11 aprile, anno 490 luna gibbosa calante
Palazzo Lux Maximus, distretto centraleDopo esserci allontanati dalla cameriera e da Marcus mi sento strano, ho tenuto fisso il mio sguardo nel suo finché Maxime non mi ha allontanato e baciato facendomi tornare alla realtà e noto come lentamente mi trascina fino ad una camera che prima d'ora non avevo mai visto.
La porta in legno scuro è contornata da dei luccicanti intarsi d'oro mentre due vasi sostengono il peso delle rose nere posizionate al loro interno.
Le pareti sono pitturate di verde salvia con alcune sfumature dorate, al centro della stanza semibuia c'è il letto con delle lenzuola nere dai ricami raffinati, c'è anche un lampadario elegante in vetro che fa risplendere i vari petali di rosa nera sparsi un po' d'ovunque per la camera.Noto come ogni dettaglio sia curato e non lasciato al caso e in questo riconosco perfettamente la puntigliosa mania di Maxime nell'essere sempre al disopra, la versione migliore di se, essere sempre al centro e sempre impeccabile.
《Che hai combinato mia regina?》le chiedo osservandola dopo averle baciato la mano mentre passeggio lentamente per la stanza.
《Cerco solo di deliziare il mio adorato re》 mi dice mentre mi bacia a stampo e mi spinge facendomi sedere 《Sta per arrivare la cena》
《Lasciate allora che mi prepari per voi.. sono tutto sudato e anche a petto nudo》dico scrutandola dal basso.
Lei mi sorride e mentre lo fa i suoi occhi mutano e un lampo di malizia li attraversano《Beh se volete potremmo anche fare il bagno insieme》
《No mia signora》dico baciandole la mano《Voi siete già perfetta così non avete bisogno di un bagno》dico per poi rialzarmi e accarezzarle una ciocca di capelli e portarmeli vicino al naso《Bergamotto.. il tuo odore è inconfondibile mi adorata, sempre così energico e pungente》
Lei subito soddisfatta mi osserva 《Sì, mio re, ricordo che vi piace》dice accarezzandomi appena piano il viso per poi scendere con un dito verso le mie labbra sentendone la setosità.
《Mi vesto e mi preparo poi torno da te》dico interrompendo quel contatto muovendo i capelli biondi non miei che ogni volta che vedo mi fanno strano.
Vado a farmi una veloce doccia per poi vestirmi e andare da lei che invece indossa solo una camicia da notte verde chiaro.
Sorrido avvicinandomi al letto su cui lei è riposta, la cena è servita ma il piatto forte mi attende impaziente a quanto pare《Così mi hai tolto tutto il divertimento dello spogliarti》dico sbottonando i polsini e anche il primo bottone del colletto della mia camicia.
《Beh te lo meriti dato che mi hai allontanato prima》dice mentre si avvicina a me e mi toglie lei la camicia con tocco veloce ma freddo facendomi rabbrividire appena 《Comunque non mi piacciono tanto i biondi sai?》
《Mi dispiace, neanche a me piacciono》dico sussurrandoglielo all'orecchio per poi tirarle appena i capelli all'indietro estendendo il suo sottile collo e provocandole un mugolio《Preferisco le bionde》
《Beh dato che siamo d'accordo perché non provi a tornare te stesso fisicamente?》 mi chiede in modo sommesso osservandomi meglio e accarezzando appena un po' i capelli allungandosi verso di me mentre io piano allento la presa.
《Non posso dovrai aspettare la mezzanotte》dico indicandole l'orologio per poi staccarmi con fare compiaciuto e andare verso il tavolo 《Ceniamo adesso》
《Aspetterò con ansia》ribatte lei menttre si avvicina e accomoda iniziando a mangiare piatti sublimi, perfino il cibo noto che ha una precisa posizione perfettamente uguale sia nel mio sia nel suo piatto, a volte penso che Max sia leggermente maniacale riguardante le apparenze ma non posso nemmeno sottovalutare il suo genio nel pensare sempre a tutto.
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Morirò Re
ParanormalCome tutte le storie anche questa inizia con "C'era una volta.." ma non fatevi ingannare dall'inizio dolce e fiabesco questa non è un semplice racconto di buoni sentimenti e gesti eroici. In queste pagine troverete parole d'odio, gesti folli e audac...