capitolo 7

3 0 0
                                        

quella sera non mangiai niente, avevo fatto il digiuno, non volevo uscire dalla stanza tantomeno guardare ethan

ma come ha potuto dirmelo solo adesso? io veramente non ho più parole... ho il cuore rotto come se qualcuno mi avesse accoltellato, infondo è successo, la mia amica mi ha pugnalata alle spalle..

si sentiva ethan salire per le scale

ethan: "isabel sei ancora chiusa lì dentro?"

isabel: "si e voglio rimanere qua"

ethan non disse nient'altro, se ne andò, evidentemente ha capito che non stavo nei miglior dei modi. Non mi diede nemmeno la buonanotte

-il giorno dopo-
è il primo giorno di scuola e sinceramente non voglio uscire dalla mia camera e incontrare il volto di Violet dopo tutto ciò che ho scoperto, però non posso mica assentarmi è pur sempre il mio primo giorno

aprì la porta e vidi ethan sdraiato sul pavimento con il cuscino che dormiva, che carino ha aspettato fino a tardi che io aprissi la porta..

mi spostai delicatamente in modo da non svegliarlo dirigendomi verso la cucina

joanna: "buongiorno amore"

isabel: "ciao mammaaa sei tornata da quel viaggio a parigi"

joanna: "direi finalmente"

isabel: "come mai mamma?"

joanna: "il lavoro è troppo impegnativo e viaggiare lo rende ancora più stressante per certi versi"

isabel: "capito" dissi per poi mangiare il toast con le uova

joanna: "allora..oggi è il tuo primo giorno di scuola, agitata??".

isabel: "mmh non tanto" avevo perso tutto l'intusiasmo per via di Violet

joanna: "dov'è finita la te super eccitata di incominciare?"

isabel: "oh quella me? beh è morta ieri sera" dico sarcasticamente a bassa voce ma sfortunatamente mia madre mi sentì

joanna: "come scusa?"

isabel:"oh niente mamma lascia stare"

joanna: "dai sono sicura che andrà bene, poi hai avuto la fortuna che ci siamo trasferiti insieme alla tua migliore amica e frequentate la stessa scuola, sarà divertente dai"

mi sentii improvvisamente strana, ormai non sapevo nemmeno più cosa fosse una migliore amica per me, una vera migliore amica non farebbe le cose che mi ha fatto Violet e sinceramente io non voglio nemmeno definirla tale.
ma mia madre non ne sapeva niente di tutta questa situazione e nemmeno che ai tempi stesse con ethan, feci finta di niente e annui soltanto.

si stava facendo tardi, io avevo alla prima ora italiano e dovevo ancora vestirmi per andare a scuola, fortunatamente questa scuola ci fa indossare le divise, almeno non devo uscire pazza la mattina stessa per scegliere le cose da mettermi.

finita la colazione andai in cameretta per prendere la mia divisa fin quando non vidi mio fratello attendermi all'interno della mia camera seduto sul mio "divano" a forma di coniglio peloso

ethan: "c'è ne voluto per farti uscire da questa stanza"

isabel: "quanto il tempo per nascondermi quella cosa"

non volevo essere così scorbutica con ethan, ma ero veramente arrabbiata e presto né avrei discusso anche con Violet.

ethan: "cazzo isabel non solo tu sei stata tradita lo capisci? siamo in due ad essere cornuti"

isabel: "il mio problema oltre le corna è il fatto che tu non me lo abbia detto prima, io ci stavo ancora con lui quando lui stava con la tua ragazza e tu non hai fatto nulla per me"

ethan: "hai ragione scusami ho sbagliato, ti chiedo davvero scusa"

mi faceva troppo tenerezza, in realtà anche lui ha subito molto ed è stato molto male, non voleva dirmelo per proteggermi

isabel: "sei perdonato e comunque ti ho visto sdraiato a terra che aspettavi che aprissi la porta"

ethan si fece rosso

ethan: "ehm... ok... va bene... ma lo avrei fatto solo con te perché sei mia sorella"

isabel: "stai zitto scemo" ci abbracciammo e ci iniziammo a preparare.

ero più in ansia per Violet che per il mio primo giorno, però da una parte ero anche sollevata, almeno so di chi mi posso fidare davvero.

-entrati a scuola-
ok siamo arrivati, dobbiamo cercare di non perderci magari, questa scuola è gigantesca.

isabel: "ethan tu cos'hai alla prima ora?"

ethan: "matematica, tu?"

isabel: "italiano"

ethan: "ah ok allora buonanotte"

isabel: "ah perché tu matematica? sogni d'oro caro"

ethan: "pazienza tanto non l'avrei fatta comunque"
 
ethan si girò nel mentre e vide Violet che si dirigeva verso di loro, guardò subito dopo isabel per farle capire chi stesse arrivando.

la scorsa settimana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora