Capitolo 1: A Te Che Odio

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Narratore Pov:

Shinazugawa Sanemi era un ragazzo alto, con i capelli bianchi e un tratto del suo corpo che lo distingueva erano le sue cicatrici sul viso e su tutto il busto.
Lui era il pilastro del vento ed avendo un caratteraccio l'unico con cui era riuscito a legare era il suo migliore amico Iguro Obanai, il pilastro del serpente.
Egli era bassino, con i capelli neri e gli occhi di due colori diversi, il suo segno particolare era la maschera che indossava sempre. Quest'ultima gli andava a coprire la bocca e lo rendeva ancora più misterioso.
I due ragazzi avevano in comune una cosa: entrambi odiavano Giyuu Tomioka.
Obanai lo odiava per il suo carattere riservato, poco socievole.
Sanemi lo odiava per... Per... Bhe non c'era un motivo preciso... Lo odiava perchè stava antipatico al suo migliore amico, ma oltre a questo... Nulla.

3 luglio '900

Quello era un giorno come tanti altri. Erano le 6:00 del mattino ed era ora di alzarsi.
Sanemi era già pieno di energie, pronto a vedere il suo amico e chiacchierare con lui. Era l'unica persona con cui non aveva segreti e il suo sogno era quello di non chiudere mai l'amicizia con Obanai. Sapeva che non sarebbe mai accaduto, ma continuava a pregare affinchè rimanesse così a vita. Tra amici si volevano bene.
Sanemi una volta uscito, come da tradizione andò a bussare sotto casa dell'amico per svegliarlo.
Obanai aprì alla porta e si notava essere più stanco del solito.

S: "Cosa è successo, sembri molto stanco"

O: "Nulla, ho solo dormito poco per colpa di una missione. Ora bevo un caffè e sarò come nuovo"

Dopo alcuni minuti passati a chiacchierare del più e del meno seduti a tavola per la colazione di Obanai, i due uscirono a fare una passeggiata.
Erano ormai le 8:00 di mattina e i due videro l'ultima persona che volevano di vedere: Tomioka Giyuu.

O: "Oddio guarda che c'è Sanemi!"

S: "Lui?! Ma cosa ci fa qui?!"

O: "Non lo so, sicuramente sta andando in giro dicendo di essere migliore di noi!"

S: "Ugh, quanto lo odio"

O: "Ehi Tomioka!"

G: "Mh?"

S: "Cosa c'è?! Il gatto ti ha mangiato la lingua?! Parla!"

G: "I-io..."

S: "Ah, no ho capito! Dato che ti credi meglio di noi non ci rivogli la parola! è così vero?!"

G: "Non ho mai detto una cosa del genere..."

S: "Come no!"

O: "Ha ragione Kocho quando dice che non hai amici. Il tuo carattere ti porterà a rimanere solo nel mondo"

G: "E-ecco..."

O: "Sanemi, andiamo via e non sprechiamo il nostro tempo con lui"

Detto questo i due amici se ne andarono da tutt'altra parte. Inutile dirvi che dopo queste sclerate Giyuu i rimaneva sempre un po' male. Sanemi era l'unico che dopo aver fatto quelle cose si pentiva un pochino, ma non ci faceva troppo caso. In fondo per lui Tomioka era sempre stato uno sconosciuto. Non ci aveva mai parlato molto, ma quelle poche volte in cui ci parlava si sentiva strano. Il motivo non lo conosceva bene, ma continuava a pensare che erano i suoi sentimenti di avversione verso Giyuu.
Aveva ragione?
Forse.
Chssà di cosa si trattava realmente...

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