𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 6

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Carlos ha appena picchiato Chad. 
Ha appena picchiato Chad. 
E questo, potrebbe averlo condannato. Ha fatto si che le ipotesi di Chad venissero confermate.. o meglio, le ipotesi che ancora molti si fanno. 

Ma ora, devo trovare una strategia per riportarlo da dove è venuto.. anche se non sarà molto semplice.. credo. 

Be, la cosa brutta l'ha fatta.. quindi, dovrebbe sentirsi in colpa.. ma basterà solo questo per convincerlo?
Cacchio, spero di si..

Sono ancora in cortile, quando sento il telefono suonare. Lo alzo, e mi è arrivato un messaggio da Carlos:

Carlos
Potresti venire in camera mia? Avrei bisogno di parlarti..

Tu
Certo.. dammi due minuti

Ed ecco signori, l'inizio della fine.

Mi dirigo verso camera sua, busso, e mi apre un Carlos sporco e pieno di lividi.

"Ahia.. ti fa male?" gli chiedo, sfiorandogli l'occhio. Appena faccio questo lui geme un po', e mi afferra il polso violentemente, facendomi abbastanza male. 
Appena si rende conto di quello che ha fatto, molla la presa dal polso e torna dentro la camera allontanandosi da me, ma io lo seguo a manetta e appena sono dentro chiudo la porta.
"Ti sei disinfettato?" scuote la testa in segno di negazione, quindi io, vedendo la cassetta dell'infermeria appesa a una parete, la afferro aprendola e preparo il cotone col disinfettante.

"Ora.. cerca di stare fermo" annuisce, e passo l'alcol un po' sotto al suo occhio, e dove c'è il naso.
Appena finisco di fare questo, gli metto una punta di crema dove ci sono i lividi.
"Fatto.. adesso non resta che aspettare" appoggio da un lato i medicinali, e guardo negli occhi il ragazzo biondo, pieno di lentiggini, e con le iridi di un colore castano più del caffè davanti a me, più intensamente che mai. Si avvicina, fa per baciarmi ma io mi scanso.. so che mi farà solo più male altrimenti.

"Quinn.. io credo di doverti delle scuse.. Chad è arrivato ad insultarti per colpa mia.." io non dico niente.. se lo facessi, bye bye piano.
"Io.. non so cosa mi prenda in questi giorni.. ma sono sicuro, che non sei tu. E se fossi tu ad influenzarmi.. sinceramente non mi importa.. io arriverei fino in capo al mondo per te" beh'.. la cosa positiva è che è veramente innamorato. 
"Ma.. io non posso continuare così.. non posso fingere che vada tutto bene dopo tutto questo.. tu mi puoi capire, non è vero?" annuisco.. forse, adesso è arrivato davvero il momento.
"Tu cosa mi consiglieresti di fare?" mi chiede. Io so bene cosa dovrebbe fare.. ma non devo essere io a proporglielo.
"Non saprei.." aspetta.. mi è appena venuta un'idea!
"Forse è meglio per tutti se.. manteniamo le distanze.." 
"Quinn, no.."
"Lo hai sentito Chad. Ti crede un doppiogiochista, non puoi perdere tutta la tua vita solo per me"
"Ma io voglio stare con te! Ma magari, non qui.." forse ci siamo..
"Quinn.. io.. credo di voler tornare.. " esita, prima di continuare.
"Io.. voglio tornare sull'Isola degli Sperduti"
Bene.. il piano ha funzionato.. 
"Assolutamente no! E' troppo pericoloso!" urlo alzandomi.
"Già, ne sono consapevole, ma non voglio essere disprezzato a vita." mi risponde alzandosi anche lui.
"Ti prego.. l'Isola è l'unico posto in cui potrò veramente essere me stesso.. sono nato e cresciuto lì, e anche tu. Non ti manca la vita che avevi prima? E non ti mancano i tuoi amici?" 
"Potresti anche avere ragione, Carlos, ma anche se tornassimo la.. poi che cosa vorresti fare? Rimanerci per sempre? O prima o poi tornare?" 
"Questo non lo so.. ecco perché voglio andare là, per capire cosa voglio fare sul serio" ora, che ho fatto un po' di scena drammatica, posso concordare con lui.
"Io.. ugh, e va bene.. ma sappi che lo faccio solo per te" mi sorride, e mi abbraccia. E in modo che lui non mi veda, faccio spuntare un perfido ghigno nella mia faccia.

𝐒𝐂𝐀𝐑𝐒, carlos demonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora