Erano ormai passati 3 mesi dalla vicenda, Micheal si era ormai "abituato" a vivere nella nuova casa e Phil anch'egli si era ripreso, aveva superato quel momento e si sentiva meglio.
Erano le 16:30 di una qualunque giornata d'autunno, cominciava a far freddo e Halloween stava arrivando.
era il 26 ottobre, si vedevano ovunque dei bambini emozionati di sfoggiare il loro costume con i loro amici o semplicemente racimolare più caramelle possibili; gli abitanti della città avevano già iniziato ad adornare le proprie abitazioni con zucche intagliate e varie decorazioni a tema, sembrava tutto perfetto. Le foglie cadevano a terra colorando le strade di colori che andavano dal rossastro al giallo spento; dei corvi volavano in giro e si appoggiavano sui comignoli delle case, sembrava un paesaggio colto da un film, l'atmosfera era davvero calma; Micheal era appena tornato dal lavoro, e per via della leggera brezza decise di preparare un té, si sedette sulla poltrona arancionastra posta accanto alla finestra e iniziò a sorseggiare la calda bevanda, ovviamente con la presenza di Phil che gli faceva compagnia "Hey! Penso di avere un piano per questo Halloween!" Disse Phil
"Ah si?"
"Si! Allora, tieniti forte perché é il miglior piano di sempre.."
"Hm-m"
"Allora, E SE- comprassimo tipo TROPPE caramelle e dolciumi, e li mangiassimo finché non ci viene il diabete mentre guardiamo un film horror?"
"Oh beh, penso di approvare sai?" Ridacchiò Michael.
tutto sembrava perfetto, ma d'improvviso ricevette una telefonata, infastidito dal momento rovinato rispose; era suo padre, "Hey, Mike, potresti per favore venire a casa? Dobbiamo comunicarti una brutta notizia" disse l'uomo, così Micheal senza esitare si recò verso la sua casa d'infanzia, preoccupato da cosa potesse essere avvenuto di tanto preoccupante.
Una volta fuori la porta della sua vecchia casa, bussò. Fu sua madre ad aprirgli la porta,ormai non vedeva da tempo quella casa, e anche solo il corridoio d'ingresso gli faceva salire alla mente un'incredibile quantità di ricordi. La donna lo condusse lentamente a sedersi al tavolo, dove erano già accomodati sua sorella Rosemary e suo padre; egli si sedette e la madre fece lo stesso "sentite ragazzi" iniziò a dire la signora, "ricordate la vostra pro-zia Thea?" Continuò, "beh, ecco, lei é deceduta 2 ore fa a causa di un arresto cardiaco" disse con tono dispiaciuto la madre, Micheal pensò subito " ma chi la conosceva a questa? Tutta questa preoccupazione per una donna che non ho mai visto nella mia vita?" Ma si dispiaceva perché lei significava molto per sua madre, era una delle sue zie preferite, anche se Micheal non gli diede molto peso.
E così, dopo aver dato le condoglianze a sua madre, stava tornando a casa, salì in macchina, e si perse nei suoi pensieri, ma mentre era alla guida, da un vicolo della città vide la stessa figura con cui strinse un patto, e subito gli tornarono in mente i 3 mesi scorsi, Micheal fu letteralmente sommerso dalle domande, "perché proprio adesso?" "Perché proprio io?" "Perché dopo così tanto tempo?" farsi domande non serviva a nulla, ma,offuscato dalle infinite domande senza risposta che si poneva nella sua testa, egli fece una brutta sterzata con l'auto, che lo portò a schiantarsi contro un muretto del parco principale della città. Il ragazzo si sveglio in una stanza dalle pareti ricoperte da una carta da parati con motivo a fiori, era di uno strano giallognolo chiaro, quasi tendente all'arancione, L'unica fonte di illuminazione artificiale che c'era nella camera era una lampadina quasi fulminata. Micheal non sapeva dove si trovasse e tantomeno cosa fare, notò che nella stanza c'era una piccola finestra con una sedia molto semplice accanto e, due specchi, uno sulla parete sinistra, e l'altro sulla destra, così si sedette lì e fissò il "panorama" se così si poteva chiamare; non c'erano nuvole, e non si riusciva a vedere il terreno sottostante, improvvisamente Micheal scoppiò in lacrime pensando di essere morto e di essere entrato in un "limbo" ,una sorta di corridoio tra l'inferno e il paradiso ma non'appena stava iniziando ad accettare la sua sorte si svegliò.
era il 28 ottobre ed era mezzanotte in punto, era in piedi davanti alla finestra di casa sua, non sapeva cosa stava succedendo, restò così per circa 3 o 4 minuti. Si stava domandando cos'era successo negli ultimi 2 giorni, ma si ricordò di cosa si trattava il patto con l'entità e si rese conto che per quelle giornate era stata lei a possedere il suo corpo, non sapeva cosa aveva fatto, e se avesse rovinato i rapporti con qualcuno? E se avesse fatto una lotta oppure generalmente fatto del male a qualcuno o qualcosa? Così si diresse velocemente verso il bagno per specchiarsi, si appoggiò con entrambe le mani sul lavandino guardando il suo volto preoccupato, ma non aveva notato segni di lotta o altro, sembrava tutto normale, "e se l'entità volesse solo avere un corpo da prendere in prestito per vivere come un essere umano? "Così si era calmato, pensava persino di poter far amicizia con l'entità tenendo in mente questa ipotesi, così uscì dal bagno e andò in cucina per uno snack, procedette ad aprire il frigorifero, ma si trovò davanti la più macabra delle visioni: arti umani mozzati nel frigo, organi messi in delle buste trasparenti spostate a parte, Micheal cominciò ad ansimare faticosamente, stava avendo un'attacco di panico, non sapeva cosa fare, così chiamo Phil per accertarsi che non era lui ad essere stato smembrato, visto che sembrava che l'entità l'avesse particolarmente preso di mira accoltellandolo mesi fà, ma Phil rispose al telefono, stava bene, ma disse di non vedere Micheal da circa 2 o 3 giorni quindi non aveva idea di come stesse ed era felice che avesse chiamato.
"Heeeey! Mikey! Non mi contatti da un po! Sicuro vada tutto bene? E quella notizia per cui ti aveva contattato tuo padre?"
"H-huh... s-si tutto a meraviglia-"
"Sicuro?"
"NO, TI PREGO VIENI A CASA MIA"
"O-oh okay arrivo al più presto"
Nel frattempo controllò le email e le chiamate perse, era il suo capo, non si era presentato a lavoro e non l'aveva avvisato, ma fortunatamente non era stato licenziato, perché appunto erano solo 2 giorni.
Così dopo circa 10 minuti Phil bussò alla porta della casa, era davvero confuso, non capiva perché il suo amico era così preoccupato e gli chiedeva di presentarsi a casa sua, ma mentre pensava, il ragazzo gli aprì la porta, era praticamente in lacrime, lo fece entrare in casa, chiuse la porta e iniziò a spiegargli la situazione con tono disperato.
Phil rimase immobile, era scioccato, ma sapeva che non era opera sua ma di una forza esterna che lui non poteva controllare; così decisero di prendere tutti le carni umane, e le misero nel bagagliaio dell'auto di Micheal, e partirono verso un'altra città vicina, Lydford Town, si diressero verso il cimitero della stessa e lì sotterrarono i resti, chi mai avrebbe cercato in un cimitero? Era un piano geniale! Erano letteralmente insospettabili! Così dopo poco erano sulla strada di ritorno,in piena notte ed erano stanchi quindi si fermarono in una caffetteria; era un posto molto piccolo, all'esterno era illuminato da delle luci a led di colore azzurro.
entrarono e videro solo altri 2 clienti, il posto era stranamente molto accogliente.
