Capitolo 28

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Stre pov:

Il mondo dei sogni si allontana lentamente da me e i rumori del mondo sostituiscono la quiete in cui ero immerso.
Apro gli occhi per vedere la luce del sole ma nonostante questo il buio resta, non c'è una luce accesa, riesco ad intravedere le finestre e le persiane chiuse e la paura comincia a divorarmi. Perché sono al buio? Dov'è Cico? Perché mi ha lasciato qui da solo?
Comincio a tremare e le lacrime mi solcano il viso per poi fermarmi a riflettere.
Perché sto piangendo? Di cosa ho effettivamente paura? Non c'è nulla di cui avere effettivamente timore.
In silenzio mi alzo e mi dirigo verso la cucina, non c'è molta distanza dato che la casa in cui stiamo io è Cico è semplicemente il secondo piano della nostra villa.
Non'appena entro in cucina noto Cico ai fornelli- Lui sa cucinare?
《Buongiorno-》 Sussurro appena.
Cico si volta e con uno sguardo sorpreso mi scruta da capo a piedi.
《Ma che-》 Borbotta una parolaccia e si gira nuovamente a cucinare.
《Giorno bimbo-》 Dice con voce dolce, sembra ancora sorpreso ma non do troppo peso a questa cosa.
Mi avvicino e lo abbraccio da dietro, facendolo così sobbalzare. Probabilmente non è abituato alle mie dimostrazioni di affetto così esplicite, dato che solitamente è lui a dimostrarmi dolcezza e sono io ad assecondarlo.
《Bimbo, tutto bene?- Hai combinato qualcosa?-...》
Mi riempe di domande, a cui non rispondo mi limito ad incorniciare le braccia al petto e scrutarlo dal basso.
Comprendo di non dimostrare sempre di mia spontanea volontà dell'affetto ma il comportamento di Cico mi sembra esagerato.
《Non ho fatto niente, volevo solo abbracciarti... è un problema?-》 Rispondo con leggera arroganza.
Sembra infastidito dal mio tono di voce, con apatia si abbassa all'altezza del mio volto e mi stampa un bacio sulla fronte.
《Ovviamente no piccoletto~》 Sussurra appena con dolcezza per poi alzarsi nuovamente e mettere nel piatto quelli che suppongo essere dei pancake... se così li si possono chiamare, sono un pò bruciacchiati.
《Buongiorno ragazzi!》 La voce squillante di Alex e Giorgio ci porta a sobbalzare e per poco Cico non fa cadere un piatto.
《buongiorno-》 Sussurriamo io e Cico all'uninsuono.
Si siedono al tavolo e sorridono leggermente.
《Cico, oggi hai una missione- Andrai con Piadiana e Paga.》 Cumunica Alex dal nulla-
Un'ondata di tristezza mi investe, non ho voglia di stare da solo oggi.
《Di che tipo?》 Chiede come se stessero parlando di fare la spesa, e non come se stessero parlando di uccidere persone.
《C'è un'esca che attira il soggetto, lo prendiamo, lo torturiamo e lo lasciamo morire, semplice.》
《E perché?-》 Chiede Cico con professionalità.
《Boh- Piadina si occupa di capire a chi dobbiamo mirare, non io.》
《Lo chiederò direttamente a lui.》 Sussurra.
《Non credo sia il caso, è parecchio... suscettibile- Specialmente nei tuoi confronti.》
《E perché?-》
《Non so- Dimmelo tu...-》
Una piccola risata esce dalla bocca del capo《Ah quello! Nah- Credo gli sia passata-》 Dice con un sorriso beffardo sulle labbra.
《Cico... era il suo migliore amico.- Ed era anche il mio è già tanto se non io non sono arrabbiato con te... semplicemente ti capisco e anche io lo avrei fatto.》 Non comprendo l'affermazione di Alex... insomma, capisco che Piadina sia triste per la morte di Lyon ma che c'entra Cico?
La mia attenzione si sposta su degli urletti allegri che pian piano si avvicinano, quegli urletti provengono dalla bocca di Liam che sta correndo per le scale inseguito da Paga, che corre, e Piadina che però cammina con Olivia tra le braccia.
