CAPITOLO 4

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Il giorno dopo la scuola era in subbuglio, non si parlava d'altro che dell'omicidio della sera prima.

Luna prese il suo posto in classe ignorando i commenti delle altre, Ada le si avvicinò e si sedette sul banco di Luna, si aggiustò la gonna e dopo aver incrociato le gambe disse:

"Luna, non hai sentito alla radio dell'omicidio di ieri sera? Sembra che i Figli della Libertà siano entrati nella villa di Kusomo e lo abbiano ucciso insieme alle sue guardie. Che paura! è già il sesto questo mese!"

"Kusomo? E chi sarebbe?" rispose timidamente Luna, Ada sbuffò infastidita.

"Sei la solita, Luna! Vivi in un mondo tutto tuo! Kusomo era il mercante di spezie! Quelle che ti piacciono tanto! Non importa, comunque fai attenzione quando torni a casa la sera" Luna le sorrise e Ada ritornò al suo posto.

A fine lezioni vennero radunate tutte nell'aula magna per un incontro con il Capo della Polizia Imperiale di Isola 1.

Era un uomo molto affascinante, biondo con occhi azzurri e un fisico atletico, portava la consueta divisa nera bordata di rosso della Polizia e i suoi stivali erano lucidi, legata al fianco portava una spada. Appena fece il suo ingresso nella stanza tutte le ragazze fecero un mormorio di gioia. L'uomo si mise davanti alla cattedra e cominciò a parlare con voce chiara e autorevole.

"Come sicuramente avrete saputo, ieri sera intorno alle venti Lord Kusomo è stato assassinato, i responsabili sono coloro che si definiscono 'Figli della Libertà'. Prendono di mira i nobili e non hanno pietà per nessuno. Vi chiedo di fare attenzione quando tornate a casa. È già in vigore il coprifuoco, ma cercate di non andare in giro da sole. Noi della Polizia Imperiale siamo sulle loro tracce e presto li cattureremo."

Luna lo osservava, aveva sentito spesso parlare di lui, Baran, il miglior Capo della Polizia Imperiale che Isola 1 avesse mai avuto, era un segugio e nonostante la giovane età era riuscito ad impedirle di raggiungere un bersaglio una volta.

"Vedo che ti piace, Luna!" disse Ada dandole una gomitata, Luna arrossì imbarazzata.

"Smettila! Non dire stupidaggini!" le rispose indispettita.

La sera, poco dopo il coprifuoco, Luna si incontrò con gli altri membri della resistenza. Il Quartier Generale era un vecchio magazzino ormai in disuso nel quartiere industriale della città, da fuori sembrava abbandonato ma all'interno vi era ogni genere di confort.

Nella Sala riunioni, illuminata da grandi bracieri, si erano riuniti i cinque membri principali dei Figli della Libertà: Luna, che ne era il Capo, Siria, una bella ragazza magra con lunghi capelli neri e occhi azzurri, Rost, che faceva anche da spia e gli altri due Taros e Luis, ognuno di loro era a capo di un distaccamento della resistenza di ogni Isola. Una volta al mese si riunivano per fare il punto della situazione, Taros fu il primo a parlare.

"Su Isola 4 le cose non vanno molto bene, abbiamo eliminato un paio di signorotti ma non siamo riusciti a sapere nulla su come l'Imperatore sia entrato in possesso della Magia, le indagini vanno a rilento, la Polizia Imperiale ci sta addosso" disse tormentando i folti baffi, Luna guardò gli altri speranzosa ma sembrava che nessuno avesse scoperto nulla.

"Noi su Isola 2 abbiamo scoperto qualcosa" disse Siria aggiustando il bocchino della sigaretta. Era una ragazza raffinata di nobili origini, il suo casato era decaduto e lei si era unita alla resistenza, era molto promettente e Luna la teneva in grande considerazione.

"Il mese scorso mi sono infiltrata in uno di quei locali in cui i nobili spendono i loro soldi, ho avvicinato il Barone Vaquin"

"Il cugino dell'Imperatore!" disse Rost sorpreso. Siria lo fulminò con gli occhi.

"Come dicevo!" continuò alzando per un attimo la voce "Mi sono avvicinata a lui. È un vero maiale! Mi ha infilato le mani dappertutto, ma sono riuscita a farlo ubriacare e mi ha rivelato che l'Imperatore ha ordinato in gran segreto degli scavi alle rovine del Mondo Antico vicino al palazzo. Non ha saputo dirmi altro"

Luna ponderò a lungo le parole di Siria.

"Cerca di scoprire di più su queste rovine, e tienimi informata"

"Lo farò" disse Siria con un leggero inchino.

Mentre tutti si preparavano per ritornare alle loro postazioni, Rost fece preparare la carrozza per accompagnare Luna a casa.

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