I ragazzi ordinarono dei caffè e dei milkshake, sulla tv appesa al muro era in onda il telegiornale.
Mentre sorseggiavano il loro caffè, ascoltarono la trasmissione: erano sparite 3 persone negli ultimi 2 giorni, i due sapevano che erano stati loro, o meglio, qualsiasi cosa abbia posseduto Micheal ma si sentivano in colpa, non volevano questo, ma erano costretti, se avessero confessato sarebbero finiti dietro le sbarre senza alcun dubbio, ma furono costretti ad accettare la situazione ed andare avanti.
Erano ormai le 3:29 di notte, i due erano finalmente tornati a casa di Micheal, entrarono e si accomodarono in salotto, ma anche visto l'orario, non erano per niente assonnati, probabilmente per via della caffeina assunta poco prima, così passarono il tempo a giocare a carte e a guardare un film, ma ad un certo punto dal giardino si sentì un frastuono, come se del metallo fosse cascato a terra, andarono a controllare: non c'era ombra di nessuno, ma c'era una scala piazzata per arrivare alla finestra del piano superiore, probabilmente colui che aveva causato quel frastuono era in casa. Micheal si diresse verso il capanno da giardino, lì probabilmente c'erano degli utensili da giardinaggio che sarebbero potuti risultare utili per autodifesa.
Entrò nel capanno, e in più in fretta che potè prese un forcone da fieno e una pala, non erano armi molto efficienti ma se usate con forza potevano far svenire l'intruso, così diede la pala a Phil e con cautela iniziarono ad entrare in casa, ma non videro anima viva, sembrava come se niente fosse mai avvenuto, erano diventati pazzi? Ma c'era la scala, cosa o chi poteva essere? "Forse quella persona é uscita di casa prima che noi potessimo vederla?"Fecero molte teorie, ormai non sapevano più a cosa credere, ma il tempo passò, erano le 6 di mattina, Phil doveva prepararsi per andare a lavoro, perché era un professore di Storia, e invece Micheal ebbe un po' più di tempo, così accompagnò velocemente Phil a casa sua e ritornò a casa, indossò velocemente la sua divisa da cameriere e si recò verso la caffetteria.
la giornata passò velocemente, sembrava come se nulla fosse mai successo, come se nessuna persona fosse sparita, e i giorni passarono. Era ormai il 31 ottobre, i bambini erano emozionati, c'erano gare su chi avesse raccimolato più caramelle, e lo spirito autunnale cresceva sempre di più, il vento tirava molto fortemente, probabilmente stava per arrivare un temporale. Phil e Micheal si incontrarono a casa di Phil come tutti gli anni, la sua casa non era molto grande, ma era di fatto molto accogliente, aveva un salotto dalle pareti pia che tappezzate di quadri raffiguranti l'infanzia di Phil e dei suoi cari parenti, dei vasi con delle magnifiche orchidee erano su quasi ogni tavolino e molti tappeti sparsi ovunque in giro per la casa. I due senza indugiare in ulteriori chiacchiere iniziarono a guardare dei film horror, chi dei 2 non si fosse spaventato avrebbe vinto dei dolci, così passò la serata, a volte i bambini bussavano alla porta per fare dolcetto o scherzetto, e venivano ricompensati con 3 caramelle l'uno. Questa volta la sfida del film horror fu vinta da Micheal, era la prima volta in 4 anni, incredibile! "Cristo, tutte queste caramelle mi faranno venire il diabete!" Esclamò il ragazzo dopo aver visto la sua ricompensa, "che ne dici di assaggiarne un po' anche tu Phil? Non voglio finire in ospedale per aver vinto una sfida, haha!" Continuò Micheal con tono ironico, ma verso le 11 di sera ricevette una telefonata, era sua madre, egli rispose con tono annoiato: "si mamma, che c'è?"
"MICHEAL È DAVVERO URGENTE, TUA SORELLA È SPARITA, TI PREGO DEVI VENIRE A CASA NOSTRA AL PIÙ PRESTO!" Gridò al telefono sua madre. Micheal si diresse verso la sua casa d'infanzia al più presto con la compagnia di Phil, anch'egli preoccupato. bussarono velocemente alla porta ed entrarono in casa, i genitori di Micheal erano preoccupatissimi, Rosemary era appena sparita, così si misero a cercarla nei dintorni della casa che era di fatto circondata da un bosco e da un vasto pezzo di campagna, arrivò ma mattina seguente, nessuna traccia della ragazza, i genitori erano ancora più preoccupati, e non si diedero tregua, denunciarono la scomparsa alla polizia, che aspettò un po' prima di iniziare ad indagare, essi preferirono aspettare prima le 24 ore dalla sparizione, e poi le ricerche iniziarono, dei volantini con il volto della giovane furono appesi per tutta la città. Ma nessuno sapeva dove fosse andata, molti dei suoi amici furono interrogati, nessuno sapeva nulla.
il tutto era molto sospetto, ma anche inutile, di Rose non si aveva alcuna traccia, impronta o prova, come se si fosse volatilizzata da un momento all'altro. Micheal era distrutto dalla notizia, anche se sua sorella era una rompiscatole lui le voleva bene e non voleva che sparisse così nel nulla ma non sapeva cosa fare per aiutare a risolvere le indagini su quella misteriosa sparizione, o che sia stato un rapimento? Si sprecarono molte ipotesi, la maggior parte delle quali non furono ma seguiti come pista vera e propria. I giorni passarono, era ormai il 12 novembre, era una sera come tante, Micheal era ancora in pensiero per Rosemary, ma non poteva fare nulla, era impotente in quella situazione, certo, aveva Phil come appoggio, ma si sentiva completamente vuoto.
fino a quando, durante quella fatidica giornata, Micheal ricevette un messaggio, era la sua sorella ormai spacciata per morta, come era possibile? Allora stava bene? Ha finto la sua sparizione per tutto questo tempo? Aveva più domande che risposte che gli giravano per la testa, ma il messaggio recitava "Hey, so che sei preoccupato, non esserlo, forse sono io, forse no, fai come ti pare"quel messaggio era così dannatamente strano ed enigmatico, era ironico? Era davvero Rosemary? E così le domande ritornarono a sorgere nella mente del ragazzo, forse sua sorella voleva solo scappare di casa, in effetti aveva sempre avuto uno spirito, se si può definire tale, ribelle.
Micheal riportò immediatamente la notizia si genitori, che furono entusiasti di sapere che la loro figlia ormai smarrita stesse bene, ma da come citava il messaggio, non si sapeva se era davvero lei, fatto sta che passarono altri giorni, i turni di lavoro di Micheal stavano diventando sempre più stressanti non sapendo per certo come stesse sua sorella, ma durante il lavoro, mentre stava lavando il pavimento del locale, scivolò, procurandosi un grave danno alla testa, fu ovviamente portato in ospedale, ma Mike nella sua testa, si trovava ancora una volta in quella strana stanza dalle pareti giallognole, adornata solo da una finestra e una sedia, così come la scorsa volta, si sedette sulla sedia, ma stavolta era preoccupato su quello che cosa avesse potuto fare l'entità nel frattempo. La scorsa volta lo stato di "limbo" in cui si trovava durò solo 2 giorni, ma questa volta sarebbe potuto durare ore oppure addirittura settimane, per non dire mesi! La tensione continuava a salire ma non poteva farci niente, ormai il patto era stato stretto, e l'unica cosa che poteva dare era guardare il nulla da quella piccola finestra che si affacciava sul vuoto. Finalmente