0 - Prologo

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Un anno dopo la guerra...

"Torneranno. Vedrai".

"Non essere ridicolo. L'ultima volta sono scappati a gambe levate, sono in minoranza. Non possono essere così pazzi da buttarsi in un'impresa del genere".

"Se tu conoscessi Potter, almeno la metà di come l'ho conosciuto io... di sicuro non penseresti cose simili".

La guerra era finita da quasi un anno, il mondo magico era ridotto ad un involucro vuoto completamente da risanare, una burocrazia da pensare da zero e un mucchio di macerie che dovevano essere smaltite. In quei luoghi erano avvenute le battaglie più furiose, ma questa volta pareva che la fortuna fosse capitata al lato oscuro. Ma una figura del tutto diversa governava quell'esercito di maghi: colui che aveva visto il suo mondo sgretolarsi davanti ai propri occhi e che aveva visto figure note cadere in basso in uno stile parecchio deplorevole.

"Dobbiamo informarlo? Potrebbe prenderla molto male".

"Io da lui non vado. Penso di aver una buona conoscenza del suo essere. Quando si arrabbia diventa peggio di una Manticora inferocita. Ma..." Augustus Rookwood sfoggiò un ghigno pericoloso, "Possiamo chiedere a qualcuno di molto più indicato di noi". Sapeva già a chi mollare il fardello della brutta notizia da portare al loro Lord Oscuro. Barty lo osservò perplesso, incerto se definire la sua idea folle o geniale; per qualche strana ragione il suo cervello gli stava suggerendo la seconda opzione, senza sapere davvero chi fosse il malcapitato. Probabilmente, a differenza del suo compare vicino, non era abbastanza aggiornato sui rapporti positivi e negativi del suo Lord, considerando che non gli veniva in mente nessun nome noto. Eppure conosceva quel giovane e pericoloso mago dalla nascita, quando aveva urlato al mondo la sua presenza per la prima volta fino al giorno in cui aveva urlato il suo supremo dominio; non aveva mai avuto segreti con quel mago, nemmeno davanti a quelli più pericolosi e sacri. Lui che si era dimostrato essere molto più portato di altri a comandare quel mondo che aveva rischiato la sparizione, sembrava coltivare solo opinioni positive per tutti i presenti che lo avevano aiutato nelle sue imprese.

Eppure, Rookwood conosceva un elemento in particolare che il loro Lord non soffriva assolutamente, salvo per certi momenti in cui si rivelava strettamente necessario: "Potremmo chiedere al suo zietto preferito, di passargli la notizia che qualcuno sta cercando di varcare le protezioni a ovest. Vedrai come salterà dalla gioia".

Quell'affermazione fece trasalire Crouch, collegando improvvisamente tutti i pezzi del puzzle. Augustus doveva essere certamente impazzito per pensare una cosa del genere, il Lord sarebbe andato su tutte le furie in pochissimi secondi e nessuno sarebbe stato in grado di fermarlo.

"Ci ucciderà tutti. Lo sai vero?"

"Lo so. Infatti, è l'esatto motivo per cui sarà Malfoy a dirgli di una possibile ripresa da parte dei nemici. Da lui si può sempre aspettare una trovata stupida per farsi affatturare da solo".

Non aveva tutti i torti: sin dal primo momento che aveva avuto, Lucius Malfoy era stato capace di farsi solo odiare, dalla custodia parentale alla guerra magica. Paradossalmente, sarebbe stato davvero molto divertente vederlo bruciare sotto gli attacchi feroci di suo nipote, che ora lo aveva sotto come uno zerbino.

"Forse però... non sarà molto propenso alle Maledizioni. La sua bella è entrata in travaglio ieri sera sul tardi".

"Ah, capisco. In breve, sarà troppo preso dalla felicità e dalla preoccupazione per la famiglia, per affatturare suo zio" commentò il Mangiamorte più anziano, passandosi una mano nella ispida barba scura. Per certi versi, però, invidiava quel ragazzo per la strada che aveva fatto: gli separavano oltre una decina d'anni e già li aveva battuti in fatto di prole, due figli e forse tutti e due maschi, avanti così sarebbe diventato nonno prima di loro. Tuttavia, quell'affermazione poteva essere smentita: Antheo da tempo aveva tirato una linea molto chiara che divideva famiglia da lavoro, il fatto che Béatrice avesse partorito non avrebbe mai influito con la sorte di Lucius Malfoy in caso di brutte notizie; quindi il vecchio mago avrebbe dovuto aspettarsi seri dolori. Inoltre c'era anche il fattore visivo: da tempo Antheo non soffriva nemmeno la vaga presenza dello zio, parlandogli sempre con crudeltà e freddezza. Una cosa che molti avrebbero reputato esagerata, ma per come aveva vissuto con lui e per quello che aveva fatto, se lo meritava tutto, quel trattamento.

L'erede Lestrange - Oscurità e repressioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora