In un caldo giorno di giugno...
Sono seduta su una panchina di fronte al lago Jacqueline Kennedy, il più grande di Central Park, con gli occhi che puntano di fronte, su un maschio d'anatra che plana dolcemente sulla superficie dell'acqua. Le sue piume multicolori riflettono la luce del sole e mi regalano uno spettacolo meraviglioso... Potrei bearmi di questa visione per ore, potrei stare a osservare ciò che ho intorno fino all'infinito e oltre, ma questo non mi distrarrebbe dai pensieri.
Nelle cuffie sento le note di Love story di Taylor Swift che accompagnano placide il mio respiro, mentre le increspature del lago si propagano fino alla riva in cerchi sempre più ampi. Il prato poco distante dalla mia panchina è verde e luminoso, con l'erba un po' alta, alcune margherite spuntano tra i ciuffi verdi e spezzano la monotonia di questa distesa omogenea. L'aria pulita mi riempie delle sensazioni positive che solo la natura può dare: serenità, libertà, pace.
Sembra di essere in campagna, ma tecnicamente sono ancora in città. Central Park è un posto stupendo in questo periodo dell'anno: il fatto di trovarsi immersi nel verde, quando ciò che ti circonda è una miriade di grattacieli e di vita frenetica, non ha paragoni. Una volta lasciata la strada si entra in un mondo diverso, pieno di vita e ricco di colori. Inoltre l'estate è alle porte e questo significa che il sole scalda la pelle, gli uccelli cantano, gli scoiattoli escono dalle tane strappandoti un sorriso.
Okay, probabilmente vi starete immaginando una sorta di Biancaneve che cammina nell'erba a piedi nudi canticchiando allegra, mentre i passerotti cinguettano a tempo di musica posandosi sulle sue pallide braccia tese verso l'alto.
Beh... no. Questa non sono io.
Ora chiudete gli occhi e pensate a lunghi capelli ramati, folti e ondulati, intensi come lingue di fuoco; iridi verde chiaro; carnagione pallida e punteggiata da lentiggini; carattere indomito e indomabile. Ecco, forse somiglio più a Merida. Non sapete chi è? Beh, vi consiglio un rapido ripasso di film d'animazione per colmare le vostre lacune cinematografiche.
Tornando alla mia giornata tranquilla e perfetta, mi sento felice di stare qui: da tanto non mi capitava di trascorrere un po' di tempo da sola, cercando di pensare alla vita e a ciò che mi circonda. Non so dare un nome alle sensazioni che provo, so solo che ogni mia certezza si è sgretolata davanti agli occhi come un bicchiere di cristallo finito rovinosamente a terra.
Il mio sguardo si posa su un movimento alla mia sinistra, dove una farfalla dalle ali azzurre vola da un fiore all'altro. La vedo soffermarsi su una primula gialla e rimango a guardarla mentre dispiega le sue ali, muovendole in modo impercettibile. È bellissima e pura. Un tempo pensavo di essere proprio come quella farfalla, di trascorrere la vita senza preoccupazioni. A quel tempo la mia vita era perfetta, le giornate prevedibili e i miei impegni ben organizzati. Non avevo problemi, sapevo cosa aspettarmi ogni mattina, e forse per qualcuno poteva essere noioso vivere così, ma non per me. Il mio carattere ha bisogno di una routine collaudata per funzionare bene, per mantenere l'equilibrio che ho in testa e non farmi deragliare dai binari.
Purtroppo un giorno questo equilibrio è cambiato, una persona mi ha sconvolto la vita. Quel giorno, lui mi ha resa vulnerabile e suscettibile, e ha smascherato un lato di me che avevo represso da tempo. Il mio sguardo ha incontrato sul suo cammino due occhi chiari come il ghiaccio, profondi e intensi come non ne avevo mai visti, e il mio cervello è entrato in modalità black-out. Che io mi ricordi, nessuno mi ha mai fatta sentire così impotente e incapace di affrontare la vita. Non mi sono mai sentita persa, finora. Ho la sensazione di essere come quella farfalla, che all'improvviso perde la strada della natura per ritrovarsi immersa tra gli edifici di New York: impaurita, confusa, spaesata.
Qualcuno mi ha detto, una volta, che esiste un fattore di imprevedibilità, nella vita, non controllabile. In sostanza, possiamo programmare ciò che vogliamo, ma anche una piccola increspatura potrebbe diventare qualcosa di più grande: un semplice battito d'ali di una farfalla a un capo del mondo, potrebbe generare un tornado dall'altra parte.
Questa è la teoria del caos.
Il mio caos.
Volete sapere cosa è cambiato? Non vi resta che scoprirlo.
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°• Spazio autrice •°
Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova storia ❤️
Abbiamo appena conosciuto Ashley... O almeno ci siamo presentati. E che dirvi? Di sicuro in futuro ne vedremo delle belle. Le premesse dicono già tutto!
Sapete chi è Merida? Beh, proprio come Ashley, vi consiglio di andare a documentarvi! 🧑🏻🦰
Che ne pensate di questo prologo?
Vi aspetto nei commenti. ✨
Alla prossima!
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La Teoria del Caos
أدب نسائيAshley lavora come graphic designer in un'importante azienda di comunicazione di New York insieme alla sua migliore amica e coinquilina Claire. Il sogno più grande di Ashley è quello di diventare Art Director, e quando l'opportunità di raggiungere q...