Posai la borsa su uno degli scaffali più alti e cercai di non cadere mentre stavo in punta di piedi.
Feci un piccolo salto e subito sospirai, mi girai verso la piccola finestra e guardai la strada che circondava il piccolo negozio.L'estate stava finendo e solo più poche persone andavano in giro con maglie a maniche corte e pantaloncini. Mi appoggiai al davanzale con i gomiti e quasi battei la testa contro al vetro quando sentii la voce di Lily.
-Sei già qui?-
Mi portai una mano al petto.
-Mi hai spaventata.- le dissi alzando gli occhi al cielo.
Lei ridacchiò mettendosi una anni davanti alla bocca e i suoi capelli castani le caddero davanti al viso.
-Scusami.- rise ancora -Oggi a che ora vai via?-
Le passai di fianco e uscii dal retro del negozio per andare ad aprire le serrande, lei mi seguii in silenzio e mi aiutò a sistemare gli ultimi arrivi.
-Per le 12 credo.- mormorai, piegai due volte una maglia, la mattina i miei sensi non erano mai stati tanto attivi.
-Ti viene a prendere Jake?- domandò.
Annuii, era strano il fatto che ormai non mi faceva più effetto associare Niall ad un altro nome. All'inizio era complicato, però alla fine i nostri sforzi sono stati utili.
Appena arrivati in Irlanda trovammo subito una casa, era un piccolo appartamento a Dublino.
Ricordo quanto Niall fosse felice la prima sera che entrammo nella casa nuova.
Per una volta avevamo qualcosa di nostro, ed era stata una sensazione così appagante. Sentire qualcosa di realmente tuo.
Un assaggio di questo lo aveva già avuto in passato, Niall lo avevo sempre considerato una parte di me. Un qualcosa che mi apparteneva.Pochi mesi dopo, conobbi Lily, abitava nel nostro stesso quartiere e non ci mise molto a presentarsi. Aprimmo un negozio e quello divenne il mio lavoro.
Ero così in pace, era come se tutto si fosse sistemato, come se non avessi poi torti con nessuno.Andai a girare il piccolo cartello attaccato alla porta con la scritta "APERTO" e tornai verso la cassa.
Lily mi guardò con la braccia incrociate, alzò un sopracciglio e dondolò i fianchi in avanti prima di chinarsi verso il mio stomaco.
La guardai confusa e pochi secondi dopo iniziò ad accarezzarmi la pancia.-Cosa?- chiesi confusa.
-C'è un piccolo Jake qua, eh?- rise facendo una voce grossolana.
La presi per le spalle e risi anche io.
-Non so se prenderlo come un insulto perché sono ingrassata, visto che non sono incinta.- parlai leggermente in imbarazzo.
Lily alzò la testa verso il soffitto e rise di gusto.
-Non ci state provando?- mi ricordò.
Presi la carta per gli scontrini ed iniziai a giocarci.
Ovviamente, ne avevamo parlato, e avevamo deciso che prima o poi ci sarebbe piaciuto avere una famiglia tutta nostra. A Niall piacevano così tanto i bambini.
Lo avevo notato la prima volta che Lily portò sua nipote in negozio, Niall mi passò a prendere e in pochi minuti aveva già catturato la fiducia in quella bambina.
Aveva un talento naturale, al contrario di me. Mi piacevano i bambini, solo che avevo difficoltà a non essere tesa nei loro paraggi. Avevo sempre avuto la paura che si facessero del male per una mia piccola distrazione.
Niall sarebbe stato un padre fantastico, ed io lo avevo sempre detto.-Ci stiamo solo provando.- specificai. Lily aveva sempre avuto la tendenza ad ingrossare le informazioni.
-È lo stesso.- sbuffò muovendo una mano. Ovviamente, non era lo stesso.
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Mess-Missing Moments
Подростковая литература"Quindi, grazie. Grazie che hai rimesso a posto il casino che abbiamo creato anni fa." Missing moments di Mess