capitolo 3

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'' Isabella sono giorni che ti sto osservando sei dimagrita'' Davvero?

''Bhè forse perché non so cucinare ma anche se non fosse così NON SONO AFFARI TUOI''

''SI se inizi a fare la stupida?'' IO stupida senti chi parla!! ma mi limitai a guardarlo male! Finita la lezione stranamente Mattia non fu il primo a uscire bensì io visto che Margotte non venne a scuola. Dopo che arrivai a casa iniziai a preparami per vedere il film che guardavo ogni volta alla stessa ora le repliche di Grey's Anatomy. Prima però presi il cellulare e notai che c'era un messaggio in segreteria da parte di mia madre. Da quando se n'era andata ci sentivamo solo due volte alla settimana e tramite messaggi, mentre ascoltai il messaggio iniziai preparare il panino per pranzo. Mi cadde il piatto dalle mani quando sentii l'unica frase che speravo di non sentire da mia madre almeno non ora. Rimasi immobilizzata e mi accasciai a terra dopo quello che avevo sentito sono incinta e fra un mese nasce il tuo futuro fratellino non sei felice non sarai figlia unica!. Iniziai a piangere sul panino e sui cocci del piatto. Volevo un fratellino ma dai miei genitori non dal suo amante! Dopo alcuni minuti sentii suonare alla porta cercai di asciugarmi le lacrime per accogliere ''l'ospite'' Mentre mi incamminavo verso la porta speravo fosse mio padre . Quando aprii la porta vidi che sulla soglia della porta c'era Mattia che aveva in mano la mia sciarpa. Cercai di non piangere ma non ci riuscì. Mi buttai istintivamente nelle sue bracci e ricominciai a piangere. Mi sentivo così sicura tra le sue braccia più piangevo più mi stringeva forte nel suo abbraccio. Riuscii a sentire il suo profumo così buono. Quando finalmente mi calmai cercai di sciogliermi dal nostro abbraccio ma non ci riuscì.

''Bella stai bene?'' mi chiese con estrema dolcezza. Avevo paura di ricominciare a piangere perciò mi limitai ad annuire contro il suo petto. Mi lasciò e mi guardò dritta negli occhi. Odio piangere e il pensiero di averlo fatto davanti a lui mi imbarazzava ancora di più.

''Perché sei qui?'' Dissi asciugandomi le guance umide sperando che se andasse presto perché ero davvero troppo imbarazzata . ''Per questa'' alzò il braccio e mi mostrò la sciarpa che nella fretta di andarmene l'avevo lasciata a scuola. ''ok grazie'' Presi la sciarpa e cercai di rientrare in casa. Mattia mi prese per il braccio e mi impedì di andarmene. ''Perché piangevi?''

Ora cosa gli dico? La verità'? NO! '' Cose stupide'' dissi abbassando lo sguardo.

'' Io non credo'' Mentre pronunciò le parole mi prese il mento così che potessi guardo in faccia ''Hai dei bellissimi occhi non abbassarli quando parli'' Fece una piccola pausa per poi riprendere a parlare.. '' mi dici perché piangevi?''

'' I miei genitori si sono separati da quattro mesi e mia madre ha preferito l'amante , ha tagliato ogni rapporto con me fino ad oggi quando mi ha detto che fra un mese avrò un fratellino'' Mentre parlai le lacrime iniziarono a scendere e a decorarmi il viso di tristezza. Lui guardandomi dritta negli occhi ricominciò a parlarmi

'' Sei bellissima ma così lo sei di più'' mentre disse questa frase mi asciugò le lacrime con i polpastrelli. Non sapevo cosa fare ero immobilizzata dalla sua bellezza. Dopo alcuni minuti di silenzio ritrovai le parole da dire ''Devo andare'' Ma non feci un passo verso la porta speravo in qualcosa ma non sapevo cosa. ''Hai già mangiato?'' Non risposi e la mia espressione bastò a Mattia per capire la risposta. ''Come pensavo. Andiamo'' Mentre parlò mi prese il braccio, ed entrammo in casa.

Ok Bella stai calma! Mi ripetevo quella frase da quando era entrato in casa. Ci dirigemmo in cucina Mattia rimase alcuni secondi nel guardare il bigliettino sopra il frigo scritto da mio padre. Poco dopo prese la pasta e i pomodori. ''Chi l'avrebbe mai detto che sapessi cucinare?'' dissi con una sottile ironia Mattia piegò la testa verso la mia direzione ''Al contrario tuo Bella io mi cucino se no sarei già morto di fame'' Finito il pranzo iniziammo i compiti insieme. Verso le sei Mattia si alzò di scatto

'' Scusa Bella ma devo andare a compare la pizza per sta sera''

''Credevo fossi più salutista'' dissi sempre con ironia

'' Ho pur sempre 18 anni e ho voglia di pizza '' disse con un tono finto offeso

''Se i tuoi non stanno a casa puoi sempre fermarti qua'' Mentre lo dicevo una speranza si accese sperando con tute le mie forze in una risposta positiva







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