2 | La Partenza

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La serata è trascorsa rapidamente e Lucas, insieme alla sua famiglia, è tornato a casa. Mi alzo dalla sedia della cucina e ripongo nel lavabo i piatti della merenda dei bambini, ormai finita. Inizio a lavare i piatti di vetro con una spugna e del detersivo specifico. Dopo averli lavati, li asciugo e li ripongo al loro posto.

Poi prendo il telefono e chiamo Charlotte.

"Ehi Charlotte, tutto bene?"

"Sì, e tu?"

"Anch'io, prima ero con i miei nipotini, sono cresciuti così tanto."

"Mi mancano davvero tanto, e anche tu mi mancherai, Sofi."

"Dai, sarò via solo due giorni, non sarà poi così lungo. Ci siamo già allontanate per periodi più lunghi."

"Sì, ma mi mancherai lo stesso :("

"Anche tu <3"

Dopo aver parlato con Charlotte, controllo l'orologio e decido di andare a dormire.

La sveglia suona insistente al mattino. Apro gli occhi e la spengo. Mi alzo assonnata e preparo il caffè, da versare poi nel latte. Mentre preparo la colazione, aggiungo due biscotti con gocce di cioccolato per non rimanere a digiuno. Dopo aver mangiato, mi preparo per la giornata.

Ricevo un messaggio da Lucas.

"Sofia, tra poco parto con la squadra per Torino, ci vediamo non appena arrivi, va bene?"

"Sì Lucas, ci vediamo a Torino."

Il treno da Firenze Santa Maria Novella a Torino Porta Nuova partirà tra una ventina di minuti, quindi mi affretto per non perderlo. Raccolgo le ultime cose, mi dirigo verso la stazione e arrivo giusto in tempo. Salgo sul treno, mi siedo al mio posto e organizzo le mie cose.

È arrivato il momento di partire, sarò accanto a mio fratello e lo seguirò ovunque.

Mentre il treno lascia la stazione, guardo fuori dal finestrino le campagne toscane che scorrono veloci. Sento l'eccitazione crescere dentro di me al pensiero di rivedere Lucas e passare del tempo insieme a Torino. Sono passati troppi giorni dall'ultima volta che ci siamo visti, e la nostra chiacchierata telefonica non è mai abbastanza per colmare la distanza.

Il viaggio procede tranquillo, con il treno che si muove regolare sui binari. Ne approfitto per leggere un po' del libro che ho portato con me e per rispondere a qualche email arretrata. Ogni tanto, il mio sguardo si perde fuori dal finestrino, tra i paesaggi che cambiano lentamente.

Credi Nel Destino? - Kenan Yıldız.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora