Capitolo Nove

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Kaya

Lily scavalla le gambe e si fa più vicina, sul divano, sporgendosi verso di me.

«Prima di narrarti tutta la storia della mia famiglia, ci tengo a rammentarti che non dovrai farne parola con anima viva, non mi riferisco solo a mio fratello, intese?» Il suo tono, ora, è piuttosto serio.

«Non voglio sapere la storia della tua famiglia, voglio sapere cosa succede!» Asserisco, sfrontata.

«Ci arriveremo. Affinché tu capisca, devo iniziare dagli albori...» conclude, aspettando una mia risposta.

«Non ne capisco il senso, ma va bene! Non dirò niente a nessuno, ti do la mia parola!»

Lily si sposta di nuovo indietro, appoggiandosi allo schienale del divano.

«E sia. Ricordi, per caso, la nostra conversazione dell'altro giorno?»

Le faccio cenno di sì e lei prosegue.

«Bene, perché ciò che ti ho detto, corrisponde a verità!»

Mi lascia un attimo interdetta. Si riferisce all'esistenza dei vampiri?

«Mi stai prendendo ancora in giro, Lily?»

«No, cara! Ti sto dicendo che i vampiri esistono. Io e mio fratello siamo vampiri!»

Il suo tono è molto serio, non lascia pensare che si stia prendendo gioco di me.

«Ma come? Io non capisco...»

«E, sempre come ti dicevo, non esistono solo i vampiri, ma anche le streghe, gli incantatori, i licantropi e molte altre cose. Voi umani vivete ignari, anche se non tutti, di ciò che cammina in mezzo a voi...»

Sento la mia testa scoppiare. Sta dicendo davvero?

«Ma avete fatto di tutto per farmi credere il contrario! Soprattutto Caleb! E ora mi dici che i vampiri sono reali? Perché me lo dici ora?»

«In realtà Caleb non vuole che tu lo sappia, io ti ho detto la verità, l'altro giorno. Sei tu che hai creduto che ti prendessi in giro. E te lo dico ora, perché penso che tu debba sapere cosa sta succedendo, visto che ti riguarda...»

«In che senso mi riguarda?»

«Andiamo per gradi, okay? Devi sapere che abbiamo un codice, delle regole da seguire e anche se io non amo tali regole, alcune le rispetto. Una delle regole è che gli umani non scoprano della nostra esistenza. Per questo Caleb non voleva farti sapere niente.»

«Quindi è tutto vero? Come posso crederti?»

«Ora ti spiegherò e tu potrai, poi, farmi tutte le domande che vorrai...»

«Va bene, ti ascolto.»

Lily accavalla le gambe e il suo sguardo si fa non solo serio ma sembra perso tra i ricordi.

«Io e mio fratello non siamo nati vampiri, siamo stati trasformati, moltissimi anni fa. Siamo nati e cresciuti a Forgotten Hollow. La cittadina, prima, era una normale e noiosa città come tante altre. Si stava bene. Poi, un giorno, tutto cambiò. Successero delle cose, non andrò nei dettagli adesso, ma delle battaglie interne, portarono alla nascita dei vampiri. I pochi umani rimasti, andarono via e a Forgotten Hollow restammo solo noi, esseri soprannaturali.» Fa una pausa.

«Quindi mi stai dicendo che gli abitanti attuali di Forgotten Hollow, sono tutti vampiri?»

Lily mi fa un cenno di assenso.

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