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Reyna

Arrivo a casa dopo circa un'ora di estenuante cammino, con il peso del principe svenuto sulle mie spalle.
Sono sicura che non sia già morto solo dal suo irregolare respiro che mi solletica il collo.

Devo fare presto.

Il mio posto sicuro non è una reggia, bensì un'umile dimora.
Si tratta di una grotta, la mia grotta.
Si trova nascosta in un fitto bosco sul confine Sud del Regno di Noor, l'entrata è nascosta da una tenda di edera che cade dall'alto.

Mi fermo proprio qui davanti, sommersa dai ricordi di una vita passata, era un po' che non tornavo.

Varco la soglia ed entro nel primo spazio che funge da cucina-salotto. Tutto è come l'avevo lasciato. La credenza nell'angolo in fondo a destra, il piccolo tavolo al centro e una rastrelliera per le mie armi a sinistra. Entro nel secondo spazio, la mia camera.

Appoggio il corpo inerme del mio compagno sul mio letto, e lo copro con la coperta. Controllo il suo battito: lieve, ma ancora c'è. Il suo respiro è però sempre più affannato. Appoggio piano le labbra sulla sua fronte, scotta. La febbre sta salendo sempre più, non va bene.

Dalla credenza prendo un panno e lo bagno con l'acqua fresca del ruscello che scorre qui fuori, poi torno dentro e lo appoggio sul viso di Fen, sempre più immobile.
Preparo un infuso con delle erbe curative e piano piano riesco a fargliele ingerire.

Ma solo questo non può bastare.

Serve le magia.

Grazie per aver letto questa parte!

Fatemi sapere cosa ne pensate <3

CC

Il principe e la ladraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora