il fatto che mi passarono un piccolo foglietto stropicciato, lo aprii e accennai un sorriso riconoscendo la calligrafia ordinata ed elegante del mio Liam, decisi allora di leggerla velocemente anche se sapevo già di cosa parlasse

"Buon giorno ragazze Malik :P (si intendo anche lei Trisha), mi dispiace andarmene così senza preavviso e senza neanche avervi salutate ma ho bisogno di rimanere solo per un po', vi ho lasciato i regali di Natale sul letto di Trisha .. scusa, ti ho vista dormire sul divano così ho pensato di metterli li. Probabilmente quando leggerete questa sotto specie di lettera io sarò già andato via da un po' e voi sarete seduti tutti intorno al tavolo .. ho indovinato?

Beh non ho molto da dire, vi prometto che tornerò presto a trovarvi.

 

Liam x

p.s. chiedete a Zayn di dare un bacio ad ognuna di voi da parte mia"

Sorrisi dolcemente alle due ragazze davanti a me per poi alzarmi e baciare loro la fronte

-Starà via solo qualche giorno e poi non è mica andato in guerra no? Perché piangere?- pulii le guance alla più piccola e poi le diedi un veloce bacio a stampo facendole l'occhiolino

-Lui te lo avrebbe dato così- risposi alla sua domanda inespressa prima di ridarle il foglietto ed allontanarmi

-Io esco ragazze, dite a mamma che non torno per pranzo – esclamai uscendo con passo svelto dalla porta di casa

POV LIAM

Erano ormai due ore che stavo guidando e ciò significava solo che ero quasi arrivato.

 Cominciai a salire per una strada ripida e sterrata, parcheggiai in una rientranza nascosta tra le rocce e isolata. Quando scesi dall'auto sorrisi osservando il sole filtrare tra i rami delle piante illuminando tutto intorno mentre  un venticello fresco mi sferzava i capelli e mi faceva rabbrividire un po'.

Aprii il bagagliaio della mia auto, mi ci sedetti sopra, mi misi gli scarponi e un maglione rosso; il mio preferito, dopo di che afferrai lo zaino e le poche altre cose che mi ero portato dietro avviandomi verso uno stretto sentiero che in pochi minuti mi avrebbe portato ad una piccola radura attraversata da un ruscello.

Una piccola casetta cadente, che pendeva leggermente da un lato, apparve alla mia vista; tenendo una scatola in equilibrio su un braccio aprii la porta, entrai nella casetta e la posai sul tavolo.

Dopo aver sistemato tutto all'interno uscii per sedermi sulla sedia a dondolo mal ridotta sotto al piccolo portico ed osservai la foschia mattutina diradarsi nella valle e le cime dei monti coperte di alberi sempreverdi svettare nel cielo, quando ormai la nebbiolina era sparita e il sole era puntato dritto sui miei occhi decisi di andare a fare un piccolo giretto nel "paesino" in cima all'altura; se così si può definire un insieme di quattro o cinque case, un negozietto di alimentari e uno di attrezzature per la montagna; l'unico lato positivo di quel posto è che dalla mia posizione ci vogliono solo pochi minuti per arrivare alla fermata intermedia della funivia che porta dritta in cima alla montagna da cui il luogo verso cui sono diretto dista solo una decina di minuti.

Arrivato davanti alla funivia mi accorsi che è ferma cinque o sei metri prima della fermata e ... c'era qualcuno al suo interno così mi affrettai a raggiungere la cabina; una volta arrivatoci davanti mi misi in punta di piedi per riuscire ad arrivare alla parte superiore della porta dove si trovava il vetro in modo da poter attirare l'attenzione della persona al suo interno, appena la ragazza dai lunghi capelli neri si voltò verso di me un piccolo sorriso spontaneo mi nacque sulle labbra

-Victoria!- gridai ridendo e salutandola con una mano –Ora afferra la maniglia dello sportello e tira verso sinistra, io farò lo stesso da qui fuori e vedrai che riusciremo a tirarti fuori da li- lei annui e fece come le avevo detto.

Dopo circa un quarto dora di tentativi riuscimmo ad aprire di mezzo metro le porte così lei poté sgusciare fuori saltandomi in braccio facendo così però cadere entrambi rovinosamente a terra

Scoppiammo a ridere insieme per poi metterci a sedere e guardarci negli occhi

-Dio mio, grazie Liam, era più di un ora e mezza che me ne stavo chiusa li dentro a cercare un modo per uscire-

-Di niente- le sorrisi porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi  dopo che lo ebbi fatto io –Che stavi facendo nella funivia?- chiesi pulendomi velocemente i pantaloni

-Oh stavo andando in cima alla montagna per fare trekking-

-Beh visto che non credo tu voglia andare fino a lassù a piedi cosa ne dici di fermarti da me? Sai starò  qui per qualche giorno- le sorrisi cominciando ad avviarmi per tornare alla mia piccola baita 





Spazio autrice


People del gruppo Ziam af ecco a cosa serviva l'idea della funivia ahaha


okay .. spero davvero che questo capitolo vi piaccia <3

ho due cose da dirvi, la prima è che LA STORIA STA PER FINIRE DAN DAN DAAAAN massimo otto o nove capitoli ancora e poi più niente piango :(

la seconda è che ho pubblicato una nuova storia riguardante tutti gli 1D e si chiama "all start with us, me & them"


se ve lo state chiedendo sì, ho la fissa per i titoli lunghi



Va beh vi lascio in pace


Mi scuso per eventuali errori


Baci Baci -Val

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