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Reyna

Da quando avevo sentito la grande notizia che aveva sconvolto il regno non riuscivo più a pensare ad altro; il principe era scomparso.

Era un'occasione imperdibile.

Far luce sul fatto del momento avrebbe fruttato un mucchio di soldi, sia vivo che morto un principe è sempre un principe.

Mi misi al lavoro e in poco tempo riuscii a trovare i suoi rapitori e il luogo in cui era rinchiuso.
Non potevo fallire, amici e nemici erano interessati a lui e molti erano già sulle sue tracce.

La mia esperienza però è imbattibile, dopotutto cercare e rubare è il mio lavoro e la mia vita.
Eh sì, proprio così: sono una ladra. Vivo grazie ai profitti dei miei affari, che seguo e scelgo con cura.

E questo andava davvero curato bene.

Stranamente non è stato difficile liberarlo, è bastata qualche goccia di sonnifero nella birra delle guardie e tutto fortunatamente è filato liscio, me ne stupisco anche io.
Invece la fuga per allontanarci è stata dura, era buio pesto e il principe si muoveva lento.
L'ho dovuto prendere per mano per non rischiare di perderlo.
Siamo arrivati in una radura, abbiamo cenato e abbiamo scambiato qualche parola.
All'inizio avevo intenzione di legarlo nel sonno, ma poi ho visto le sue brutte ferite e ho preferito non farlo. Dopotutto non credo voglia scappare dalla  "Sua Salvatrice".

Mi ha proprio chiamata così, mi ha fatto sorridere, e io non sorrido spesso.

Poi gli ho controllato le ferite e gliele ho medicate.

Oggi, quando mi sono svegliata, ho trovato il principino che dormiva ancora profondamente. Russava pure! Era così addormentato e indifeso che non potevo non dargli il "buongiorno". Così mi sono avvicinata a lui e l'ho svegliato urlandogli nell'orecchio. Lo so sono crudele, ma è stato bellissimo vedere il suo faccino angelico terrorizzato.

Poco dopo però è stato lui a ricambiare lo scherzo, perché mi si è avvicinato da dietro e mi ha pizzicato i fianchi.

Non so perché ma in quel momento ho sentito un brivido corrermi per la schiena... il suo corpo dietro di me, il suo respiro sul mio orecchio, le sue mani su di me... mi hanno fatto uno strano effetto.

Ma poi ho ripreso "coscienza" e mi sono girata verso di lui fingendomi arrabbiata. Era davvero preoccupato di aver fatto qualcosa di male! Quanto ho riso stamattina.

Ora invece mi ritrovo in una radura piena di sangue, con Fen svenuto tra le mie braccia.

Questa mattina dopo aver fatto colazione ci siamo incamminati, ed è stato proprio qui che la situazione è precipitata.
Siamo stati attaccati da almeno dieci uomini armati, mentre il principe era totalmente sprovvisto.

Ho cercato di fare tutto il possibile per proteggere sia me che lui ma tutto ad un tratto l'ho visto accasciarsi e perdere coscienza.

Così ho ucciso il più velocemente possibile i restanti nemici e mi sono fiondata dal mio compagno.

In preda all'agitazione gli controllo tutto il corpo per capire cosa sia successo.
Trovo un dardo conficcato in una gamba e subito lo estraggo, non provocando nessuna reazione a Fen che non riesco ancora a svegliare.
Temo il peggio, forse in quel dardo non c'era solo sonnifero, ma anche veleno.

Realizzata questa preoccupante possibilità comincio a pensare se e come risolvere questa situazione.

Non c'è altro da fare, devo portare il principe a casa mia.


Grazie per aver letto questa parte!

Fatemi sapere cosa ne pensate <3

CC

Il principe e la ladraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora