La serata per celebrare i miei genitori si sarebbe svolta in una villa bellissima, appena arrivati si potevano vedere subito le macchine d'epoca davanti l'entrata e questi enormi stendardi che ritraevano il numero 19 c'erano un sacco di paparazzi, un sacco di persone che non sapevo minimamente chi fossero e altre che invece avevo visto da qualche parte online, molti erano accompagnati dalle proprie fidanzate o dalle proprie mogli "Oddio Chanel!" sentì esclamare alle mie spalle e quando mi girai fui pervasa dal sorriso di Andrea un ragazzo che corre in f2 che stava accingendosi ad abbracciarmi.
"Andrea! Che bello vederti, mi sei mancato tanto" dissi "Fatti vedere, sei uno schianto cavolo!" esclamò facendomi fare una giravolta "Anche tu non scherzi eh" ribattei io facendogli l'occhiolino.
"Modestamente" rispose spavaldo ed io scossi la testa divertita "Bene, godetevi la serata ragazzi a dopo!" disse poi congedandosi.
"Coco vado a prendere qualcosa da bere, che ti va?" chiese zio Lewis "Va benissimo un calice di vino, grazie" sorrisi io e zio Lewis si allontanò verso il bar così ne approfittai per dare un'occhiata a quella sala immensa addobbata di tutto punto tra il mormorio della gente, Fortunatamente James non avrebbe cenato con noi, ovviamente avrebbero cenato insieme agli altri e non nel tavolo riservato alla famiglia, e qui arriva il brutto, era proprio davanti al nostro.
"Tra tutti i posti in cui potevano mettere il loro tavolo proprio davanti il nostro?" domandai ad Alexandre che alzò gli occhi al cielo "Goditi la serata coco, pensa a divertirti dai" disse ed io sbuffai sorseggiando dell'altro vino.
"Okay hai ragione, ci proverò..."
"Dai venite qua, facciamoci una foto" disse Mia mamma tirando fuori il suo telefono per poi iniziare a scattare una serie di foto come suo solito finché il mio sguardo non si spostò su di lui: james era seduto proprio nella mia direzione con un calice di vino in mano che parlava animatamente con un signore e Dio solo sa quanto fosse bello, stava sorridendo e potevo vedere i suoi occhi brillare, il completo che indossava gli calzava perfettamente ed io rimasi a fissarlo come una demente.
Alexandre mi diede una sgomitata "Mh, cosa?" domandai facendo la vaga "Lo stavi fissando"
"No, affatto.."
"Lo stavi fissando" si intromise Antoine "chi ti ha interpellato?"
"Sarà una lunga serata" commentò Antoine e tutti scoppiarono a ridere "Siete proprio cattivi!" esclamai facendo a tutti la linguaccia.
La cena fu animata per lo più da musica
Sul tardi, quando tutti i più "grandi" stavano iniziando ad andare via, iniziò la vera e propria festa: quella meno noiosa direi, musica commerciale e free bar al quale mi fiondai insieme a Geo per farci il nostro shot di tequila di rito per poi raggiungere il resto del gruppo in pista.
L'alcol stava finalmente iniziando a fare effetto ed io mi lasciai trasportare dalla musica fregandomene bellamente del fatto che James si fosse unito a noi;
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e quando mi girai mi trovai davanti agli occhi dí Gabriel che, come quasi tutti in quella stanza, era un po' alticcio e se mi è permesso dirlo anche tremendamente sexy.
"Come siamo eleganti Guevara" dissi vicino al suo orecchio "Posso dire lo stesso di lei signorina Leclerc" rispose lui ed io sorrisi "Desidera bere qualcosa?"
"Uh volentieri la ringrazio" dissi io e allora a braccetto ci dirigemmo al bancone degli alcolici, prendemmo il nostro drink e stemmo un po' a parlare o, per meglio dire, flirtare.
"Sei..sei molto bella stasera"
"Stai forse dicendo che gli altri giorni non lo sono?" risposi io in modo civettuolo e Gabriel si lasciò andare ad una risata imbarazzata.
"Assolutamente no, sei sempre bellissima in realtà" sussurrò vicino al mio orecchio ed io sentii dei brividi lungo la mia schiena "G..grazie, andiamo a ballare?" lui annuì e ci buttammo in pista, Geo da distante mi fece 'occhiolino tutta soddisfatta ed io scossi la testa divertita.
Iniziammo a ballare insieme, mi muovevo in modo sensuale con la schiena poggiata sul suo petto e lui teneva le sue mani sui miei fianchi, ero così spensierata che non mi resi nemmeno subito conto gli occhi di James erano puntati su di noi, potrei giurare di averlo visto squadrarci parecchio infastidito, non che mi dispiacesse infondo si meritava di mangiarsi un po' le mani.
Improvvisamente partii una musica lenta ed io mi girai in modo da poter guardare Gabriel in faccia, era piuttosto alto ma per fortuna avevo i tacchi dalla mia parte e riuscii ad avvolgere le mie mani intorno al suo collo, lui portò una mano dietro la mia schiena in modo da far combaciare perfettamente i nostri corpi, potevo sentire il suo respiro sul mio collo e il suo profumo non troppo dolce mi invase completamente le narici.
"Non ti facevo uno da balli lenti" sussurrai.
