Capitolo Undici

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Kayla

«Quindi non lo faresti per mio fratello, giusto?» Mi domanda, dopo avermi studiata per un po'.

«Lo farei per me, in primis!» Dico, secca.

«Ebbene. Ora io ti dico alcune cose e voglio che mi ascolti attentamente. E dopo che avrai sentito cosa ho da dirti, se vorrai ancora essere un vampiro, ti trasformerò. Dovrai fare una scelta, quindi ti dovrai prendere il tempo necessario per pensarci. È molto più di ciò che è stato concesso a me e a Caleb e non posso privarti della tua possibilità di scelta.» Conclude, ferma.

«Va bene, ti ascolto!»

«Innanzitutto devi sapere che, se diventerai un vampiro, mio fratello lo perderai. Forse tu pensi di averlo già perso, ma se da umana potresti avere ancora una possibilità con lui, per il futuro o comunque per quei pochi anni che avrai a disposizione, da vampiro questo non succederà. A Caleb piaci perché a lui piace la tua parte umana e da vampiro la perderesti. Diventeresti un "mostro" come noi.» Fa una lunga pausa, sorseggia il vino e poi riprende.

«Pensi sia facile essere un vampiro? Oh, io lo faccio sembrare facile, ma non è così! Un vampiro neonato non sa controllare la sua nuova natura, non sa controllare le sue nuove capacità e, soprattutto, non sa controllare le emozioni e la sete di sangue. Per i vampiri è tutto amplificato. Ogni suono, ogni rumore, anche quello impercettibile all'orecchio umano, il vampiro lo sente triplicato. Stessa cosa vale per le luci, sono molto più forti e intense ai nostri occhi. Ma le emozioni, quelle sono incontrollabili. La rabbia, la tristezza, persino la felicità, sono amplificate tanto da far quasi male. Il controllo è essenziale, senza quello rischi di diventare davvero un mostro succhia sangue. La sete è la cosa più difficile da affrontare e gestire. La prima volta che ti nutri di sangue umano, avverti una scarica pari a quella di un'esplosione di miliardi di stelle e tutto ciò che senti, in quel momento, è che non ti basta mai. Vuoi rifarlo e ne vuoi sempre di più, diventando implacabile e insaziabile.» Si ferma di nuovo e mi osserva con attenzione.

«Non ti puoi lasciar andare. Almeno non finché non impari a gestire ogni cosa. E ci vuole tempo, pratica e studio. Forse pensi che io ti stia dicendo queste cose per spaventarti. No, te lo sto dicendo affinché tu sia conscia della decisione che dovrai prendere. Non si torna indietro, Kayla. È una scelta per l'eternità ed è un tempo spaventosamente lungo...» conclude, tornando a sorseggiare il vino.

«Lo capisco e ti ringrazio per avermi detto tutto questo.»

«La decisione è tua. Pensaci bene e se vorrai essere un vampiro, allora ti trasformerò. Ti do la mia parola. Ma assicurati di aver valutato i pro e i contro.»

Rispondo con un cenno del capo e bevo anche io un sorso di vino. Avrò molto a cui pensare.

Sono rientrata a casa nel primo pomeriggio. Con Lily sono rimasta fino ad ora di pranzo, poi lei è andata via e io sono andata a mangiare qualcosa.

In tutta questa situazione mi rendo conto che la compagnia di Lily non mi dispiace, anzi. La preferisco decisamente alla compagnia delle mie colleghe. Mi dispiace soltanto che siano state circostanze poco positive a farci avvicinare.

Ad ogni modo, mi ha dato molto a cui pensare. Ho una decisione importante da prendere. Ammetto che pensavo di non avere scelta, ma Lily è stata molto comprensiva. Mi ha spiegato tutto o quasi e ora il passo finale spetta a me.

Ne vale la pena? Sono disposta a fare determinate rinunce?

Rinunciare alla mia umanità, per la vita eterna, rinunciare a Caleb per sentirmi finalmente completa con me stessa?

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