NdA
Hello babies! Tutto bene? Tutto a posto?
Volevo davvero pubblicare ieri, ma sono stata parecchio male. Perdonatemi! E così ho riletto oggi le bozze, e vi servo fresco il nuovo capitolo. Abbiate pazienza.
Sto un po' accantonando le oneshot, ma solo perché i primi capitoli di una storia sono sempre i più difficili - insieme agli ultimi. Il canovaccio é duro da preparare, e questo é il momento in cui si coglie meglio la personalità dei protagonisti. Ma tornerò presto ad aggiornarle.
Come giustamente mi avete fatto notare, é successo veramente tanto in pochi capitoli! É vero, siamo partiti col botto. Ma ora arriva il bello, ehe.
Ah, già. Forse non era chiaro, ma ovviamente sarà una SMUT. Come l'altra, dopotutto.
E ci sarà Toji. L'ho ignorato troppo finora, lo ammetto.
State guardando l'anime? QUANTO É FIGO SUKUNA? AAAAA
Beh, ragazz*. Buona lettura!Mako
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La mattina successiva, Yuji sembrava essere l'unico ad aver dormito tutta notte. Come al solito non se ne curò, e si catapultò in cucina a prepararsi qualcosa da mangiare.
"Hey, choom" urlò all'amica, ancora aggrovigliata nelle lenzuola. "Hai il frigo vuoto! Esco a prendere qualcosa!"
Un mugugno indistinto si levó dal piano di sopra. Lo prese come un assenso, e fece per uscire dalla porta.
"Ricordati lo champagne" gli sibilò una voce. Yuji deglutì.Ryomen era seduto sul divano, completamente vestito. Sembrava non aver chiuso occhio tutta notte.
"...E grazie" aggiunse con un falso sorriso. Il ragazzo annuì, e si affrettò a filare fuori.
Ma quel baccano aveva infastidito un po' troppo Y/N, non abituata a svegliarsi così presto. Cazzo, era anche per quello che odiava quando Yuji si fermava a dormire da lei.
"Yaaawn" sbadigliò. Alzò una mano e diede il comando di chiusura delle tapparelle, immergendoli nuovamente nel buio. 'Aaah' rifletté, a metà fra il sogno e la veglia. 'Molto meglio'.
L'uomo sospirò. Perché diavolo non l'aveva fatto sei ore prima? Si alzò irritato, e si diresse verso il bagno. Aveva un disperato bisogno di meditare, ma non prima di essersi fatto una bella doccia.Ryomen non si era mai chiesto, in tutta la sua vita, come si sentissero... Beh, loro. I poveri.
Per quanto riuscisse a tornare indietro con la memoria, aveva sempre vissuto circondato dal lusso. Suo padre, oltre ovviamente a non fargli mancare nulla, esaudiva ogni sua richiesta, oltre i limiti del possibile.
Si ricordava bene di quanto poco aveva dovuto insistere per avere sempre il modello di auto più recente, più sportiva, più scattante. O di quella volta che aveva chiesto di affittargli un intero albergo per la sua festa di compleanno. Lui era il primogenito; tutto gli era dovuto.
Beh, non che i suoi fratelli fossero da meno. Anzi, forse lui era quello che era meno gravato sulle finanze di famiglia, tutto sommato.
Insomma, per l'Arasaka quello stile di vita era qualcosa di naturale, di ovvio. Il ceto meno abbiente esisteva, quello lo sapeva, ma mai gli sarebbe saltato in mente di mischiarsi con loro.
Di mettere piede in un bagno del genere, ad esempio. Buffo, come giri in fretta la ruota della fortuna.
Arricciò un labbro, disgustato. Davanti alla minuscola cabina doccia non c'era nemmeno un cazzo di tappetino. Che doveva fare, camminare a piedi nudi?
Si spogliò lentamente, attento a non far cadere i vestiti su quel pavimento, e aprì con una leggera pressione del polpastrello il pannello di plexiglass. Lasciò scorrere l'acqua per qualche minuto prima di entrarci - chissà chi ci era passato, lì dentro.
Strinse i denti. Oh, questa l'avrebbe fatta pagare, a quel pezzo di merda. Gliela avrebbe fatta pagare con gli interessi.Lasciò che l'acqua calda gli accarezzasse la pelle, estremamente secca dopo la della notte precedente. Cercò a tentoni qualcosa con cui lavarsi, ma trovò solo un bagnoschiuma scadente e uno shampoo per capelli tinti. Sospirò, tentando di contenersi.
Già era costretto a fare la doccia - un bel bagno caldo nella sua vasca idromassaggio sarebbe stato decisamente meglio. Magari con un flute di champagne, un Taittinger magari, portato da una di quelle doll che Ume gli procurava sempre in-
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Jujutsu Kaisen 2077
Fanfiction"Gambare, gambare". Yuji si irrigidì, sentendo il freddo di una canna appoggiarsi alla nuca. Spalancò la bocca. "Che caz-" Y/N si voltò di scatto, allontanandosi a gattoni. "Chi diavolo..." No, non era possibile. Davanti a lei, il suo migliore amico...