What Is Wrong With Me

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Quella mattina Harry si svegliò col sorriso, i sogni del ragazzo dagli occhi blu ancora nella sua mente. Era ben consapevole del fatto che questa non fosse la prima volta che sognava Louis, ma fu la prima volta che gli lasciò le farfalle nello stomaco. Farfalle che gli facevano volteggiare il cuore.

Aveva appena finito di ordinare il servizio in camera dal telefono quando sentì Louis muoversi lungo il corridoio. Si avvicinò silenziosamente per osservare il suo amico. Non aveva chiesto aiuto né niente, ma lui voleva comunque essere lì, per sicurezza. Lo vide uscire dalla camera, le braccia stese di fronte a lui. Si fece cautamente strada verso il muro opposto fino a quando le sue mani non trovarono la porta della camera di Harry. A quel punto si girò alla sua destra e camminò facendo correre le dita lungo il muro fino a incontrare lo stipite della porta del bagno, per poi entrare e chiudersi la porta dietro di se.

"Questo è il mio Louis." Harry sorrise tra sé e sé, mentre tornava nella sala e si sedeva sul divano.

La colazione era già arrivata quando Louis si fece lentamente strada nella piccola cucina, prendendo posto al tavolo.

"Buongiorno." Lo salutò Harry.

In risposta ricevette un grugnito, il suo solito verso mattutino per dire 'Non ho ancora bevuto il mio tè', qualcosa che il ragazzo aveva ormai sentito numerose volte da quando avevano iniziato a vivere insieme.

Harry ridacchiò, posizionando una tazza davanti all'amico e poggiando una mano di Louis sopra di essa.

"È piuttosto caldo, quindi fai con calma." Lo avvisò.

Louis gli fece un sospiro riconoscente mentre bevve un sorso del liquido caldo ed Harry rise mentre afferrò i due piatti contenenti il cibo e li sistemò sul tavolo.

Qualche minuto più tardi entrambi i ragazzi avevano finito la loro colazione.

"Vuoi altro tè o finalmente di senti di nuovo un essere umano?" scherzò Harry.

"In realtà mi sento più come una carcassa di animale." Ammise Louis. "Non ho avuto l'occasione di lavarmi da quando è successo tutto questo. Ho davvero bisogno di una doccia."

Harry ebbe un'orribile immagine di Louis che mette male un piede, scivola e cade nella doccia.

Non volendo dar l'impressione di insinuare che Louis non riuscisse a gestire una cosa semplice come una doccia, pensò in fretta.

"Sì, assomigli a qualcosa che avrebbe potuto portare dentro il gatto." Lo stuzzicò. "Ma, umm, che ne dici di un bel bagno caldo, invece? Ti bagneresti le bende con il getto della doccia, mentre dovresti tenerle asciutte. In più aiuterebbe anche la tua schiena dolorante."

Harry aspettò che Louis considerasse la sua proposta, la testa del ragazzo più grande inclinata leggermente di lato.

"Ok," accettò il ragazzo, "ma voglio il trattamento completo da spa: bolle, sali da bagno e candele."

Harry scoppiò a ridere. "Mi stai dicendo che hai davvero messo in valigia tutta quella roba?"

Louis scrollò le spalle, un grande sorriso sul suo viso. "Sono buoni per rilassarsi."

Continuando a ridere, Harry si alzò e uscì dalla cucina, per poi urlare. "Inizio a far scorrere l'acqua per il tuo bagno, principessa."

Tornò in cucina per andare a prendere l'amico, quando notò che Louis si stava grattando la faccia. Era chiaro dalla peluria sul suo volto che non si radesse da un paio di giorni, e sembrava che la barba in più gli stesse dando fastidio.

Le parole uscirono dalla sua bocca prima che Harry potesse fermarle. "Vuoi che ti faccia la barba?"

Louis allontanò la mano dalla faccia e Harry pregò di non aver superato il limite dell'amicizia. Radere un altro ragazzo sembrava personale. Louis, però, annuì lentamente, e Harry fece un sospiro di sollievo.

Through The Dark (Larry Stylinson // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora