Il Marmo

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Come la nube dichiara
l'orchestra sua cominciata
frangendo una goccia timida e lucente,
il messaggero del mio dolore
annunciò il suo violento requiem
con la solitaria nota
di una lagrima d'argento.

E ancora i fiumi scavano
il volto mio marmoreo,
che lei scolpì con sì tanto astio
che scanalati son rimasti
i miei occhi nivei.

Ma, come i marmi son arte
perchè pietra privata
delle sue antiche spoglie,
così siamo io e te, che sbocciando
dobbiamo lasciare indietro
la nostra posa antica e informe.

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