"Un vero Lord spagnolo sa sempre come stupire una Lady" rispose lui prontamente per poi passarsi la lingua fra le labbra cosa che mandò completamente in palla i miei neuroni.
"Hai sempre la risposta giusta vedo"
"Mhh vedi bene allora" rispose facendomi fare una giravolta su me stessa per poi stringermi di nuovo a se ed io mi lasciai andare ad una risata.
La festa continuò per ancora parecchio tempo, ci divertimmo davvero tanto tutti insieme, io e Gabriel flirtammo letteralmente per tutto il tempo e la tensione sessuale tra di noi era davvero palpabile, ad un certo punto della serata ci ritrovammo seduti sui divanetti esausti e ancora un po' ubriachi.
"Milady non so te ma io mi sento un po' osservato" disse tutto un tratto e quando mi voltai sentii di nuovo lo sguardo di fuoco di James posato su di noi "Che guardi pure, è stato lui a lasciarmi ed io non sono di proprietà di nessuno" risposi dura.
"Gabriel.."
"Dimmi"
"Baciami" sussurrai.
"Qui, davanti a tutti..sei sicura?"
"Tutti chi, a me sembra che siamo solo io e te in questo momento" dissi a pochi centimetri dalle sue labbra, potei perdermi in quei suoi occhi e dopo pochi secondi sentii le sue labbra posarsi sulle mie, chiusi gli occhi per godermi a pieno quel momento, per assaporare completamente le sue labbra morbide, la sua mano destra era poggiata sulla mia guancia mentre l'altra era ben salda sul mio fianco, le nostre lingue si muovevano armoniosamente e per quanto quella stanza fosse piena di gente e con la musica a tutto volume a me sembrava fossimo solo io e lui in quel momento, nessuna preoccupazione, niente ansie, niente tristezza: mi sentii come rinascere.
Ci distaccammo giusto il tempo di riprendere fiato, Gabriel poggiò la sua fronte alla mia e mi accarezzò dolcemente "Desideravo farlo da tutta la sera" sussurrò "E perché non l'hai fatto allora?"
"Avevo paura che fosse troppo per te"
"Molto dolce signor Guevara" sorrisi e lo baciai nuovamente.
"Credo che qualcuno non l'abbia presa bene" disse poi e vidi James uscire dalla sala parecchio nervoso "Non so proprio di cosa tu stia parlando" risposi e lui scosse la testa divertito.
"Sei tremenda".
"E tu dannatamente sexy" risposi io poco distante dal suo orecchio "Stia attenta milady o non potrei rispondere delle mie azioni" sussurrò "Per sua sfortuna sono una persona molto poco responsabile" risposi io "Allora per lei non sarà affatto un problema se la invito nella mia stanza"
"Mh e cosa otterrei in cambio?"
"Non si può dire, è una sorpresa" rispose lasciandomi dei piccoli baci sul collo che mi fecero impazzire.
Non passò molto tempo prima che ci ritrovassimo sul letto della sua stanza, Gabriel mi spogliò lentamente e quando feci per togliermi le scarpe mi fermò "Oh no ti prego non togliertele, mi fanno impazzire" sussurrò per poi baciarmi, dalla bocca si spostò al mento fino a scendere lungo il collo e poi giù giù fino al basso ventre, il mio corpo era ricoperto da brividi, la sua lingua iniziò a muoversi lentamente sulla mia intimità ed io mi sentii in paradiso, i gemiti iniziarono ad uscire dalla mia bocca e la sua lingua iniziò a muoversi sempre più energicamente quando si fermò e ricominciò a baciarmi decisi di prendere io il comando è così lo feci mettere sotto di me, gli slacciai i pantaloni e prontamente li abbassai insieme ai suoi boxer ed iniziai a leccare la sua erezione, prima in modo lento e poi con sempre più foga, sentire Gabriel gemere e ansimare mi eccitò ancora più di quanto già non fossi.
"Dio mio Chanel non ti fermare" diceva tra un gemito e l'altro finché non mi prese in braccio e mi poggiò con la schiena contro il muro, le mie gambe erano avvolte intorno alla sua vita e le sue mani ben salde sui miei glutei lo aiutavano a spingere sempre più forte dentro di me, tutto avrei detto su Gabriel Guevara tranne che fosse così perverso e bravo a letto.
Mi baciava il collo, mi mordeva i seni e poi le labbra ed io stavo letteralmente impazzendo
"Ti piace così?"
"Mi stai facendo impazzire" sussurrai gemendo, senza uscire da me mi buttò sul letto per poi farmi girare di spalle, con una mano aveva creato una mezza coda con i miei capelli e li tirava mentre con foga si spingeva dentro di me.
"Vieni sopra di me" ordinò poi ed io obbedii, tolsi le scarpe per stare più comoda e mi misi a cavalcioni su di lui, portai le sue mani sui miei fianchi ed iniziai a muovermi in modo energico senza mai distaccare il mio sguardo dal suo nemmeno per un istante, i suoi occhi blu brillavano e di tanto in tanto mi lasciava uno schiaffo sui glutei.
"Non ti fermare...vai..."
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Mood 💚 //Sequel , Non Mi Tolgo Più Dalla Testa il Più Piccolo Dei Leclerc//
De Todosequel // non mi tolgo più dalla testa il più piccolo dei Leclerc // Storia che si baserà sui due cugini Leclerc Chanel e timonthée Timonthée figlio di Charles e Chanel figlia di Arthur