Credi Nel Destino? - Kenan Yıldız.

33 | Le Nozze

Due anni dopo

È giunta la sera e il matrimonio con Kenan è andato a gonfie vele. Persino i bambini si sono divertiti. Il ristorante in cui abbiamo celebrato il ricevimento è incantevole, con arcate maestose e colonne impreziosite da gemme scintillanti. I tavoli sono allestiti con eleganti tonalità di blu, che mi ricordano il mare, lo stesso colore degli occhi di Kenan.

Indosso l'anello che mi legherà per sempre a Kenan: una fede di quasi ventiquattro carati, simbolo del nostro amore eterno. Sia io che lui siamo legati per sempre da un amore incondizionato, un amore che trova la sua più grande espressione nei nostri bambini, la nostra speranza per il futuro.

– Amore, devo dirti una cosa – dico, guardando Kenan e sorridendo in modo tale che capisca le mie intenzioni. 

– Dimmi, amore – risponde lui, emozionato. Sentirsi chiamare "amore" con la fede al dito è sempre un'emozione unica.

Faccio un cenno a Charlotte, che chiama i nostri figli. Leandro e Azzurra varcano l'ingresso indossando delle magliette semplici con delle scritte colorate: "Big Brother" per Leandro e "Big Sister" per Azzurra.

– Papà per la terza volta? – chiede Kenan, incredulo, guardando i nostri figli che indossano quelle magliette. Mi fiondo tra le sue braccia, il mio luogo sicuro, la mia comfort zone.

– I tre bambini che sognai l'altra volta sono reali – dice visibilmente emozionato. 

– Il terzo bambino, nel mio sogno, era un bel maschietto – continua, con le lacrime agli occhi. Annuisco, confermando con un sorriso. 

– Sì amore, è un bel maschietto – dico, confermando tutte le sue ipotesi.

Kenan piange di gioia, stringendomi forte. Tutti i nostri amici e parenti applaudono, condividendo la nostra felicità.

 – Vi amo – sorride Kenan, con le lacrime che scendono sul viso. 

– Anch'io vi amo – rispondo, guardandolo intensamente negli occhi.