Capitolo 9

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È passata più di un'ora da quando Alex è andato al lago a nuotare, senza rivolgergli una singola parola e Henry si sente un idiota ad aspettarlo in casa senza sapere se e quando rientrerà. Quando era ritornato a casa e avevano discusso finendo poi per fare l'amore sul divano, credeva che le cose si sarebbero davvero sistemate, ma a giudicare da come Alex si sta comportando nei suoi riguardi teme che non sarà così semplice aggiustare il loro rapporto. Il che fa male, visto che lo stesso Alex negli ultimi due giorni ha continuato a ripetere di voler tornare a com'erano. La loro relazione è necessariamente cambiata dopo quel bacio e devono trovare un nuovo equilibrio tra loro.

Si prepara e in macchina raggiunge il negozio di alimentari più vicino, prende il necessario per la cena, poi torna al cottage e si mette a cucinare. Quest'attività gli permette di non pensare per un po' ma quando inizia a calare il sole e si fa buio, tutti i pensieri negativi tornano prepotenti. Apparecchia la tavola e attende davanti alla porta finestra che faccia la sua comparsa Alex, il quale arriva pochi minuti dopo, col fiato corto e i capelli umidi.

Guarda la tavola e poi di nuovo Henry. "Hai cucinato?"

"Sì, mi sono tenuto occupato."

"Ma non c'era niente in frigo..." Si avvicina e sente l'odore della carne arrostita.

"Sei sparito per sei ore, Alex. Sono andato al negozio di alimentari in paese e ho cucinato. Hai fame?"

"Sì, ma prima mi faccio una doccia."

Sale al piano superiore e Henry rimane lì guardandosi intorno e percependo il vuoto che si è creato tra loro che è profondo quanto una voragine ormai.

Quando scende e torna in salone, Alex si siede a tavola proprio di fronte a Henry che ha già preparato i piatti e sta versando il vino nei bicchieri.

"Possiamo parlare un momento?"

Alex annuisce mentre beve un sorso di vino rosso.

"Comincio io." Henry prende un respiro profondo prima di parlare. "Ce l'hai con me, e a ragione, perché so che ti ho ferito e che stai facendo un grande sforzo... però così non sta funzionando, Alex."

"Cioè?"

"Andiamo Alex, mi tratti con sufficienza da giorni. Non perdi occasione per sottolineare ciò che è successo e hai un atteggiamento passivo-aggressivo."

"Non è così. Va tutto bene e io sto bene."

"Non è vero! Non sto dicendo che tu non abbia ragione, sia chiaro. E so di meritarmelo, perché ho rovinato il nostro rapporto ma questo tuo modo di fare nei miei confronti mi fa stare male e... così non riesco più a reggere."

"Che vuoi dire, Henry?"

Henry abbassa lo sguardo sul piatto intonso e deglutisce. "Forse ci serve una pausa. Non subito, prima risolviamo questa situazione mediatica che si è creata, o Zhara ci uccide, ma poi forse sarebbe meglio separarci per un po'."

Alex si alza con il bicchiere in mano e ingoia il liquido rosso tutto in una volta. Non aveva idea del dolore che sta provocando in Henry, troppo focalizzato sul suo. "Mi dispiace, se ti ho trattato male non me ne sono reso conto. Ma non credo sia quello che voglio. Tu vuoi una pausa?"

"Io no, ma capirei se tu ne avessi bisogno."

Alex fa il giro del tavolo e si siede accanto a Henry e gli prende una mano. "E poi che facciamo? Divorziamo?"

"No, è una pausa, ci può aiutare a capire cosa fare del nostro rapporto. Senza arrivare a odiarci del tutto."

"Io non ti odio, non lo farei mai. Mi dispiace se ti ho dato questa impressione, faccio fatica ad accettare che tu abbia avuto un flirt con un altro, è vero. E sì, sono furioso con te per quello che è successo, ma ho visto anche come ha rigirato le cose quello stronzo oggi e ho capito come ha fatto a manipolarti. Dobbiamo trovare il modo per risolvere tra noi."

A Perfectly Imperfect Future - RWRBDove le storie prendono vita. Scoprilo ora