Percypov
la conversazione con luke che mi aveva lasciato l'amaro in bocca, ero stanco e volevo un aiuto ma dovevamo cavarcela da soli, questa cosa mi aveva atterrato ma dovevo mantenere il coraggio intatto per i miei amici. Decidemmo di andare a cercare da mangiare. camminammo in silenzio,
Annabeth si era isolata da quando non era riuscita a parlare con Luke, speravo si sarebbe ripresa presto non mi piaceva vederla così affranta.
Grover era affamato
Elena camminava avanti a me in silenzio, dopo il nostro abbraccio mi sentivo un po' in imbarazzo nei suoi confronti
-Elena.
La bloccai prendendole il braccio, si girò e i suoi occhi neri mi squadrarono senza dire nulla. Mi rese nervoso, non capivo perché proprio lei mi rendesse così nervoso.
-Percy-
Alzai lo sguardo quando la sentì dire il mio nome dolcemente
-grazie- Fu l'unica cosa che riuscì a dirle. Per poi sorpassarla per raggiungere Grover
-CIBO.
Il satiro urlò quando lo raggiunsi e poi insieme iniziammo a correre vero una tavola calda
Eravamo 4 ragazzi, sporchi, puzzolenti e senza soldi. Ci sedemmo a un tavolo sperando di non essere cacciati
Quando arrivò la cameriera ci chiese se potevamo pagare ciò che ordinavamo. Rimanemmo in sileziono.
-offro io.
Un uomo grosso con un giubbotto di pelle pieno di borchie si sedette al nostro tavolo
-Ares?
Esordì annabeth quando la cameriera andò via
-e brava nipotina.
Il dio della guerra aveva un espressione già vista prima e poi mi colpì era la stessa espressione i Clarisse prima di iniziare a picchiere qualcuno. Il dio Ares era seduto di fronte a me e sentivo i suoi occhi puntati su di me, iniziai a sentirmi arrabbiato senza un vero motivo ma ero arrabbiato e frustrato
-che vuoi?-
Chiesi in modo al dio della guerra. Sentì lo sguardo preoccupato degli altri
-cugino, voglio solo il vostro aiuto, vi do una missione o non siete eroi?
-e cosa ci dai in cambio?
-ciò che vi serve, un passaggio per Los angeles
-chi dice che abbiamo bisogno di lei?.
Sentivo il sangue ribollire
-percy...
Elena cerò di farmi riprendere ma la guardai male e abbassò lo sguardo.
-non prendertela con le povere streghe, possono essere molto pericolose se prese male.
-lasciala fuori dalla nostra conversazione.
Ringhiai
-okay okay, accettate o no?
-accettiamo
Fu annabeth a parlare.
-decidi mo di riparlare? – chiesi all figlia di Atena ma Ares prese il comando della conversazione.
-i figli di Atena sono sempre i più svegli. Recuperate il mio scudo al parcoacquatico waterland a due km da qui...l'ho perso mentre stavo con la mia fidanzata, ma sono un dio non devo spiegarvi. ci rivedremo qui a missione compiuta.
Il dio si alzò e andò via. Quando varcò la soglia della porta sentì la mia rabbia andare via con lui. Quindi era questo l'effetto del dio della guerra?
Appena andò via la rabbia subentrò il senso di colpa.
-elena..Annbath.. non so-
-mangia e basta-
La figlia di Ecate addentò il suo panino e chiuse la conversazione mai iniziata.
-deve essere proprio brutta questa fidanzata se la porta in un parco acquatico abbandonato.
Dissi quando scavalcammo l'entrata del parco e davanti a noi c'erano solo giostre abbandonate, soli gli dei sanno da quanto tempo.
Annabeth mi sorprese con un pugno -è Afrodite la sua fidanzata, non parlare mai male della sua bellezza.
-ma non era sposata?
-e quindi?!
Alzai le mani per chiedere scusa per la mia stupida domanda.
-Efesto, il marito di Afrodite, si diverte da millenni a trovarli e mostrare la loro infedeltà al resto dell'olimpo.
-prova a non farti odiare da altri dei, già zeus ti vuole uccidere-
Fu Elena a parlare e mi chiesi se anche lei stesse iniziando ad odiarmi, il pensiero mi fece venire mal di pancia.
Girammo per il parco, trovammo de vestiti puliti a tema waterland e ci cambiammo. Prendemmo anche degli zaini e dei gadget. Un ora dopo arrivammo al tunnel dell'amore, che una volta era un giro con del'acqua, adesso restava solo una lunga e profonda piscina con una barca nel fondo.
Sulla barca c'era qualcosa che scintillava, era lo scudo di Ares.
-dobbiamo calarci.
Dissi e guardi i miei compagni.
-Annabeth vieni tu con me, Elena e Grover restate qui
-Cosa? nono è imbarazzante- disse annabeth.
-Non ti preoccupare lo dirò solo a tutti- disse Elena facendole la linguaccia
-Non puoi-annabeth sembrava davvero preoccupata della sua immagine
-Muoviti annabeth, a nessuno interessa- dissi frettoloso, non potevamo perdere tempo per cose inutili, la figlia di Atena sbuffo un po' ma alla fine si calò con me nella vasca.
Sembrava davvero troppo facile, e infatti era una trappola. Appena toccai lo scudo mossi un filo sottilissimo che attivo tutto. Le statue di cupido che erano all'ingresso del tunnel si girarono puntando delle telecamere verso di noi e dai lati della vasca iniziarono ad aprirsi delle fessure
-RAGNI- annabeth iniziò a dare di matto. Sopra di noi la vasca venne chiusa da fili di ferro.
-Ragazzi!- Grover attivò le scarpe volanti e cerco di tenere aperto un buco nella rete che si stava formando, ma era troppo in alto non saremmo mai riusciti a saltare fuori
"Ahahah, beccati, tra 30 secondi inizierà la diretta sull'olimpo" una voce meccanica annunciò il countdown
Annabeth continuava a dare di matto e non riuscivo a pensare a come fuggire da li
"15 secondi"
-PERCY, è una vasca- Elena urlò e poi riuscì a vedere solo lei che correva via
Pochi secondi dopo sentì rumore d'acqua nei tubi e capì il suo piano.
Feci scoppiare i tubi e l'acqua si riversò nella vasca, allacciai la cintura ad annabeth che stava ancora dando di matto per i ragni e poi scatenai un'onda che ci catapulto fuori dal tunnel. Grover ci afferrò.
Mezz'aria per non farci avere l'impatto con il cemento
"Live sull'olimpo" i cupidi puntavano verso di noi. Ero arrabbiatissimo, usato e deriso dagli dei. Mi alzai e sfoderai vortice ma mentre mi avvicinavo ai cupidi, elena comparì con una mazza di legno
-lo spettacolo è finito, grazie e buona serata.
La figlia di Ecate ruppe le telecamere a suon di legnate, la lasciai sfogare la rabbia di questi giorni mentre capivo che era meglio non farla arrabbiare.
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Percy Jackson: La Luna Nuova
Fanfiction* la sto riscrivendo insieme al resto dei libri* LIBRO 1 PERCY JACKSON: La Luna Nuova Ciao a tutti, il mio nome è Elena. Si come quella di Troia. Sono una figlia di Ecate Questa è la storia di come ho scoperto chi sono davvero e come un ragazzo da...