3. Ahoy matey!

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Chi indietro rimane,
indietro viene lasciato

Il viaggio in metro fu tutto sommato tranquillo. Non c'era tantissima gente, e la musica di Post Malone fu di grande aiuto come scaccianoia, o meglio, scacciansia.

Stare in silenzio in metro, soprattutto quando è piena, non è molto rassicurante. Perciò ascoltare la musica è un'ottima soluzione: ti rilassa e ti fa sentire felice.

Dopo 13 minuti di metro, Jones arrivò ad Akihabara. Prese l'uscita che indicava "Akihabara Electric Town Exit" e salì le scale.

Si guardò intorno per cercare Radio Kaikan e lo trovò quasi immediatamente: era un edificio enorme, doveva avere almeno sei piani.

Jones attraversò la strada e arrivò di fronte al gigantesco negozio.
Notò che c'erano già una ventina di ragazzi ad aspettare il pullman, divisi in gruppetti.

"Be', meno male. Almeno non sono l'unico sfigato che è arrivato presto" si rincuorò Jones sollevato.

Prese il telefono e guardò l'ora. 20:19. Va be', tanto mancano dieci minuti alle otto e mezza. Magari posso fare un giro veloce tra i negozi e vedere se c'è qualcosa di carino... Tanto per ammazzare il tempo.

Jones si diresse verso l'ingresso dell'edificio. "Guarda che non puoi entrare, i negozi sono tutti chiusi a quest'ora."

Il ragazzo dai capelli blu si girò verso la voce che gli aveva parlato. Era un ragazzo dalla corporatura abbastanza esile e dalla carnagione lievemente abbronzata.
Aveva i capelli verde scuro appuntiti con una ciocca che gli ricadeva sul viso e grandi occhi scuri.

"Te lo dico perché sei il quinto che ci prova, quindi non volevo che rimanessi deluso."
Jones rimase per un attimo stupito, poi sorrise grato: "Grazie."

Il ragazzo fece un sorriso gentile. "Non sei di queste parti, vero?"
Jones scosse la testa: "No, vengo da Shinjuku." "Ah ecco" annuì il ragazzo con i capelli verdi.

"Però sei riuscito a trovare l'uscita giusta" commentò poi. Sembrava piuttosto colpito. "Non tutti riescono a beccarla al primo colpo. Due ragazzi hanno preso l'uscita sbagliata e ho dovuto condurli qui."

"Veramente?" domandò Jones incuriosito.
Il ragazzo annuì: "Vieni, te li faccio conoscere."

I due camminarono verso il bordo del marciapiede, dov'erano seduti due ragazzi. Uno aveva un corpo rotondo ed era calvo, tranne per un unico ciuffo nero situato sul retro della testa, anch'essa rotonda.

L'altra, una ragazza, aveva i capelli castano scuro lunghi poco oltre le spalle, gli occhi scuri e la pelle ambrata. Jones pensò che fosse molto carina.

"Hai trovato un altro che provava a entrare?" domandò il ragazzo calvo con un sorriso divertito.
"Già" annuì quello con i capelli verdi. "Ehm, lui è Po e lei è Angelica."

"Piacere, io sono Jones" si presentò il ragazzo con i capelli blu stringendo la mano a entrambi. Quando toccò ad Angelica lui arrossì lievemente.

Da parte sua, la ragazza pensò che quel ragazzo fosse davvero carino... anche se per lei, in realtà, tutti e tre i ragazzi che aveva conosciuto finora erano carini, ognuno a modo loro.

"Tu invece come ti chiami?" domandò Jones al ragazzo con i capelli verdi. Lui arrossì: "Oh, scusa, che sciocco, non mi sono ancora presentato! Io sono Crusoe, piacere."

I due si strinsero la mano sorridendo; Jones era felice di aver conosciuto così tanti ragazzi gentili in così poco tempo, mentre Crusoe sorrideva timidamente per non aver detto subito il suo nome.

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