Ore 23:45
Stre pov:Mi trovo seduto al tavolo della cucina mentre il silenzio la ambienta.
Cico è andato in missione assieme a Piadina, Alex e Giorgio, per questo sono qui, da solo ad aspettarli- O meglio ad aspettarlo.
Mi manca.
Il freddo invernale mi colpisce e per questo tremo, ma non voglio andare a mettere una felpa o un pigiama pesante. Preferisco aspettarlo.
《Strecatto.》 La voce di Paga mi porta a sobbalzare.
《Mh?-》
《Perché non sei a letto? Cico ti ci aveva messo 3 ore fa.》 Mi rimprovera.
《Non ho sonno.》
《Si che hai sonno- Dai su fai il bravo.》
Non rispondo mugolo ed incrocio le braccia al petto.
Sbuffa e mi prende in braccio.
Ma che sta facendo?! Io voglio aspettare Cico!
《Paga lasciami andare!》 Grido.
《Dai Stre- Se Cico dovesse scoprire che sei ancora sveglio si arrabbierà.》 Sussurra mentre raggiunge camera mia e di Cico.
Mi poggia sul letto e mi rimbocca le coperte.
Io non voglio dormire!
《Buonanotte Stre.》
Non rispondo mi limito a girarmi dal lato opposto e chiudere gli occhi.00:35
Stre pov:Sono tornato in cucina.
Chissà dov'è Cico, potrebbe essere in pericolo- E se fosse ferito?!
《Buon natale bimbo-》 La sua voce!
《Cico!》 Grido per poi voltarmi e corrergli incontro.
《Ciao... perché non stai dormendo, è tardi.》
《Senza di te non riesco...》
Mi prendo un attimo per scrutarlo... cazzo è pieno di sangue!
《Dove sei stato? Perché sui tuoi vestiti c'è tutto quel sangue?! Sei ferito?!》 Grido mentre cerco un'eventuale ferita.
《Non gridare-》 Sussurra per poi prendermi in braccio.
《Rispondi!》 Sbraito.
《Sai che domani ci sarà una sorpresa per te?-》 Tenta di cambiare discorso con scarsi risultati.
So che non è vero.
《Sei ferito?! Perché tutto quel sangue?!》
《Tranquillo non è mio.》
Non so se questa cosa mi tranquillizzi o spaventi.
Scoppio in un pianto improvviso, ho avuto paura che qualcuno lo avesse ferito.
《Nono- Bimbo Shh-》
《N-Non voglio che tu vada in missione! Ho paura che possano farti del male!》
《Stre, Cico è alto e muscoloso. Quando combatte è un mostro sta tranquillo che nessuno può nemmeno sfiorarlo.》 Si intromette Piadina che come gli altri ci osserva dall'inizio.
"Ne sono consapevole" È ciò che vorrei dire, ma le lacrime, assieme ai singhiozzii mi rendono impossibile parlare.
《Adesso ci sono io con te, non ti lascio più andare, te lo prometto.》Sussurra al mio orecchio.
《M-Me lo prometti davvero?-》 Dico tra un singhiozzio e l'altro.
《Ovviamente piccino...》 Dopo le sue parole mi lascio cullare dalla sua voce che continua ad andare mentre lentamente mi lascio risucchiare dal mondo dei sogni.Cico pov:
Scruto la doccia- Non ho neanche la forza di lavarmi.
È stata una serata davvero impegnativa e tra l'altro siamo dovuti andare a prendere-
Dei colpi alla porta mi strappano dal miei pensieri, sono talmente delicati che non riconoscerli sarebbe impossibile.
Apro senza esitazione e come previsto di fronte alla porta si trova Strecatto.
Che ci fa ancora sveglio?
《Strecatto- Ti ho messo a letto cinque minuti fa, torna a dormire.》 Lo rimprovero.
Non sembra ascoltarmi e al posto di fare ciò che gli ho appena ordinato, si avvicina a me e mi abbraccia.
Che ha?-
《Piccino che succede?》 Chiedo mentre mi piego sulle mie gambe.
《Mh-》 Mugola senza degnarmi di un effettiva risposta.
《Vai a dormire-》 Sussurro.
Lo stacco delicatamente da me, lo giro diretto verso la nostra stanza e con qualche colpetto delicato sul sedere lo sprono ad andare verso quella direzione.
《Voglio stare con te》 Mugola con un filo di voce.
《No, vai a ninna.》
《Ninna? Che ho tre anni?-》 Risponde arrogante.
La mia risata rompe il leggero silenzio che si è formato, è troppo stanco per parlare ma se deve precisare che è grande la stanchezza se ne va.
Evidentemente non comprende la mia risata, dato che incrocia le braccia al petto.
《Vuoi restare con me finché non vado a dormire?》 Chiedo facendolo annuire.
So quanto Stre possa essere testardo, discuterci soprattutto quando è stanco è inutile.
Entra in silenzio e si siede a terra, mentre io chiudo a chiave. Ignoro il suo sguardo che è palesemente poggiato su di me e mi spoglio per poi entrare in doccia.
Il calore dell'acqua calda mi investe, solo ora mi rendo conto che una cosa semplice come una doccia rilassante col tempo diventa sempre più bella. Mi spiego meglio: dopo essere stato in missione, aver ucciso un sacco di gente, aver corso e sparato, una semplice doccia pare il paradiso.
Il bimbo torna tra i miei pensieri- Perché non parla?-
《Piccino?》Lo chiamo, senza però ricevere una risposta.
Sbuffo e mi affaccio fuori dal boxe doccia.
Sobbalzo non'appena noto che si è addormentato, è poggiato al muro di schiena mentre le gambe sono stese sul pavimento.
È così carino.
Afferro l'accappatoio e lo inserisco con lo sguardo ancora poggiato sul bimbo.
A volte mi chiedo se effettivamente sappia di essere troppo infantile, se ne accorge quando esagera? O se ne rende conto solo quando lo rimprovero? Queste domande mi ronzano in testa da un pò,- Secondo me spesso ne è consapevole ma non sa gestirsi.- Ed è vero che lo amo... però non posso amare qualcuno che si comporta come un bambino, o almeno non adesso. Quando sarà il momento mi comporterò come vorrei davvero, ma per adesso resto solo suo fratello.
Preferisco guardare la verità in faccia, senza giri di parole, io e lui non possiamo stare insieme adesso, per ora devo trovare il modo di farlo crescere.
Senza dedicare ulteriori attenzioni ai miei pensieri mi metto il pigiama e prendo il bimbo in braccio.
Mi incammino verso la nostra camera e mi siedo sul letto.
《Mh?-》 Mugola appena.
Si sta svegliando.
《Shh- Piccino dormi non ti lascio solo.》 Sussurro dolcemente per poi mettermi sotto le coperte.
《Promettilo...》
Probabilmente è in dormiveglia, dato che i suoi occhi sono chiusi.
《Te lo prometto.》 Sussurro per poi stringerlo a me e lasciargli un bacio casto sulla fronte.