Elenapov
Era ancora notte quando mi svegliai, tutti dormivano. Decisi di farmi una passeggiata e vedere se il treno aveva un bar. Lo trovai due vagoni di lontananza, non c'era nessuno se non un giovane cassiere dall'aria stanca, sul bancone aventi a lui c'era un energy drink
-buonasera signorina. Mi disse sorridente- di solito sono solo a quest ora-
-di solito anche io
-offre la casa.
Il giovane mi passò un energy drink
-grazie, non è che hai dei panini? 4
Sorrisi, sperando me li passasse gratis. E forse gli feci così pena che funzionò.
Mi passo i panini e nel prenderli toccai la sua mano, un brivido di freddo mi pervase il corpo partendo dalla mano, alzai lo sguardo e notai che il ragazzo eri semitrasparente, riuscivo a vedere le bottiglie dietro di lui. Notò che lo stavo fissando e cambiò espressione.
-figlia della notte-
Trasalì quando la voce del barista diventò quasi trascendentale.
-non avere paura-
Iniziò a venirmi vicino passando attraverso il bancone che ci separava.
-Ade ti osserva, vuole sapere se sei pericolosa-
Allungò una mano verso di me e mi sentivo paralizzata, era un fantasma? Cosa sarebbe successo se mi toccava? Non volevo scoprirlo così mi gettai all'indietro. Caddi e mentre mi rialzavo il fantasma continuava ad avvicinarsi e a ridere
-cosa vuoi?
-divertirmi prima che Ade ti rinchiuda-
-perché Ade dovrebbe rinchiudermi?-
-fa così con le cose che lo spaventano o che ammira per i suoi poteri collegati alla notte-
Continuai ad indietreggiare mentre pensavo al perché ade il dio degli inferi dovesse avere paura di me, certo mia madre era una dea degli inferi e dell'oscurità ma... capì come liberarmi del fantasma
Puntai le mie mani verso di lui e inizia ad immaginare un fuoco infernale che lo riportasse agli inferi
-Sono la figlia della dea Ecate, ti rimando agli inferi-
Sentì le mie mani diventare di fuoco e un vento che mi faceva fluttuare i capelli, poi per un attimo tutto smise e pensai di aver fallito ma comparve una fiamma viola che intrappolò il fantasma e quando si spense rimasi sola nel bar del treno.
Mi accasciai a terra con la schiena contro il muro, ripresi un attimo il respiro e poi tornai al mio posto, ma non prima di trafugare qualcos altro dal bar.
tornai al mio posto quando ormai si era fatta mattina.
Gentili passeggeri, siamo in arrivo alla stazione di st louis dove il treno si fermerà per 3h.
Fantastico. Come se avessimo tempo da perdere.
Quando arrivammo in stazione svegliai imiei compagni di viaggio e gli spiegai la situazione
-ho famissima. Andiamo alla ricerca di cibo.
-ah ah ti ho preceduto testa d'alghe.
Cacciai i panini e vidi i loro visi illuminarsi, era un po' che non mangiavamo.
-dveemmo andaa al fetawy ard-
annabeth cercò di parlare con la bocca piena di cibo
-annabeth, non ho capito nulla. Dicemmo all'unisono noi 3.
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Percy Jackson: La Luna Nuova
Fanfiction* la sto riscrivendo insieme al resto dei libri* LIBRO 1 PERCY JACKSON: La Luna Nuova Ciao a tutti, il mio nome è Elena. Si come quella di Troia. Sono una figlia di Ecate Questa è la storia di come ho scoperto chi sono davvero e come un ragazzo da...