DID I JUST FALL IN LOVE? (HongjoongxY/N)

SPECIALE 200 VISUALS!

Ecco a voi un capitolo speciale per le 200 visualizzazioni! 

Grazie a chi ha seguito questo libro dall'inizio alla fine, e spero di poter migliorare di molto nei miei prossimi lavori. Il mio desiderio più grande è che un giorno ci sia qualcuno che dirà: " Che bello! Adesso posso andare a casa e continuare la storia!" 

Non so se succederà mai, ma io lo tengo come desiderio nel cassetto... 

Ma bando alle ciance; cominciamo! 

Erano ormai sei anni che ero nel mondo del Kpop, ed ero fiera di dire che A. ero ancora viva, e potevo aiutare i più piccoli e B. stavo ancora con Hongjoong.

 Proprio così! Perché la nostra relazione, nonostante l'iniziale turbolenza dei Sasaengs e fan ossessionati, era andata a gonfie vele, e continuava a navigare in mare aperto. 

L'unico porto che riuscivamo a vedere, per ora, era quello del "Finché morte non ci separi". 

"Ines!" Borbottai alzando gli occhi al cielo: " Sono stanca!" 

Lei sospirò, come se fosse la decima volta che glielo ripetevo... beh, forse lo era: 

"Ti ricordo che hai ancora l'appuntamento con Hongjoong..." 

DIAMINE! COME AVEVO FATTO A DIMENTICARMENE?

Mi alzai, e mi fiondai fuori dalla porta, senza neppure salutare Kiyo, che mi fissò come se fossi una pazza. Salii in dormitorio (che ora, per la cronaca, condividevo con Ines ed Eunji) e controllai l'orologio che lo staff ci aveva gentilmente appeso al muro dopo infinite ore di ritardi alle prove. 

Avevo mezz'ora...

Ce la potevo fare 

Con le abilità che avevo acquisito in quanto kpop idol mi cambiai e mi lavai i denti nello stesso momento. Fondotinta, correttore, un filo di mascara, ombretti sui toni terra... ed eccomi li, da ragazza sudata appena uscita dalle prove, a bellissima (e umilissima) fidanzata di Hongjoong...

che stava anche aspettando da dieci minuti più del previsto! 

Mi fiondai giù dalle scale, e per poco non mi slogai una gamba, beccandomi un'occhiataccia dal mio manager: " Io ho sempre detto che le relazioni non vanno bene..." borbottò prima di allontanarsi. 

Ecco; lui era un altro che non l'aveva presa proprio bene, la cosa fra me e Hoongjoong, ma non ci importava più di tanto. 

Il mio fidanzato (mi esalta sempre dirlo) mi stava aspettando in fondo alle scale con un sorriso... nervoso? Che diamine aveva fatto? Lo guardai sospettosa, e gli diedi un abbraccio, mentre lui non la voleva sapere di togliersi quella strana espressione dalla faccia. 

Che mi stesse tradendo? 

Y/N MA CHE DIAVOLO HAI DI SBAGLIATO? 

Sorrisi, e gli presi la mano:

"Dove andiamo?" 

Lui indicò con la testa la porta, senza dire niente, e uscimmo nell'aria fresca della primavera. Era la mia stagione preferita, anche perché poco lontano da dove stavamo noi, si poteva vedere un viale pieno di ciliegi in fiore... 

E fu li che Hongjoong si diresse con sicurezza, come se fosse la cosa più normale del mondo. 

E forse per lui lo era, ma io rimasi stordita da quella bellezza. 

"Ti piace?" 

Annuii, e sorrisi guardando Hongjoong: " E' stupendo... sei stupendo..."

Detto ciò gli stampai un bacio sulla guancia, e lo vidi arrossire come sempre... era dannatamente carino! Hongjoong mi fece sedere su una panchina, si guardò un po' intorno, poi prese un respiro profondo: 

"Ti va se ti faccio una foto?" 

Quella domanda mi lasciò completamente impietrita, e lo fissai con tanto d'occhi: non mi facevano già abbastanza foto nel mio lavoro? Comunque non potei resistere al suo sguardo, e mi misi leggermente in posa, voltandomi ad osservare uno dei rami di ciliegio sopra di me...

Quando riabbassai lo sguardo, per controllare se Hongjoong avesse finito, spalancai la bocca di sorpresa: 

La parte superiore della macchina fotografica (che avrei scoperto dopo essere solo terribilmente simile ad una vera) si era aperta, e dentro scintillava un piccolo, delicato, elegante... 

"Anello!" 

Urlai fuori di me, e mi fiondai ad abbracciare Hongjoong, che per poco non cadde per terra, dritto in una pozzanghera appena dietro di lui. Lo strinsi a me come un orsetto quando si fanno gli incubi da bambini, poi lo fissai con le lacrime agli occhi: " Lo adoro..." 

"Io, il posto o l'anello?" 

"Tutti e tre!" 

Lo abbracciai di nuovo, gli occhi velati da una copiosa cascata di lacrime di gioia. 

Non avevo mai pianto tanto per la felicità... 

Hongjoong era il primo uomo che mi aveva fatto piangere un fiume in piena di allegria, e promisi a me stessa che non lo avrei mai abbandonato... mai