《Liam! Non correre sulle scale! Rischi di farti male!》 Grida Paga rimproverandolo.
Osservo Liam raggiungere il piano superiore e correre incontro a me.
Cosa vuole?-
Mi abbraccia, ha il fiatone e ride.
Piadina e Paga raggiungo finalmente il secondo piano, il primo colmato dalla più totale apatia, il secondo col fiato corto e affannato.
《Buongiorno!》 Grida Paga con allegria nonostante stia letteralmente faticando solo a raggiungere il tavolo.
《Giorno...-》 Sussurra Piadina.
L'ha presa veramente male...
《Giorno Piadì-》 Saluta Cico con un sorriso beffardo.
《Fanculo Cico-》
Non comprendo perché lo abbia mandato a fanculo, ma ormai all'interno della mia famiglia capitano talmente tante cose che avvolte non mi fa neanche strano sentire i loro bisticci, di cui non conosco ne motivo ne colpe.
《Senti Piadina, andrò al sodo. È necessario che io venga a questa missione?-》 La voce di Cico mi porta a sobbalzare... è così freddo.
《Perché me lo chiedi? È ovvio che tu debba venire- devi capire come funziona una missione.》
《Pff- Le faccio da anni, una volta posso anche non venire... la mia presenza non è necessaria stavolta.》
《Alex e Giorgio stanno a casa! Come faremo solo io e Paga! Deficente siamo pochi!》
Urla contro Cico che però non si smuove di un centimetro.
Dopo qualche minuto di totale silenzio lui si alza e sbatte un pugno sul tavolo.
《Chi è il capo?》 Chiede Cico avvicinandosi al volto di Piadina.
《Tu- Ma io sono il tuo consigliero, quindi conto pure io!》
《Mhmh- E se io ti dicessi che ho letto il vostro fottuto regolamento, che dice che a 18 anni non ho più bisogno di un consigliero.》
《Il tuo diciottesimo compleanno è tra una settimana precisa... hai ancora 17 anni, quindi non rompere le palle.》 Ribatte severamente.
《Veramente...》 Alex interrompe la conversazione movimentata. 《Cico potrebbe già essere considerato maggiorenne... insomma manca solo una settimana ormai ha praticamente 18 anni- Non serve che tu gli faccia ancora da consigliero.- È abbastanza maturo per gestire le situazioni da solo... e se non vuole venire vorrà dire che avrà i suoi motivi.》 Dice Alex, guadagnandosi uno sguardo tagliente da Piadina che in tutta risposta si alza, passa la bambina a me e se ne va. Paga lo segue tentando di farlo ragionare con scarsi risultati.
All'improvviso Piadina si ferma nel bel mezzo della stanza. Afferra Paga per i fianchi e lo lo bacia con passione... o meglio, Piadina si sta sfogando su Paga, facendolo a mala pena respirare nell'intervallo tra un bacio e un altro.
Gli sussurra qualcosa all'orecchio e Paga pare leggermente spaventato.
《Va bene- Andiamo io e Paga. Quanto tempo abbiamo prima di dover andare via?》
《Trenta minuti.》
《Perfetto~ Io e Paga abbiamo momentaneamente da fare, non veniteci a cercare. Devo sfogarmi.》Sussurra appena per poi prendere dai fianchi Paga, posarlo sulla sua spalla destra e scendere le scale.
Non credo di aver capito cosa intenda Piadina per "Devo sfogarmi" o forse l'ho compreso fin troppo bene.
《Cico... so che sono cazzi tuoi eh- Ma perché oggi vuoi stare a casa?》
《Voglio stare tutto il giorno con Stre-》
Sussurra facendomi leggermente arrossire.
Ha fatto tutto questo casino solo per stare con me?-
Sento le guance bruciare ancora di più- O merda sto arrosendo! E non poco, dato che Cico se ne accorge e allunga una mano sfiorando appena la mia guancia. Un sorriso dolce colora il suo viso, si sporge verso di me per lasciarmi un casto bacio su di essa per poi...

Continua...

Il bambino cattivo- StrecicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora