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Per fortuna Wooyoung riuscì ad addormentarsi più velocemente di San che, dopo essere stato sicuro che il ragazzo dormisse, se ne andò in camera sua.

La mattina seguente quest'ultimo si svegliò e andò in cucina trovando il ragazzo della sera prima che cucinava.

«Che stai facendo ai fornelli?» chiese ancora mezzo addormentato.

«Non riesci a vederlo da solo? Preparo la colazione visto che qualcuno si è svegliato tardi.» rispose il ragazzo continuando a dargli le spalle.

San si avvicinò alla schiena del più piccolo, bloccandolo ai lati appoggiando le mani sul ripiano vicino ai fornelli.

«Qualcuno si è svegliato col piede sbagliato mi sembra.» disse poi, la voce era più bassa del solito visto che si fosse appena svegliato, il ragazzo si immobilizzò e abbassò la testa.

«Non dire assurdità.» balbettò Wooyoung, tentando di continuare a cucinare.

«Ti ho prestato i miei vestiti e fatto dormire in casa mia, non sputare nel piatto dove mangi. Esigo almeno un minimo di cortesia.» disse il più grande facendo girare il ragazzo davanti a lui, spegnendo i fornelli per evitare che il cibo si bruci. Per la prima volta, San non arrossì a vedere gli occhi del ragazzo, anzi, accadde il contrario.

San guardava Wooyoung in modo serio, quasi come se dovesse prevalere su di lui, provava una sensazione strana, ma piacevole al tempo stesso.

«M-mi dispiace. Hai vinto.» disse il più giovane distogliendo lo sguardo.

«Mhm, cos'ho vinto?» chiese San prendendo il mento del ragazzo.

«E guardami negli occhi mentre mi parli.» Wooyoung arrossì violentemente.

«Ovviamente la colazione! Cosa sennò?» rispose quasi urlando nella prima frase e poi tornò ad usare un tono normale. San lo guardò accennando un sorriso.

«Va bene, cosa stavi cucinando?» si sporse per vedere la pentola su cui stava cucinando Wooyoung, continuando a tenerlo bloccato con le braccia ai lati, facendo sussultare quest'ultimo.

«I pancake...ma n-non so se sono venuti bene.» rispose balbettando, sentiva il respiro di San sul collo, gli riusciva difficile mantenere il completo controllo su se stesso quando il più grande era anche solo nei paraggi, adesso gli riusciva ancora meno.

«Mh... tu dici? Secondo me sono venuti.» disse poi il più grande, aveva notato il balbettio di Wooyoung e gli scappò una risatina.

«C-che hai da ridere?» chiese mentre arrossì ulteriormente, la risata gli fece arrivare un paio di ventate sul collo e non se lo aspettava. San tornò a guardarlo accennando un sorriso.

«Niente, mettiti a tavola, finisco io qua.» San si spostò, lasciando la via libera al più piccolo per andare al tavolo.

«Va bene, hyung» rispose per poi andare a sedersi.

Lo aveva davvero appena chiamato 'hyung'? non gli era mai capitato di chiamarlo in quel modo, anche perché non aveva nessun motivo per chiamarlo in alcun modo vero e proprio, solo che, da quando avevano 'ricominciato' sentiva il bisogno di mostrargli un minimo di riconoscimento in quanto più piccolo rispetto a lui.

Dopo qualche minuto in tavola arrivarono due piatti con dei pancake al di sopra, avevano un bell'aspetto.

«Ecco qui servita la colazione.» disse San sorridente, con un pizzico di fierezza in volto.

«Grazie, spero che oltre al bell'aspetto abbiano anche un buon sapore.» rispose Wooyoung, era preoccupato che fossero venuti male visto che aveva fatto tutto da solo e aveva paura che possa aver fatto casini.

«Lo scopriremo solo mangiando.» disse l'altro con ancora il sorriso in volto, solo che questa volta emanava rassicurazione per il più giovane.

Tagliarono un pezzo e lo misero in bocca, Wooyoung portò la testa all'indietro.

«SONO SQUISITI» esclamò dalla gioia e continuò a mangiarli.

«Sono venuti bene grazie a te, se non avessi fatto l'impasto correttamente, adesso sarebbero immangiabili.» disse poi il più grande, era fiero di lui, più di chiunque altro; e lo sapeva.

Your Eyes - WooSanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora