UN PAGGI A CASA BROWN

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Dopo circa 5 minuti Paggi si asciugó il sudore con una mano e sospiró di sollievo e io avevo ancora una faccia da " MA CHE CAZZ.."
"Amy oddio meno male mi hai aperto quelli mi ammazzavano se no"
"Ma quelli chi?"
"In pratica un gruppo di teppistelli stavano rubando nel negozio di un signore e io ho gridato 'al ladro' loro hanno fatto in tempo a scappare, ma mi hanno aspettato fuori per menarmi, quindi beh eccomi qua"
"Ah okay allora sono la tua salvatrice, mi merito una ricompensa"
"Hai ragione"
E si avvicinó sempre di più a me fino a farmi incastrare tra lui e il muro.
Io gli fissavo il mento, lui mi sollevó per farmi arrivare alla sua bocca.
In un attimo le mie labbra venivano morse da quelle di un ragazzo che in teoria non sopportavo, ma era così fottutamente perfetto.
Il bacio continuava, la mia bocca e la sua, il mio respiro e il suo, le nostri menti erano una cosa unica.
La cosa più bella era sentire il suo sapore di vaniglia e il freddo dell'acciaio dello spider bite sulle mie labbra.
Lui si staccó, io mi morsi il labbro e mi stampó un bacio in fronte.
Mi prese per mano e mi portó sul divano,si sedette e mi mise sulle sue gambe, io mi voltai e continuammo a baciarci e io sorridevo come una ebete.
"Non pensavo baciassi così bene" mi disse.
"Ah si? Beh invece io pensavo tu facessi di meglio"
Mi mise la bocca sul collo e inizió a stamparmi dei baci umidi, mi vennero i brividi su tutta la schiena.
Mi sussuró all'orecchio "magari un giorno ti faró scoprire il mio lato migliore" e fece un sorrisetto malizioso.
Come faceva a farmi sentire così lo sapeva solo lui, guardai di sfuggita l'ora, oh madonna erano le 8!
Il giorno dopo come per il resto della settimana non avremmo avuto scuola, quindi non erano un problema i compiti... Il problema era che io e Lorenzo Paggi eravamo da soli e avevamo una casa vuota a disposizione la sera.
Notó il mio sguardo perso nel vuoto e mi riportó alla realtà proponendomi di ordinare una pizza per cena e io accosentii.
Dopo averla ordinata tornai sul divano accanto a lui che mi chiese: " ma i tuoi? E mica avevi un fratello?"
"Si ma ho la casa vuota per tipo 3 settimane" e misi il broncio lui mi fece una smorfia come per dire 'tranqui che ti faccio compagnia io'
Mentre io ero impegnata con le mie fantasie la pizza arrivó e iniziammo a mangiarla, inutile dire che metà della mia pizza sela mangió lui.
Gli chiesi se volesse rimanere a dormire..

•The story of Amy's life•Where stories live. Discover now