Punizioni

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Ora capirai a chi appartieni, capirai a chi devi la tua fedeltà e dovrai ripetermelo.
- Blake

🔴Avvertenze🔴

Il capitolo che segue potrebbe urtare la vostra sensibilità pertanto consiglio la lettura ad un pubblico cosciente.

Per tutto il viaggio di ritorno, Blake non mi ha rivolto parola e questo non ha fatto altro che farmi capire che una volta a casa, avrei pagato le conseguenze

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Per tutto il viaggio di ritorno, Blake non mi ha rivolto parola e questo non ha fatto altro che farmi capire che una volta a casa, avrei pagato le conseguenze.

"Cosa hai fatto con quel coglione? Eh? Dimmelo, cazzo."
Il terzo schiaffo della serata, colpisce con foza stavolta la mia guancia sinistra.

"Nulla! Te lo giuro! Non ho fatto nulla."
Lo imploro di credermi con le guance stracolme di lacrime.

"Non ti credo! Non ti credo! E sai perchè?"
Mi afferra una ciocca di capelli e mi strattona davanti al suo viso.

"Perchè sei una lurida puttanella, alla quale piace darla in giro, sei una schifosa ninfomane."
Un forte pugno colpisce il mio sopracciglio destro e un calcio violento affonda sulla bocca del mio stomaco.

Sento odore di sangue ovunque, riesco a intrvedere il liquido rosso colare dal punto che Blake ha appena colpito.

"Alzati."
Mi ordina fugacemente ed io ci provo, ci provo a rimettermi in piedi ma non ci riesco.

"Ho detto alzati."
Prego dio di darmi la forza per farlo.
Ma non appena riesco a sollevarmi sulle ginocchia, Blake mi afferra per un braccio con una forza tale da riuscire a spaccare una parete.

Mi conduce nel luogo dei miei incubi: lo scantinato.

"Muoviti! Scendi queste dannate scale."
Ubbidisco.

Disobbedirgli potrebbe solo peggiorare le cose e spero che eseguendo i suoi ordini e restando legata ad una sedia, come spesso fa quando mi punisce, basti a farlo calmare.

"Spogliati."
Aggiunge, dopo avermi scaraventata sul pavimento, una volta raggiunto l'inferno.

Alla vista di quella sedia e quella corda, il panico ricopre ogni centimetro del mio corpo.

Quello che ora mi chiede però è ciò che mi turba di più.

"B-Blake p-possiamo parlarne? Ti prego, ragiona."
Sussurro.

"Non ho da ragionare proprio su un cazzo, in questo momento, mi basta guardarti per capire che la tua anima è più sporca di una puttana sulla strada, sei peggio, sei una maledettissima porca in calore, quindi ora spogliati."
Lo faccio. Mi spoglio.  Lo accontento.

Nella speranza che mi metta su quella dannata sedia. Mi leghi e lasci in pace per tutta la notte.

Dopo aver lasciato i miei vestiti per terra, Blake si dirige verso le due finestrelle che danno sul giardino e le apre entrambe.

VELENO | UN GIOCO PROIBITO (PRESTO CARTACEO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora