Micheal le fece cenno di seguirlo, così, Phil, Micheal ed Elvira si recarono ancora una volta in quell'ufficio ormai rovinato dal tempo...e soprattutto dalla muffa.
"Oddio, quei libri- ce ne sono altri così?" Chiese la ragazza
"Si, ne ho trovati altri in un magazzino, dall'altra parte" rispose Phil
"Fantastico.."
"Okay! Ecco i moduli, documenti, elenchi, liste...qualsiasi cosa io abbia trovato..ecco tutto." Disse quasi fiero Micheal
"Ohhh! allora! Questo alfabeto..hmm penso di conoscerlo, devo spremermi un pò le meningi ma penso di ricordarlo..ci sono!
É un'alfabeto originario del nord della Francia, usato per scrivere messaggi in codice, e dopo che alcuni francesi arrivarono in America nel 1750, si iniziò a diffondere anche qui..é uno dei meno usati ma anche uno dei più difficili da decifrare perché anche l'ordine delle lettere viene criptato e molte lettere sono simili tra di loro""Hai un'elenco sulle lettere precise e alla loro corrispondenza?" Chiese il castano
"Si..penso di averlo a casa mia, devo solo cercarlo, volete venirci? Posso offrirvi un caffè e in questo posto si gela"
"Certo! Sarebbe interessante...hai altra roba riguardante le sette?" Chiese Micheal
"Sai già la risposta."
"Comunque, vorrei dire che quel cadavere appeso lì sopra l'altare rende il tutto molto..interessante, penso che sia stato comune fare dei sacrifici qui." Continuò lei
"Okay..meglio parlarne dopo...sto iniziando ad avere paura" disse Phil
"Fifone" lo insultò lei
Phil mise il broncio per un pò in modo scherzoso e salirono le scale."UGH FINALMENTE!" Esultò Micheal dopo tutte quelle scale quasi senza fine
"Okay..quindi dove vivi? Devo prendere l'auto oppure-" la ragazza interruppe Phil e le disse l'indirizzo preciso
"É tipo a 2 passi da qui, non preoccupatevi, e poi, camminare fa bene."
"Mi ricordi la mia vecchia prof di educazione fisica" commentò Phil ridendo;
"La tua prof era una delle persone più sexy al mondo?" Disse lei
"Non da quanto ricordi"
"Allora non mi assomiglia."
I due si fecero il dito medio e, insieme a Micheal si incamminarono verso la casa della ragazza.Dopo circa 10 minuti di cammino si ritrovarono d'innanzi al negozio di un fioraio, costituito di mattoni molto ampi, sul grigiastro, e come secondo piano, una casa, con dei balconcini con delle ringhiere nere che facevano sembrare il tutto molto carino e minimalista.
"Tu vivi qui?" Chiese Mike
"Non sono come voi snob che ho una casa tutta mia quindi sono in affitto per adesso" disse ridendo
"Non stavo parlando dell'affitto, é che sembra stranamente normale per essere casa tua."
"Lo penso anche io ma che posso farci? Un giorno avrò una villa gotica, ve lo garantisco."I 3 entrarono nella casa attraverso delle scale poste al di fuori dell'edificio.
La casa era abbastanza ordinata, con qualche libro o cianfrusaglia sparsa in giro, con alcune lucine appese ai muri bianchi a mo' di decorazione.
L'arredamento era moderno e quasi nessun angolo della casa sembrava vuoto, tutto sembrava essere al proprio posto, organizzato in modo perfetto."Sedetevi qui, io vado a prendere l'elenco con le lettere" disse lei indicando le sedie al tavolo della cucina; i due si sedettero, aspettando che Elvira tornasse.
"É un bel posto, non pensi?" Disse Mike
"Mai quanto i tuoi occhi" disse Phil quasi ridendo, con un ampio sorriso
"Ancora così spudorato? Davvero? E in casa d'altri?" Disse l'altro fingendosi quasi offeso.
"Ohh andiamo! Mi piace vedere come reagisci quando ti dico roba così!"
"Lo fai da tipo 8 anni, non te ne sei stufato?"
"No e non succederà mai, di questo ne sono più che sicuro"
"Okay piccioncini, sono tornata" disse la ragazza, con in mano un foglio, una penna e un quaderno.
"Piccioncini?" Chiese Mike
"Vi ho sentiti, state tranquilli" disse facendo l'occhiolino
"Phil, dopo devo scriverti qualche metodo di rimorchio perché i tuoi chiaramente non funzionano se dopo 8 anni non hai ancora concluso niente."
Phil arrossì, coprendosi metà volto con le mani dall'imbarazzo.
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Chiarire con gli specchi
Misterio / SuspensoQuesta storia inizia con Michael, un ragazzo di circa 24 anni, annoiato e angosciato da tutto, si potrebbe dire che è anche un po' paranoico. Il racconto prende luogo in una piccola città inglese. Il tutto inizia con il protagonista che dà una svolt...