si risvegliò. Era ancora una volta davanti a una finestra, ma questa volta di casa sua, e come precedentemente fece, controllò le e-mail e le chiamate perse, ma stranamente non ricevette nessuna notifica. Stavolta invece che soli 2 giorni erano passate ben 2 settimane, erano alla fine di novembre, ma la cosa sembrava strana, l'entità ha svolto il lavoro per me? Si domandò Micheal ma ancora una volta corse a controllare se nel frigorifero c'erano resti umani come la scorsa volta, sinceramente parlando non voleva sotterrare di nuovo pezzi di cadaveri; ma nulla, era sollevato, così decise che per "festeggiare" si sarebbe cucinato un gustoso tacchino per cena, ma non'appena aprì il forno trovò l'orrore, un braccio umano cotto e speziato; a quando pare l'entità si cibava di carne umana, quindi codesta affermazione portò inevitabilmente Micheal a domandarsi "ho mangiato carne umana per 2 settimane? Siamo seri?" Ciò lo disgustò a tal punto che corse in bagno a vomitare, e quando si specchiò vide l'entità "ANCORA TU?" Urlò Micheal arrabbiato, " mi hai davvero fatto mangiare carne umana per tutto questo tempo?" Chiese con tono arrogante all'entità, ma ella rispose che era l'unica cosa di suo gradimento così Micheal ribattè dicendo "oh beh, almeno hai provato a mangiare altro?" Ma sfortunatamente l'entità svanì nel nulla, era preso da un'incredibile senso di colpa e rabbia, si sentiva preso in giro,così chiamò Phil dicendo "Phil, uhm, é capitato di nuovo" Phil senza esitazione si presentò a casa dell'amico e gli disse che nei giorni precedenti si era comportato in modo strano, per non dire al quanto inquietante, "avevi movenze a scatti" continuò Phil con tono preoccupato, ma in fondo sospettavo che potesse essere di nuovo quel "coso", ah si, giusto! Un'altra cosa veramente inquietante è che quando sono arrivato a casa tua ho notato un'ombra dal piano di sopra, eri tu vero? N-no! Rispose impaurito il ragazzo, "ok la situazione sta degenerando ogni volta che l'entità prende in prestito il mio corpo! Adesso mi ha fatto mangiare carne umana cotta e speziata per due settimane!"Disse di getto Micheal.
" oh beh, almeno sa cucinare...e anche gourmet a quanto par-" "Oh diamine, Phil!" Lo interruppe Micheal "s-si, giusto, quindi? Cosa hai intenzione di fare eh? Chiedere gentilmente a quel coso di andarsene? Non credo funzionerà!" Disse con tono ironico Phil cercando di alleggerire la situazione ma Micheal continuò la conversazione dicendo: "ok senti,magari se chiediamo ad un prete di fare un esorcismo se ne andrà!" Non era la migliore delle idee, ma ormai non sapevano cosa fare, al telegiornale ormai c'erano solo notizie di persone scomparse o ritrovate....smembrate sui marciapiedi, la cosa era veramente grave, così chiamarono un esorcista, ma prima di passare all'esorcismo di Mike, fecero "benedire" la casa"Ok ragazzi, mi state dicendo che avete avvistato una presenza in questa casa? Beh non faccio parte degli acchiappa fantasmi ma qualcosa posso fare, o almeno posso provare, ugh," disse con aria annoiata e leggermente ironica l'esorcista, ma continuò a parlare e disse: "ok, allora, domani chiamo anche 2 suore e iniziamo l'esorcismo-"
I 2 ragazzi furono sollevati dalla notizia
(Mi scuso ancora per il cringe)
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Chiarire con gli specchi
Misteri / ThrillerQuesta storia inizia con Michael, un ragazzo di circa 24 anni, annoiato e angosciato da tutto, si potrebbe dire che è anche un po' paranoico. Il racconto prende luogo in una piccola città inglese. Il tutto inizia con il protagonista che dà una svolt...