𝐓𝐡𝐞 𝐭𝐫𝐮𝐭𝐡 𝐨𝐟 𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐬𝐢𝐛𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐚𝐫

𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟒: 𝐀𝐫𝐢

"Date parole al vostro dolore, altrimenti il vostro cuore si spezza." 

William Shakespeare

Si era fatta notte ed ero appena tornata a casa. I miei genitori come al solito, stavano litigando perché non facevo i compiti. Per quanto mi sforzassi a studiare, facevo molta fatica, non solo perché i lavori erano difficili ma anche per il semplice fatto che loro non mi hanno mai aiutata a farli. Ogni volta che chiedevo aiuto, venivano e mi sgridavano. Soprattutto lui.. il mio papà.

" Se non fai i compiti, non troverai mai un lavoro che ti soddisferà e nessuno ti vorrà perché nessuno vorrebbe una come te." disse con tale arroganza da farmi stare male.

Stavo seduta a tavola mentre continuava a prendermi a parole.

Cosa avevo fatto per meritarmi questo..? dopo tutto avevo solo undici anni..

corsi in camera e iniziai a piangere.

le voci nella mia testa erano così forti da voler stringere le mani fino a farmele sanguinare.

volevo farle tacere. Volevo sentirmi libera da tutto questo. 

Liberatemi..

Improvvisamente mio padre entrò in camera sbattendo la porta.

"Come ti sei permessa alzarti da tavola senza dirmi niente?! Se continui così, ti alzo le mani"

ero in piedi vicino alla finestra a fissare il vuoto.

" Rispondimi " disse alzando la voce.

" Non volevo sentire le tue solite cazzate. Sei sempre stato così arrogante e severo con me. Non mi hai mai aiutata a fare un cazzo. Ho sempre fatto da sola. Mi distruggi ogni volta che faccio qualcosa di gentile per te! " dissi urlando.

mi prese per la maglia e mi alzò le mani.

Caddi a terra addolorata da quello che mi faceva quasi quotidianamente.

" questo è farti del male. Le mie parole servono a darti da esempio. Se dici che fai sempre da sola allora vai fuori casa. Ora. "

Ero immobile a terra mentre piangevo in silenzio.

"Non sei niente. Solo una delusione della famiglia. " disse guardandomi negli occhi con disprezzo.

Lui se ne andò via.

Era calato il silenzio totale.