Il Diario Segreto di Draco Malfoy

Primo Anno:Il Diario

29/8/1991
Caro diario,
È la prima volta che scrivo una cosa del genere e fidati che per me è molto strano. I diari mi sono sempre sembrati idiozie da femminucce o da finocchi, ma mi sono reso conto di averne davvero bisogno.
Quando ho chiesto a mio padre di comprarti ha fatto una faccia sorpresa, e sogghignando ha detto che i diari possono essere ottimi strumenti magici, potentissimi, se si sa come usarli, e non solo semplici manufatti babbani.
Siamo andati a Notturn Alley in una vecchia bottega di antiquariato magico, e appena ho posato il mio sguardo su di te ho capito subito che eri quello giusto. Il tuo aspetto mi ha convinto all'istante. Visto che non avrai mai l'opportunità di ammirarti in uno specchio, ci penso io a dirti come sei:poco voluminoso, dalle dimensioni di un libro, la copertina è verde smeraldo intarsiata d'argento, con piccoli arabeschi. Ha un aspetto molto elegante, nobile quasi, ma sinuoso allo stesso tempo, come una biscia;la superficie decorata ricorda lo splendore e la calma di uno specchio d'acqua. Un fermaglio d'argento tiene chiuse le tue pagine; dentro, la semplicità del decoro rivela ampi spazi ancora tutti da riempire. Da buon diario magico, col passare del tempo è possibile arricchirti di nuove pagine; non arriverò mai alla fine, sarò io a decidere quando avrò detto tutto. Vedi, il tuo aspetto è davvero simile al mio:sono un ragazzo altezzoso, superbo, spesso, e sul mio viso porto con orgoglio i tratti di un'antica stirpe di streghe e maghi, i Malfoy. Ma a dispetto delle apparenze, nessuno mi conosce davvero; a differenza di te, diario, che sei bianco e vuoto, io ho anni di idee, pensieri e sentimenti nel mio intimo che non ho mai potuto esprimere. Ma ho deciso che è ora di raccontarti la mia storia, le mie giornate, il vero Draco che so che nessuno potrà mai conoscere. Voglio riempire le tue bellissime pagine laminate con la mia vita vera, non quella del giovane purosangue presuntuoso e sfacciato, ma di un ragazzo come tanti altri che, per ragioni che saprai più avanti, é stato educato non ad essere se stesso, bensì quel che è giusto essere.
Draco