"Tanti auguri Camille"

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Camille

23.59

Oggi è il 26 marzo, o meglio, tra un minuto sarà il 26 marzo, cioè il mio compleanno.

00.00

"Tanti auguri Camille" mormoro sotto le coperte.

Ho 15 anni da circa 40 secondi ma non è così emozionante come dicono. Socchiudo gli occhi e inizio a esprimere i miei desideri.

-1 vorrei avere più amici
-2 vorrei che la mia famiglia fosse sempre felice
-3 vorrei essere bella
-4 vorrei avere un ragazzo
-5 vorrei che Caleb rimanesse per sempre con me.

Caleb è il mio migliore amico, l'unica persona che mi ha capito fino in fondo dal primo istante, l'unica con cui posso confidarmi.

Teoricamente non abbiamo molte cose in comune: lui è bello, pieno di ragazze e ammirato da tutti. Io invece sono tutto il contrario, non sono bella, non riesco a fare amicizia facilmente e tanto meno riesco ad avere una conversazione normale con un ragazzo. Ma nonostante questo,insieme abbiamo superato tanti momenti difficili e so che la nostra è un'amicizia destinata a durare.

Sento il suono di un messaggio sul cellulare, sicuramente è lui, con uno dei suoi poemini dolci da compleanno.

Lo leggo mentalmente più volte, e, come tutti gli anni, una lacrimuccia mi scende sulla guancia: solitamente Caleb non è dolce, ma quando ci si impegna sa essere da diabete.

Nel messaggio elogia tutte le mie qualità inesistenti, tutti i miei pregi talmente nascosti da essere invisibili. Solo lui riesce a tirarli fuori.

Gli mando una serie di frasi un po' zuccherose per ringraziarlo e mi addormento con un sorrisino felice in volto. Devo ricordarmi di ringraziare la volta celeste per la sua esistenza.

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Mi guardo allo specchio cercando di fare mente locale di ciò che mi può stare bene, per la festa di stasera.

Odio il mio corpo.

Sono abbastanza alta e magra ma ho ancora il fisico da bambina. Ho gli occhi azzurri e la bocca grande ma sono un po sproporzionati rispetto al mio viso piccolo, è segno che devo ancora crescere.

Sbuffo per la frustrazione, dovrei essere felice di essere la festeggiata, invece mi ritrovo sempre a voler rimanere a casa invece di godermi la festa. Le attenzioni degli altri mi imbarazzano, preferisco essere lasciata in pace e stare un po' per conto mio.

Mi riscuoto dai miei pensieri e chiedo un consiglio alla mia amica,Jess.

"SOS aiutami. Cosa mi metto?"

Fisso lo schermo del cellulare per qualche minuto finché lei non comincia a scrivere e io mi rilasso. Odio affrontare le cose da sola, e questo è un problema enorme. Cosa diavolo mi metto?

"Mantieni la calma. Ti aiuto se prometti di presentarmi il tuo amico belloccio!"

Sorrido. Caleb è un ottimo motivo per qualunque ragazza che abbia gli occhi.

"Va bene,va bene. Allora mi aiuti?"

"Gonna stretta e maglietta corta e sei a posto"

Lancio uno sguardo all'armadio straboccante di vestiti di ogni genere: trovare quello che voglio qua dentro sarà un'impresa.

È passata mezz'ora e sono maledettamente in ritardo.
Sono le sette e i miei amici arriveranno tra poco.

Sono praticamente in pigiama!

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