Come Rimediare?

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Sanemi era consapevole del fatto che gli errori del passato non possono essere sistemati con delle semplici scuse. Doveva agire in qualche modo.
Ma in che modo? Il ragazzo pensava mentre Giyuu continuava a camminare avanti per la sua direzione, la direzione in cui anche Sanemi sarebbe dovuto andare.

Aveva il coraggio di andarci a parlare?
Questo neanche lui lo sapeva. Il fatto è che voleva parlarci ma non era sicuro. In fondo non poteva prevedere la reazione di Tomioka. Cosa avrebbe fatto? Ci avrebbe parlato o si sarebbe chiuso in se stesso?
Bhe, non poteva saperlo se non ci provava.

Sanemi dunque andò da Giyuu e provò a parlarci.

S: "Ehi"

G: "Mh? Oh... C-ciao..."

S: "Mh... Bhe ecco... Come stai?"

A quella domanda Giyuu si guardò intorno cercando di vedere se ci fossero persone a cui Sanemi poteva starsi riferendo.
Non vedendo anima viva lì nei paraggi tornò a guardare il ragazzo pieno di cicatrici con sguardo interrogativo e incuriosito.

G: "I-io?"

S: "Sì, come stai?" 

G: "Sto bene... E t-tu?"

S: "Io sto bene, ma a te ti vedo confuso. Cosa c'è che ti turba?"

G: "Nulla... Mi fa strano che tu venga qua a chiedermi come sto... Solitamente non lo fai mai quindi..."

S: "Tranquillo, voglio solo provare ad avere una conversazione normale con te"

G: "Oh..."

S: "Come se fossimo... Amici"

G: "A-amici?!"

S: "Sì... Ti da fastidio...?"

G: "No... Solo che è un po' che non ho un... Amico"

S: "Posso essere io tuo amico!"

A quell'affermazione Giyuu guardò Sanemi con sguardo ancora più confuso di prima. Aveva molte domande in quel momento. Insomma, fino a qualche ora prima non lo aveva, come al solito, insultato e fatto sentire inferiore? è tutto uno scherzo o è la realtà? Come mai dopo un sacco di tempo che Shinazugawa lo aveva odiato ora vuole essere suo amico? Nell'arco di tempo da quella mattina fino a quel momento cosa è cambiato? 

G: "O-ok, però come mai? Fino a questa mattina tu mi odiavi come tutti i giorni..."

S: "Ehm... Se non ti va bene che io sia tuo amico per questo motivo non mi offendo, ti capisco"

G: "N-no hai frainteso! Io un amico lo voglio, sarebbe bello se lo fossi tu"

S: "Quindi... Siamo amici?"

G: "Per me è ok"

S: "Perfetto! Senti... Tu dove stai andando?"

G: "Alla casa delle farfalle per farmi visitare. In una missione mi sono ferito al petto e voglio assicurarmi di stare bene"

S: "Oh, ok. Ci vediamo!"

G: "Ciao"

Detto questo la strada dei due si divise. Sanemi andò verso il ristorante e Giyuu verso la casa delle farfalle.
Dopo quel discorso con Tomioka, Shinazugawa si sentiva leggero.
Non del tutto, perchè una semplice chiacchierata per lui non poteva risolvere nulla, però si sentiva già meglio e avrebbe voluto passare più tempo a parlare col suo nuovo amico, per conoscerlo meglio.
Ma cos'era effettivamente questa grande gioia che provava Sanemi dopo aver parlato con Giyuu?
Non lo sapeva nemmeno lui. Sapeva solo che era felice e questo gli bastava. 
Questi per Shinazugawa erano pensieri bizzarri, non si era mai preoccupato così tanto per nessuno, non aveva mai sentito il bisogno di voler parlare molto con nessuna persona, nessuno lo aveva mai reso così felice con solo una chiacchierata, e nessuno gli ha mai fatto provare queste strani sensazioni.

Pensando a questo Sanemi si fermò di colpo. Ma cosa cazzo stava pensando?
Cosa gli stava passando per la testa?
Da dove venivano fuori quelle riflessioni su Tomioka?!

Da quel momento Shinazugawa continuava a pensare a Giyuu, solitamente ci pensava, ma non così tanto sperando che fosse lì con lui.
La domanda: 'Cosa mi sta succedendo?' lo tormentò per tutto il giorno insieme al pensiero di Giyuu.


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