*Scusate se sono stato assente per alcuni (tantissimi) mesi*
Le chiamate di emergenza venivano ricevute attraverso gli auricolari di Kate, che doveva tenerli sempre accesi. Inizialmente lei voleva fare qualcosa stile "Teen Titans Go" ma Clint aveva abolito quell'idea.
Era un lunedì mattina quando Kate richiamò tutti nella sala principale.
"C'è un emergenza nella 94th sulla 2 avenue. Preparatevi, ci vediamo lì"
Shuri sembrava insoddisfatta.
"Quindi non abbiamo il get? Che caduta di qualità"
Kate le lanciò uno sguardo gelido. Victorye se ne accorse.
"Ti porto io con la moto Shuri, andiamo" disse Victorye.
"Hai una moto? Che figo!" esclamò Shuri seguendola.
Peter si lanciò dalla finestra del soggiorno. Kate non sapeva come potesse portare sempre la tuta. -Ci dorme dentro?- pensò.
"Oh decisamente" disse Yelena guardando nella stessa direzione di Kate.
"Come fai a..." chiese Kate sbalordita.
"Ho imparato a decifrare i pensieri degli „istruttori" della camera rossa" disse Yelena di sfuggita prima di calarsi giù dall'edificio con una corda. Ora nella sala erano rimaste solo Kate e Cassie, Shang Chi aveva seguito Shuri sperando di sfruttare la moto di Victorye.
Cassie si rimpicciolì e, senza una parola, Kate se la infilò in tasca. Dopodiché scese frettolosamente le scale e si diresse verso il punto d'incontro.Il primo ad arrivare fu Peter che subito individuò il luogo in cui sarebbero dovuti intervenire di lì a poco, se solo fossero arrivati. Non dovette aspettare troppo, ma si segnò comunque di dire a Bishop che dovevano lavorare sui tempi di reazione. Si trovava sul tetto di un grattacielo quando Kate arrivò accanto a lui nella sua solita tuta viola.
"Allora cosa hai visto?" chiese col fiatone mentre tirava Cassie fuori dalla sua tasca.
"Sei venuta qui a piedi?" chiese senza rispondere alla sua domanda Peter.
"Non importa adesso. Dimmi cosa hai visto" tagliò corto Kate.
Intanto erano arrivati anche Vic in una tenuta nera con un mantello che ricordava, non in modo felice, a Kate quella di Ronin. Shuri nel completo conosciuto di Black Panther e Shang Chi nel suo abito tradizionale cinese.
"Sono in 4, dentro a quell'appartamento- disse indicando un edificio accanto a loro- hanno messo k.o. l'allarme" ricapitolò Peter.
"Pensi che siano semplici ladri?" chiese Shuri accovacciandosi accanto a lui.
"No. Troppi per essere lì solo per derubare. Cercano qualcosa di specifico" rispose Yelena raggiungendoli nella tuta bianca e un nuovo giacchetto pieno di tasche. Kate tirò fuori un binocolo dalla faretra (che era stata adattata alle sue esigenze) e lo puntò sull'edificio.
"Sono d'accordo con Yelena. Però sono buffi per essere agenti segreti, portano maschere degli avengers"
Peter le prese il binocolo di mano.
"Ah-ah" esclamò.
Shang Chi lo scrutò accigliato.
"Che c'è? Cosa hai visto?" chiese poi.
Peter pose il binocolo.
"Sono miei vecchi amici, li ho incontrati un paio di annetti fa. Loro sono 4 marmocchi, niente di pericoloso, è la persona per cui lavorano che mi fa paura. Per sconfiggere il loro vecchio capo ho fatto precipitare un aereo su una spiaggia" disse.
Dopo aver recepito le informazioni Kate si girò verso la squadra.
"Bene, allora dovremo fare in modo di capire cosa cercano, e per fare ciò non dobbiamo ucciderli- guardò Yelena-. Shuri, tu sta qui e monitora l'edificio, ci darai indicazioni attraverso i Cip che avete nelle orecchie in caso provino a scappare, Shang Chi, tu e Cassie entrerete dalla porta mentre io scoccherò una freccia fumogena così che Yelena e Peter riescano ad entrare dalle finestre, Victorye tu... dov'è Victorye?! Le ho detto un milione di volte che dobbiamo lavorare di squadra!" esclamò Kate. Poi diede il segnale agli YA, era meglio agire prima che quella stupida ragazzina rovinasse il piano, e scoccò la freccia fumogena.Il piano andò... male. Praticamente tutti illesi a parte Shang Chi che aveva ricevuto un paio di batoste da Yelena per averle pestato il piede nel fumo, e Victorye che...beh non riuscivano a capire cosa le fosse successo perché non si voleva far visitare. In più Peter, alzando la maschera ad uni dei criminali, aveva realizzato che non erano i suoi vecchi amici, anzi, non erano nemmeno esseri umani, infatti non erano riusciti a prenderne nemmeno uno, erano scappati prima che Shuri riuscisse a dirlo alla squadra.
"Victorye vieni in camera mia. Ora" disse Kate senza guardarla.
Vic la seguì senza fare troppe lagne.
"Come ti viene in mente di sparire in quel modo?! E agire da sola? Hai mandato tutto il piano all'aria. Devi imparare a stare in una squadra, non puoi pensare di farcela da sola" le urlò.
"Eddai non rompere il piano faceva schifo. E lo sai pure tu. Ho solo cercato di agire prima che i... cosi se ne andassero" rispose.
"Non puoi fare così. Avrebbe funzionato, se non avessi fatto di testa tua. E poi cos'è questa storia che non vuoi farti visitare? Sei troppo importante per noi forse?" Non era decisamente il modo di fare di Kate, ma il fatto che non era riuscita a guidare la squadra in quella prima impresa le rompeva, e non poco. Cercò di togliere le mani di Vic da dove le teneva per coprire la ferita (o almeno era quello che pensava Kate) ma erano irremovibili.
Vic era diventata paonazza da un momento all'altro e aveva serrato la mandibola.
"Non sono cazzi vostri come sto. E non mi toccare. Collaborerò con voi, a patto che mi facciate occupare da sola delle mie ferite" detto questo, le voltò le spalle senza aspettare una risposta e lasciò la stanza.
STAI LEGGENDO
Where everything has begun; Young Avengers
AcciónKate bishop viene incaricata da un manager inaspettato di creare una nuova squadra di supereroi, essendo che la grande mela ne era rimasta sprovvista. Ma questa risulta essere un impresa assai complessa, e quando tutto sembra essersi risolto, ecco c...