questa storia parla di una ragazza di nome isabel, che viveva nel nord-caroline, si trasferisce con la sua famiglia a new york in una scuola molto costosa, suo padre è un imprenditore, sua madre una stilista, suo fratello invece si ritrovare a fare...
appena tornati a casa ethan si precipitò subito in camera sua
isabel nella sua mente pensò "non mi ha ancora dato una risposta, voglio sapere se va tutto bene e se è ancora innamorato di Violet, dopo la rottura non si è frequentato con nessuna ragazza, voglio sapere se sta bene."
isabel decise di bussare alla porta
ethan nel mentre si vestiva, mise la sua solita felpa nera e i suoi pantaloni grigi
ethan:" chi è? "
isabel:" sono io"
ethan: "che vuoi isabel?"
isabel: "possiamo parlare?"
ethan:"parlare di cosa? se vuoi parlare di Violet faresti prima ad andartene"
isabel:"nono non c'entra violet" in realtà si, volevo parlare di lei, già che è stato lui ad averla messo in mezzo mi fa capire che ci stava pensando... in ogni caso devo scoprire cosa prova ancora...
ethan si alza dal letto e si reca ad aprire la porta
ethan: "entra pure sorellina"
gli sorrisi, mi sentivo amata quando mi chiamava così, Ethan può sembrare la persona più scorbutica dell'universo ma in realtà è una persona stra gentile, il mio fratellone.
ethan: di cosa mi volevi parlare?
isabel si strinse le spalle "so che magari non né vuoi parlare, ma io devo saperlo, provi ancora qualcosa per Violet?"
ethan: "cavolo no"
o santo cielo.... quel "cavolo no" lo disse con un tono abbastanza arrabbiato e anche come se avesse paura di qualcosa... ma in fondo lo capisco, so come ci si sente e so cosa ha passato lui per Violet, non lo giudico affatto,ma questa reazione è stata abbastanza esagerata e sospetta. me la presi a male per la sua risposta.
isabel: "VA BENE CALMA, era una sola domanda non c'è bisogno di cacciare l'universo da quella tua boccuccia che spara cose brutte da mattina a sera"
ethan: "ma vaffanculo"
isabel: "ma cosa ti succede? addirittura mandarmi a fanculo perché ti ho chiesto di Violet? sei proprio strano"
ethan: "non rivolgermi così la parola, non sai un c@zz0, non hai mai saputo un c@zz0 del rapporto che ho avuto con violet"
questo è vero.. però non giustifica il suo comportamento nei miei confronti
isabel: "sinceramente non ti ho chiesto questo, ti ho chiesto se la ami ancora, chiaramente è così perché non fai altro che pensare a lei da stamattina"
ethan: "ma per una cristo di volta puoi farti gli affari tuoi? non mi sono mai intromesso nelle tue relazioni, ora lasciami stare"
si alzò di scatto e iniziò a frugare nervosamente nelle sue cose
isabel: "ethan io ti voglio bene, te l'ho chiesto solo per il tuo bene, l'anno scorso ero molto spaventata di come ti eri fatto condizionare dalle droghe per lei"
ethan non rispose a ciò che disse isabel, continuò a frugare tra lw sue robe fino a quando non apparse una vecchia foto sua e di violet dove si baciavano..
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e insieme a questa foto apparve anche questa fatta dalla polaroid
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ethan rimase paralizzato, non sapeva che dire e sinceramente nemmeno io.
isabel uscì dalla stanza senza dire niente, Ethan cercò di raggiungerla in camera ma isabel chiuse la porta a chiavi in tempo.
ethan: "isabel apri perfavore"
isabel: "perché dovrei? dopo la scenata che hai fatto dove mi hai anche mentito?"
ethan: "d'accordo, scusami davvero, non avevo intenzione di farlo, sono davvero confuso"
isabel: "confuso?"
ethan: "per quanto riguarda Violet intendo, io la amo ancora è vero, mi ha ferito dopo avermi tradito con ... "
non ci potevo credere, ero tra il limite del pianto e del silenzio, stavo singhiozzando dopo aver sentito quel nome... ero veramente delusa, delusa da Violet.
la mia migliore amica ha tradito mio fratello con il mio ex ragazzo, e io non ne sapevo nulla.... nemmeno ethan me l'aveva detto.
ethan senti isabel piangere, continuava a spingere per aprire la porta chiusa a chiave
isabel: "perché non me lo hai mai detto?"
ethan: "perché soffrivo già abbastanza di mio e soprattutto vederti soffrire mi avrebbe potuto portare al suicidio.."
sentire queste parole da ethan mi fece spezzare il cuore... non riuscivo nemmeno a parlare per quanto dolore stavo assumendo in soli 5 minuti di conversazione.
ethan:" ti prego aprimi la porta, so come ti senti, io sto male tutt'ora nonostante la ferita sia di tempo fa"
isabel: "per te è di tempo fa, per me si è aperta solo adesso" dissi urlando. nel mentre si sentì nostro padre tornare da lavoro.
brian: "ciao tesori, come è andata a scuola?"
brian vide ethan che stava per piangere e isabel singhiozzare, era molto confuso della situazione
brian:"cosa sta succedendo qui? ethan?"
ethan:"no papà veramente, non è il momento.." inizio pure ethan a piangere.