10. Everyone lies

271 10 0
                                    

ESTHER POV

Apro gli occhi e non capisco dove mi trovo fino a quando non volto leggermente il capo e vedo Christian completamente nudo sdraiato accanto a me.

Se ne sta sul fianco con il ginocchio piegato e il braccio sinistro che mi avvolge la vita come se volesse tenermi qui per sempre, stretta a lui.

Mentre dorme, il suo viso sembra ancora di più quello di un angelo, completamente rilassato.

La luce della luna che attraversa la grande vetrata di fianco al letto illumina la sua pelle candida tempestata di tatuaggi.

Mi prendo qualche secondo per godermi quelli che riesco a scorgere, in generale non mi sono piaciuti i tatuaggi ma addosso a lui sono come tante piccole opere d'arte che lo rendono ancora più bello.

Un serpente che gli circonda il bicipite sinistro con le fauci che inghiottono la coda.

Lo sguardo di una donna dagli occhi blu come l'oceano all'interno dell'avambraccio sinistro. All'esterno, invece, una rosa che sta andando a fuoco.

Una pantera con gli occhi giallo limone, che mi ricorda il simbolo presente sul cancello all'entrata della villa, al centro del petto.

Un cuore trafitto da un pugnale sul lato dell'addome sinistro. Un'elegante scritta in corsivo sul costato "no pain".

Un angelo con delle grandi ali che sembra stia precipitando verso il basso sulla coscia. Il volto di un demone sul polpaccio.

A circondare la caviglia, un'altra scritta ma dai caratteri in stampatello maiuscolo, "devil doesn't sleep".

Mi distraggo dalla mia contemplazione per colpa delle sue labbra color ciliegia appena schiuse: la tonalità è decisamente più intensa, sicuramente a causa di tutti i morsi che gli ho inflitto.

I capelli neri come la pece ricadono in ciocche disordinate sulla federa del cuscino, in totale contrasto con il suo colore avorio.

Le lunghe ciglia scure gli accarezzano la pelle al di sotto degli occhi.

È un incanto vederlo così.

Mi alzo dal letto stando attenta a non svegliarlo, mi infilo la sua maglietta abbandonata a terra e raggiungo il piccolo frigo bar sotto la scrivania, esattamente come nelle camere d'hotel.

Avvicinandomi la bottiglietta d'acqua alle labbra mi rendo conto che sono distese in un sorriso, sto bene finalmente.

Il vuoto è stato finalmente colmato. Mi sento piena, completa. La mia mente e il mio cuore sono leggeri come se stessero galleggiando in un mare di nuvole morbide.

Dalla parte del letto dove dorme Christian, vedo lo schermo di un cellulare illuminarsi come se qualcuno stesse chiamando. Deve avere messo il silenzioso perché il cellulare non vibra e non emette alcun suono.

Mi avvicino piano nel tentativo di sbirciare il nome della chiamata, forse dovrei svegliarlo, magari è una cosa importante.

Amore.

E tutto crolla. Il mondo piomba, di nuovo e con tutto il suo peso, sulle mie spalle.

Il cuore prende a battermi ad un ritmo fuori dal normale, galoppa senza sosta nel mio petto lasciandomi a corto di ossigeno. I polmoni mi bruciano come se qualcuno avesse appena tentato di dargli fuoco. La testa gira come una trottola impazzita, appoggio una mano al muro per cercare di tenermi in piedi.

Non ci posso credere.

Mi affretto a raccogliere tutte le mie cose ed esco dalla stanza, abbandono la sua maglietta a terra in corridoio e mi infilo i miei vestiti mentre scendo la scalinata in vetro. Voglio scappare lontano, il più lontano possibile da quel bugiardo.

MOY SVETDove le storie prendono vita. Scoprilo ora