Leeknow - Straykids

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Avevo iniziato ad osservarlo per puro caso, quando la professoressa di storia coreana lo aveva chiamato all'interrogazione e lui come al solito aveva brillantemente dimostrato quanto fosse capace in ogni cosa che facesse.

Eravamo iscritti allo stesso corso del dopo scuola, un po' come economia domestica, ma ci occupavamo principalmente di cucina.
Nessuno tranne me si era accorto di quanto fosse abile nel campo ristorativo,
a partire da come si muoveva in cucina a come maneggiava la sac a poche quando doveva decorare una torta.

Troppo impegnato a lodare il buffone della classe, il professore non aveva nemmeno fatto caso alla sua bravura.
Io però l'avevo osservato parecchio e anche in maniera precisa; metteva il cuore in ogni compito che gli veniva assegnato, anche il più inutile di tutti come portare fuori la spazzatura.

Non riuscivo a scovare un difetto nella sua persona e ogni volta che ci provavo, mi stupiva in un modo diverso. Era letteralmente perfetto, aveva mille qualità: dall'intelligenza alla simpatia, riusciva a diventare amico con tutti senza sembrare troppo pieno di sé.

Eccelleva anche negli sport, infatti era stato nominato capitano della squadra di Rugby della scuola, nonostante fosse uno dei più giovani.
Le ragazze lo veneravano, soprattutto quando si avvicinava San Valentino o il suo compleanno regalandogli fiori, cioccolatini e persino accessori costosi che lui prontamente rifiutava o restituiva.
Nonostante ciò era comunque il più amato e adorato da tutte, da tutte forché me.

Lui ed io eravamo troppo diversi l'uno dall'altra.
Non sono mai stata una ragazza in cerca di attenzioni, con il bisogno di stare al centro della scena con le luci puntate addosso, a lui invece veniva tutto naturale.
Non andavo male a scuola anzi, mi impegnavo più che potevo.
Venivo qualche volta elogiata dai professori per la mia bravura in capo linguistico e artistico, i miei lavori erano sempre i migliori;
ma nessuno faceva realmente caso a me.

Durante la pausa pranzo lo osservavo da lontano, seduta con le mie amiche sotto l'albero del cortile, mentre giocava a calcio con i suoi amici.
Era diventato ormai un'abitudine per me, lo ammiravo da lontano senza che nessuno potesse vedermi; o così pensavo.
Alcune delle ragazze della mia classe infatti sapevano bene come andassero le cose, anche senza avergli confidato nulla.

" Bello Minho vero Haewon? "
Dicevano ridendo fra loro nella speranza di ricevere una qualche tipo d'attenzione da parte mia, che prontamente ignoravo.

Confidavo di trovare il momento adatto a parlargli provandole in tutti modi, nonostante ci eravamo già scambiati qualche parola, l'impresa fu piuttosto ardua.

TEMPO PRESENTE
Ci sistemammo le divise pronti a preparare nuovi piatti.
Il banco del professore era stato posto al centro dell'aula, così che tutti potessimo osservare ogni suo passaggio.
Successivamente scelse di dividerci in coppie dandoci ad ognuno un alimento da cucinare.
Mentre la mia amica preparava l'impasto, mi misi ai fornelli accorgendomi solo in seguito chi fosse a fianco a me.

"L'hai fatto a posta, non è così ?"
Mimai alla mia amica, facendola ridere mentre lavorava.

Guardai Minho con la coda dell'occhio, mentre preparava
la fonduta di formaggi.
Prese a fare avanti e indietro per la cucina, mentre svolgeva i compiti assegnatogli dal professore.

"Haewon attenta che bruci il cioccolato così" la mia amica corse verso di me spostando il pentolino della cioccolata dalla piastra a induzione, poco prima che iniziasse a bruciare.

"Ma che stavi facendo?"
Mi chiese mentre trasferiva il cioccolato in un altro recipiente.
Mi voltai verso la direzione in cui Minho stava lavando gli spinaci, ma al posto suo non c'era nessuno.

The way I love you 🫀/ K-idols oneshotOù les histoires vivent. Découvrez maintenant