"Beh, penso che possiamo stare calmi adesso, giusto?" Disse Micheal
"Oh non so-" mormorò Phil
"Sai cosa? Penso che prima dell'esorcismo dormirò da mia madre" Micheal non voleva stare un secondo di più in quella casa, erano successe fin troppe stranezze, per non definirle scene macabre e traumatizzanti a dir poco
"Ehhh...che ne diresti di- stare da me?"
Micheal accettò, in fondo, stare a casa di sua madre era quasi noioso.
Preparò in fretta una valigia, non inserendo in essa niente di troppo, qualche indumento, nulla di ché, erano solo 2 giorni alla fine.
Si recarono entrambi verso l'auto di Phil "oooh Mike non puoi immaginare quanto sarà divertente"
"Cosa intendi?"
"Beh, dobbiamo festeggiare! Stanno per liberare la tua casa da chissà quale demone dell'inferno! Io ne sarei entusiasta" disse Phil, ridendo
"Penso tu abbia ragione.."
"Oh andiamo, cosa c'é adesso?" Chiese l'amico, preoccupato
"Andiamo a prendere un gelato?" Disse Micheal sorridendo, in fondo, Phil aveva ragione, non c'era bisogno di preoccuparsi, quella vicenda stava per finire e non ci sarebbe stata occasione migliore per festeggiare, quindi Phil ricambiò il sorriso e si diressero verso la gelateria più vicina.
"Wow, qui bisogna tornarci al più presto, hanno il gelato più- Micheal?"
Micheal era come occupato intensamente a fissare il vuoto, ma non come spesso capita a tutti, era diverso, lui era DAVVERO concentrato, era come se qualcosa lo attirasse e lui ne fosse estremamente curioso, ancora mantenendo il suo cono al caramello.
"Oh andiamo! Non di nuovo! Non puoi essere stato posseduto ancora! Ma che palle-" Phil imprecò in modo molto colorito; d'istinto diede a Micheal un forte schiaffo sulla schiena, cercando di svegliarlo.
Micheal si sentiva sempre più attratto da quel punto indistinto del vuoto finché non avvertì il ceffone del suo amico che lo "svegliò".
"AHI! QUELLO HA FATTO MALE!"
"Oh beh, avresti preferito restare in quel modo?" Phil ridacchiò
"E inoltre, cosa ti era successo? Hai visto quella "cosa"?" Chiese curioso
"No, é che, ho avuto la leggera sensazione di aver visto Rose, anche se con la coda dell'occhio, pensavo fosse lei. mi manca" il tono di Michael si rattristì notevolmente.
"Probabilmente sta bene, non preoccuparti, ti ha mandato quel messaggio e poi tu sai lei quanto fosse ribelle, a quest'ora sarà probabilmente in giro a spassarsela per LA o NY, sai com'é fatta, é tua sorella"
"Cercherò di crederti, anche se non ha molto senso, perché non poteva almeno avvertire? Anche se é già scappata di casa prima, non penso che possa addirittura permettersi di vivere da sola per tutto questo tempo...per esempio come avrebbe fatto con l'affitto? O il cibo? Ha a malapena 18 anni e non ha un lavoro! Stava finendo il liceo!"
"E se fosse andata a casa di una sua amica?" Teorizzò Phil
"Non so cosa credere onestamente...cercherò di non pensarci ma tutti i volantini con il suo volto appesi ovunque..."
"Mi fanno solo pensare al peggio"I due ritornarono in macchina, c'era il silenzio più totale, sembrava assordante, Phil non ce la faceva a vedere il suo amico in quel modo.
"Vuoi che metta un pò di musica?" chiese Phil, sforzandosi di apparire allegro
"Se proprio vuoi.."
"Benissimo! Allora...se non sbaglio la tua band preferita é...non dirlo! Non dirlo! Ci arrivo da solo!"
Micheal sorrise leggermente, quasi ridacchiando
"Se non sbaglio...é...The Neighborhood! Giusto?"
"Si" Micheal si mise a ridere
"VEDI? Ti conosco perfettamente!" Disse Phil, con tono fiero e scherzoso
"Hey, visto che mi conosci così bene vorrei chiederti se t-"
Qualcosa passò difronte all'auto in corsa, Phil frenò all'improvviso, quasi causando ad entrambi un attacco di cuore"MA COSA DIAVOL-" Micheal continuò ad imprecare
"Oddio. Penso fosse un cervo" ipotizzò Phil
"In ogni caso, cosa volevi chiedermi?"
"Niente di importante...hey quando torniamo a casa ti va di cucinare dei biscotti?"
"Certo-" rispose phil un pò stranito dalla richiesta.Finalmente tornarono a casa di Phil, tutto era molto calmo, l'aria era abbastanza fredda e perciò Micheal si concesse di accendere il camino
"Di già? Non é un pò presto?" Domandò Phil
"Onestamente ho già freddo quindi-"
"Capito, non é un problema per me quindi sei libero di accendere il camino quando ti pare, allora, per i biscotti-"
"Si?"
"Come avevi intenzione di prepararli?" Domandò Phil
"Allora, che ne dici di andare con la ricetta classica della nonna? Scaglie di cioccolato?" Propose Micheal
"Si certo! Li adoro! Penso siano i miei preferiti e penso anche di avere tutti gli ingredienti quindi, mettiamoci all'opera"
"Finalmente" ridacchiò
"Beh si, dopo aver mangiato carne umana cotta e speziat-" ricordò Phil
"Oh andiamo! Perché devi parlarne?"
