Capitolo 4

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Ero crollata letteralmente dopo la festa di ieri sera, forse non ero abituata ma avevo dormito più del dovuto, non riuscivo nemmeno ad alzarmi stamattina, mi ero divertita alla festa, tra l'altro non ero lucida stamattina, la festa mi ha stesa..

Infatti..

Ero nella mia cameretta, bella e pronta, pettinandomi i miei lunghi capelli castani davanti allo specchio. Mi ero svegliata venti minuti fa e non vi dico lo sforzo per svegliarmi, mamma mi ha fatto andare di corsa, perché aveva paura che facevo un altra volta ritardo..

"Tesoro sistemati un po' sembri una mummia." Mia madre passa da dietro con una velocità da vampiro.

"Lo so, dammi il tempo mamma mi sono svegliata venti minuti fa." Ero nervosa quella mattina, molto.

"Ti potevi svegliare prima." Ecco, i suoi soliti rimproveri.

"Certo.. come se non lo sapessi" mamma pensa che mi sono svegliata tardi per divertimento! No non riuscivo ad alzarmi.

"Dovresti svegliarti tesoro, hai sedici anni cavolo inizia a svegliarti"

"Non ti ho chiesto un parere Mamma." Avevo fatto le dieci di sera alla festa ed ero comunque morta, non avevo nemmeno toccato l'alcool!!

"E da quando i pareri si chiedono?" Mia madre stamattina è più insopportabile delle altre.

"Tu non dai pareri, offendi..." mi sistemo per l'ultima volta i capelli allo specchio, stamattina erano lisci e perfetti.

"Non offendo. sono solo un po' sincera." Certo sincera.

"Va bene mamma, io ho fatto andiamo?" Cambio discorso, non avevo tempo per litigare con mia madre già a prima mattina, volevo solo che la giornata finisse subito.

"Andiamo!"

...

Ci avete mai pensato che noi siamo fatti per morire? Cioè noi nasciamo per poi volare in cielo, pesarci fa un po' paura ma questa è la vita.
Si ho veramente pensato questo mentre prendevo i libri nell'armadietto, avevo matematica e la mia sanità mentale non era delle migliori, quindi pensavo che era meglio non pensarci ed andarmene da quel posto, magari andandomene da scuola.

Tutto andava per il verso giusto quando Un nuovo tonfo famigliare mi da attenzione alla mia sinistra. Non potevo non immaginarmelo, era successo così velocemente, Una scena stupenda, Alexander Wilson sbattuto su per l'armadietto, e come da stupirsi c'era Thomas faccia a faccia con lui.

"Devi chiudere quella cazzo di bocca stupido coglione." Thomas gli stava urlando, più incavolato che mai.

"Ma buongiorno eh." Sussurro sperando che non mi sentissero, Erano le sette meno un quarto di mattina e già mi ero trovata due mongoloidi che si stavano per ammazzare.

Alexander gli da un enorme spinta per liberarsi da lui, non erano molto amici quei due..

"Non mi devi toccare, o ti giuro su dio che non la passerai liscia." Una minaccia vera e propria, Thomas sembrava di aver ascoltato alla minaccia di Wilson. se ne va via da quel corridoio sparendo in un attimo.

Scusate? Ma il ragazzo biondo non era quello che aveva le palle di infastidire Wilson? E ora che fa abbassa la testa?

"Coglione" sussurra il ragazzo continuando a guardare il suo "amico" andarsene. I suoi occhi non sapevano dove puntare finché non trovò la vittima giusta me.

Oh no ti prego, mi ha vista. Mi viene un colpo al cuore quando il Bad boy di turno si avvicina a me tranquillamente. Ed era così tranquillo dopo una litigata

His heart is coldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora