2 capitolo

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La lezione finì troppo presto.. Mattia fu il primo ad andarsene. Io aspettai Margotte per tornare a casa.

''Ei com'è?'' Margotte iniziò a parlare interrompendomi dai miei pensieri su Mattia e sul suo tatuaggio in greco.

''Com'è cosa?'' feci finta di non capire '' Bella.. il tuo compagno di banco ''

Cosa dovevo dirle? Non so nulla di lui è così silenzioso l'unica cosa che mi intriga è il suo tatuaggio

''Nulla.. '' Dissi con poca convinzione ma per strana ragione Margotte mi credette. Arrivai a casa e sopra il frigo trovai un foglietto ho fatto la spesa trovi tutto in frigo, questa sera farò tardi non aspettarmi un bacio papà. Guardai il biglietto e non riuscii a trattenermi dal piangere, odio piangere ma per la prima volta non seppi resistere, dopo quattro mesi realizzai che i miei genitori si erano lasciati e mia madre aveva preferito il suo amante a me, sua figlia. Mi ricomposi e andai a studiare i pochi compiti che ci avevano assegnato. Verso le sei decisi di uscire e andai al parco vicino casa mia. Sulla strada di ritorno vidi Mattia era seduto su una panchina intento a leggere un libro il mio istinto mi suggerì di andare là e salutarlo ma decisi di non farlo. Tornai a casa era già ora di cena ma preferii vedere un film e andare a letto senza cena. Mi svegliai spaventa guardai l'ora erano solo le 06:45 ma decisi di alzarmi prepararmi e incamminarmi verso scuola. Arrivata a destinazione che erano le 07:45 mi sedetti sulla panchina e iniziai a leggere il libro che da poco avevo comprato una storia di avventura. Dopo molti minuti arrivò Margotte e si sedette vicino a me senza dire nulla. Era strano vedere Margotte che rimaneva senza parole ma capì che era meglio così. Andammo in classe Mattia era già al suo posto, aveva lo sguardo basso, probabilmente stava leggendo. Quando alzò lo sguardo mi vide e mi sorrise, il suo sorriso era così bello lui era bello e il maglione grigio metteva in risalto i suoi occhi. ''Bella, ciao'' Bella detto da lui è così magnifico.

'' Ciao'' mi limitai a dire perché dovevo riprendermi dal suo sorriso. ''Oggi saluti brava'' Che cosa? che vuol dire? quando mai non l'ho fatto?

'' Come?'' chiesi con voce troppo acuta per i miei gusti. ''Bella non fare la finta tonta.. ieri al parco non cedo che tu non mi abbia visto'' OH cavolo ieri mi ha visto! e adesso che gli dico? ''Scusa ti ho visto che leggi non volevo disturbarti'' dico abbassando lo sguardo l'unica cosa che riuscivo a fare in sua presenza. ''Bella non avresti disturbato'' Ok dopo questa affermazione preferii andarmi a sedere. Non capisco in 17 anni non mi sono mai comportata come una scema in presenza di un ragazzo. Suonò la campanella e lui come ogni volta fu il primo ad andare a casa. Feci la strada con Tommy e Margotte parlammo delle vacanze di primavera e dove le volevamo passare. Arrivati alla mia porta ci salutammo. Andai in cucina e notai lo stesso biglietto del giorno prima. Mi preparai un'insalata e per cena la stessa cosa. Andai a dormire presto dopo aver visto il telegiornale. Non capii perché ma avevo sonno nonostante fosse presto. Passò una settimana e io mi sentivo sola in quella casa che fino a pochi mesi prima mi sembrava così piccola. I giorni chiamavo Margotte per uscire il pomeriggio o mangiare insieme visto che mio padre non tornava mai a casa per pranzo ma lei era sempre impegnata con il suo fidanzato. Mia madre non si fece più sentire. La mia giornata era semplice e noiosa: scuola- casa- letto. A volte preparavo la cena per mio padre ma la mattina successiva la ritrovavo nella pattumiera per questo smisi di preparagliela. Passò un mese da quando ''abitavo da sola'' così mi sembrava. Un giorno mi svegliai ed era tardi mi preparai per andare a scuola. Arrivai in classe con il fiato corto, mi sedetti e vidi Mattia che mi guardò male ma feci finta di nulla. A metà dell'ora Mattia mi si avvicinò e iniziò a parlarmi all'orecchio. ''Cazzo stai facendo'' OH Mattia quando non mette i soggetti è così pesante! cosa sto facendo ora?

''Cosa?!'' chiedo quasi alterata dalle sue frasi mai complete! ha 18 anni non sa formulare una frse di senso compiuto!

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