"Hai ragione, scusami"
I due iniziarono a preparare i biscotti, ci impegnarono circa 30 minuti solo per l'impasto perché erano molto inesperti nel cucinare e non sapevano come seguire la ricetta senza mandare in fiamme la cucina, poi li infornarono e una volta pronti...non erano il massimo.."Ma porco-" commentò Micheal
"Sono abbastanza convinto che il centro della terra sia meno caldo..e fumante..e bruciato." Continuò Phil
"Beh almeno ci abbiamo provato, Mike"
"Si, sbagliando si impara, no?"
"Cosa abbiamo imparato da questo?" Chiese Phil
"Non giocare a minecraft mentre cuoci dei biscotti?"
"Penso di si."
Era ormai sera, entrambi mangiarono qualcosa velocemente e andarono a dormire, quella giornata era stata davvero..interessante; ma il giorno bello sarebbe stato il prossimo, finalmente sarebbe arrivato l'esorcista accompagnato dalle suore e quella schifosissima presenza se ne sarebbe andata, questa era l'unica cosa che riusciva a tenere Micheal col sorriso, senza contare Phil.Era ormai la mattina seguente, Micheal si svegliò per primo, grazie ad una chiamata, di cui non controllò neanche il nome dell'altro per via della stanchezza
"Si? Pronto?" Disse con tono stanco
"Salve. Sono Padre Richard. Sono arrivato alla sua dimora per il suo...esorcismo."
Micheal spalancò gli occhi "ODD- INTENDO...ARRIVO." Micheal corse a svegliare Phil nell'altra stanza
"PHILIP SVEGLIATI DIO CA-"
"Oddio ma cosa vuoi?"
"L'ESORCISTA É ARRIVATO, MUOVITI"
I due iniziarono a vestirsi al più presto, dovevano fare in fretta quindi saltarono la colazione e si diressero verso la casa di Micheal, dove li aspettava con area arrogante l'esorcista, accompagnato da Suor Linda e Suor Claire.
I due erano finalmente davanti al portico della casa, padre Richard sembrava al quanto impaziente.
"Entrate pure" disse Micheal, allungando il braccio per indicare l'azione.
Tutti entrarono in casa, il prete guardò un pò in giro e constatò "non mi sorprenderei se ci fosse un fantasma o roba simile qui"
Regnò il silenzio per un paio di minuti
"Mi scusi, padre, ma ho una domanda da porle" chiese lentamente Phil
"Mi dica"
"Lei a che ora si alza la mattina? Sono le 7:03"
"Mi sembra inopportuno chiedere questo tipo di cose, la religione non ha orari per me, mi sveglio quando Dio me lo concede, Amen."
"Questo tizio tra poco crolla a terra a dormire, te lo dico io" sussurrò Phil a Micheal
Micheal ridacchiò leggermente, guadagnandosi un'occhiataccia da suor Linda.Passò circa un'ora, non ci fu la minima avvertenza di un'entità da parte di nessuno, finché Suor Claire non cadde a terra, fu come totalmente paralizzata, incantata da un qualche punto nel vuoto della stanza, non riusciva a staccare la vista da quell'esatto punto.
"SORELLA CLAIRE? COSA LE SUCCEDE? STA VEDENDO QUALCOSA?"
Iniziò ad urlarle il Prete
"É malvagio..." sussurrò la donna sottovoce
Suor Linda non sapeva cosa fare e iniziò a pregare.
Mike e Phil erano come pietrificati a quella vista, si sentivano impotenti, come statue che aspettavano di essere distrutte.
Padre Richard iniziò a recitare alcuni versi della bibbia con un tono solenne e deciso, i quadri della casa si capovolsero.
"Madre di Dio..." commentò il prete, continuando con il lavoroSuor Claire si riprese, finalmente e tutti decisero di dare un'occhiata al piano superiore.
Sulla rampa delle scale c'era uno specchio, come anche uno in soggiorno
"Questi specchi mi danno una brutta sensazione, padre" disse lentamente e tremolante suor Linda
Nessuno fiatò."Entrarono nella prima porta a sinistra del corridoio, il ripostiglio, e trovarono...Rosemary Larson? La donna ormai data per morta?!
"ROSE? CHE CI FAI QUI? COSA- PERCHÉ?" Micheal era totalmente confuso da tutto ciò
"Essa." sussurrò Rose
"Eh? Spiegati meglio figlia mia" disse il prete cercando di capire meglio ma Rose sembrava totalmente traumatizzata, non diceva altro che poche parole in modo enigmatico che non sembravano aver senso"Senti, Rose, almeno spiegati, so che probabilmente sei traumatizzata o altro ma per favore, ti avevamo dato tutti per morta, mamma e papà erano distrutti dalla notizia"
Rose restò in silenzio ed una singola lacrima scese dal suo occhio destro.
Phil in tutto questo non sapeva cosa dire, era semplicemente sconvolto, tutto quello non poteva essere vero, giusto? Sperava che si fosse svegliato da un momento all'altro, che tutto ciò fosse solo un brutto sogno, ma non successe, lui era ancora lì, non si stava svegliando ma faceva fatica a credere che tutto fosse reale.
"Dobbiamo portarla fuori da qui, a casa sua magari" suggerì Philip.
"Hai ragione" confermò il prete.
"Ragazzi, voi portatela a casa sua, fuori di qui, al resto possiamo badare noi."
E così fecero ma non appena uscirono dalla casa, un forte rumore e delle urla arrivarono all'orecchio dei due.
STAI LEGGENDO
Chiarire con gli specchi
Mystery / ThrillerQuesta storia inizia con Michael, un ragazzo di circa 24 anni, annoiato e angosciato da tutto, si potrebbe dire che è anche un po' paranoico. Il racconto prende luogo in una piccola città inglese. Il tutto inizia con il protagonista che dà una svolt...