5 | La Seconda Frazione Di Gioco

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Comincia il secondo tempo, e ci sediamo tutti ai nostri posti, carichi di aspettative per un gol delle nostre rispettive squadre. Tra i giocatori in campo, noto un ragazzo, che sembra si chiami Kenan, che riesce a recuperare il pallone sottraendolo dai piedi di Lucas. Con grande abilità, offre un assist perfetto al mitico Dušan Vlahović. La Fiorentina è ora sotto di un gol al cinquantesimo minuto, ma c'è ancora tempo per recuperare.

Mio fratello Lucas, con determinazione e talento, riesce a pareggiare la partita con un gol spettacolare. Il boato del pubblico è incredibile e mi riempie di orgoglio. Tuttavia, la squadra avversaria non molla e dimostra una resilienza straordinaria. Ho una stima incredibile per quei ragazzi.

Improvvisamente, si sente un boato proveniente dai tifosi avversari. "Ha segnato il numero quindici, KENAN Yıldız!" Siamo di nuovo sotto di un gol. Speriamo che non finisca così.

La partita finisce con la vittoria dei padroni di casa per 2-1, un risultato che permette loro di scavalcare l'Inter, piazzandosi al primo posto in classifica. Esco dalla struttura e mi posiziono fuori dagli spogliatoi, situati nella parte retrostante dello stadio, aspettando mio fratello. Passano una decina di minuti e, nervosa, giocherello con i miei anelli mentre attendo. Entro o non entro? Tiro un sospiro e decido di entrare negli spogliatoi.

Non appena varco la soglia, sento una mano che mi afferra il braccio e mi tira indietro. "Chi sei? Soprattutto, che ci fai negli spogliatoi della Juventus?" chiede un ragazzo con occhi cerulei che mi scruta con sospetto.

"Cosa? Non sono quelli della Fiorentina?" domando, imbarazzata. Il ragazzo mi lascia il braccio e scoppia a ridere.

"Mi dispiace, signorina, ma no, questi sono i nostri, quelli sono della Fiorentina" dice indicando un cartello sopra una porta vicina con la scritta "Ospiti".

"Mio Dio, scusami, stavo cercando mio fratello e non me n'ero resa conto," dico, arrossendo per la situazione imbarazzante.

"Ancora non mi hai detto il tuo nome," insiste il ragazzo, ignorando le mie scuse.

"Sofia," rispondo, completamente stregata dai suoi occhi limpidi.

"Sofia, sei qui," dice Lucas, finalmente uscendo dagli spogliatoi e raggiungendoci.

"Fratellino mio," lo abbraccio con affetto.

"Che ci fai con Yıldız?" chiede Lucas, perplesso.

"Ho sbagliato spogliatoio e mi stava indicando quello vostro, tutto qui, non preoccuparti," rispondo, accennando un sorriso per tranquillizzarlo.

"Comunque sia, andiamo a casa," dice Lucas, visibilmente stressato per il risultato finale.

"Sì, sì, andiamo," rispondo, lanciando un ultimo sguardo all'attaccante della squadra avversaria.

"Ciao, Sofia," mi saluta Kenan con un sorriso.

"Ciao, Kenan," ricambio il saluto, con un sorriso timido.

Mentre ci allontaniamo, rifletto su quanto sia stato intenso e significativo questo incontro. Nonostante la sconfitta, sono fiera di Lucas e della sua performance. La serata si conclude con una sensazione di speranza per il futuro, sia per mio fratello che per la mia nuova conoscenza. Le luci di Torino ci avvolgono mentre ci dirigiamo verso casa, pronti a riposare e a prepararci per le sfide che ci attendono domani.

Credi Nel Destino? - Kenan Yıldız.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora